Mario Salmi, L’Abbazia di Pomposa, Ed. Amilcare Pizzi, 1966
€96,00 [€92,31 + I.V.A.]
L’autorevole Mario Salmi ci descrive in dettaglio l’abbazia di Pomposa, situata in provincia di Ferrara, risalente al IX secolo: una delle più importanti di tutto il Nord Italia!
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Descrizione
Edizione | Amilcare Pizzi (per Associazione delle Casse di Risparmio di Torino), Milano, 1966 | Illustrazioni | 35 tavole a colori (anche ripiegate) e 500 fotografie e cartine in B/N |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | 289 |
Dimensioni | 27 x 37 x 4,5 cm. | Peso | 4,05 kg. |
Descrizione |
L’ Abbazia di Pomposa – situata nel comune di Codigoro in provincia di Ferrara – è un’abbazia risalente al IX secolo e una delle più importanti di tutto il Nord Italia. L’insula Pomposiana, conosciuta già nell’antichità, era in origine circondata dalle acque (del Po di Goro, del Po di Volano e del mare). Si hanno notizie di un’abbazia benedettina, di dimensioni inferiori a quella attuale, a partire dal IX secolo, ma l’insediamento della prima comunità monastica nell’Insula Pomposiana risale al VI-VII secolo, fondato in epoca longobarda dai monaci di San Colombano che vi eressero una cappella. Il primo documento storico che attesti l’esistenza dell’abbazia è comunque del IX secolo: ne fa menzione il frammento di una lettera che papa Giovanni VIII inviò all’imperatore Ludovico II. L’abbazia che noi oggi ammiriamo venne consacrata nel 1026 (quindi edificata prima) dall’abate Guido. Alla basilica il magister Mazulo aggiunse in quegli anni un nartece con tre grandi arcate. Fino al XIV secolo l’abbazia godette di proprietà, sia nei terreni circostanti (compresa una salina a Comacchio), sia nel resto d’Italia, grazie alle donazioni; poi ebbe un lento declino, dovuto a fattori geografici e ambientali, quali la malaria e l’impaludamento della zona, causato anche dalla deviazione dell’alveo del Po (rotta di Ficarolo, 1152). Ebbe una grande importanza per la conservazione e la diffusione della cultura durante il Medioevo, grazie ai monaci amanuensi che vi risiedevano. In quest’abbazia il monaco Guido d’Arezzo ideò la moderna notazione musicale e fissò il nome delle note musicali. Fra il 1040 e il 1042 vi soggiornò anche il ravennate Pier Damiani, chiamato a istruire i monaci. Nel 1653 papa Innocenzo X soppresse il monastero, che nel 1802 venne acquistato dalla famiglia ravennate Guiccioli. Alla fine del XIX secolo la proprietà passò allo Stato italiano, è attualmente in gestione al Polo museale dell’Emilia Romagna. Il 18 maggio 1965 con la bolla Pomposiana Abbatia, papa Paolo VI concesse ai vescovi di Comacchio il titolo di abate di Pomposa; nel 1986 il privilegio passò agli arcivescovi di Ferrara-Comacchio. |
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Note bibliografiche |
Prestigiosa pubblicazione di strenna bancaria per l’Associazione delle Casse di Risparmio, realizzata da Amilcare Pizzi nel 1966, a copertina rigida in tela chiara con titolazioni in rosso scuro al piatto e al dorso; rilegata a filo; stampata su carta semi-lucida di buona qualità e grammatura, e layout del testo su due colonne con ampie marginature alle pagine; ricchissima di fotografie, disegni e piantine in B/N e a colori, anche a tutta pagina; dotata di cofanetto editoriale rigido con simbolo alle fiancate. L’opera, di non semplicissima reperibilità, ha toccato quotazioni degne di nota, fino ad €250 (Luglio 2009). |
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Stato di conservazione |
Ottimo [il volume è in condizioni più che ottime, senza danni, segni, logorii, usure o rovinature degne di nota; copertine rigide senza problemi, poco impolverate e senza consunzioni; legatura ben articolata e molto resistente; ingiallimento della carta ai minimi livelli, considerati l’età ed il materiale; coste non troppo impolverate; cofanetto rigido completo e funzionale, con segni di sfregamento e logorii superficiali agli angoli e diffusi ingiallimenti/impolverature dovute al tempo ed alla consultazione (a seconda dell’esemplare disponibile, può rinvenirsi una piccola mancanza di rivestimento superficiale al lato superiore)] |
Informazioni aggiuntive
Peso | 4,05 kg |
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Dimensioni | 27 × 37 × 4,5 cm |
Edizione | |
Luogo di pubblicazione | Milano |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
Formato | |
Illustrazioni | |
Genere | |
Soggetto | |
Colore principale | |
Lingua |
Condition | Very Good |
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Notes | Il volume è in condizioni più che ottime, senza danni, segni, logorii, usure o rovinature degne di nota; copertine rigide senza problemi, poco impolverate e senza consunzioni; legatura ben articolata e molto resistente; ingiallimento della carta ai minimi livelli, considerati l'età ed il materiale; coste non troppo impolverate; cofanetto rigido completo e funzionale, con segni di sfregamento e logorii superficiali agli angoli e diffusi ingiallimenti/impolverature dovute al tempo ed alla consultazione (a seconda dell'esemplare disponibile, può rinvenirsi una piccola mancanza di rivestimento superficiale al lato superiore). |
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