Back to Sussurri nell'Antro
L'Alef, la prima lettera dell'alfabeto ebraico

Share this post

Ciclo dei miti della Creazione – Leggende ebraiche

Una delle più antiche tradizioni orali degli Ebrei afferma che in principio, ossia circa 2000 anni prima del Cielo e della Terra, furono create sette cose. Nell’ordine, vengono elencati la Torah, il Trono di Dio, il Paradiso, l’Inferno e il Tempio celeste. Seguono descrizioni ed informazioni in merito alle prime cinque ma non sono specificate le altre due. 

Sempre nella stessa fonte, si ipotizza che le mancanti potrebbero essere: una gemma con inciso il nome del Messia, ed una Voce che grida ai Figli dell’uomo di tornare (?). Si afferma anche, tuttavia, che queste due erano contenute nella quinta cosa, ossia nel il Tempio (e dunque?).

L'Alef, la prima lettera dell'alfabeto ebraicoSempre attingendo a testi non canonici, si apprende che Dio aveva creato altri mondi prima di quello presente, ma poi li aveva distrutti perché non lo soddisfacevano, e qui, forse, s’innesta la leggenda delle 964 generazioni che si succedettero prima della creazione del mondo in cui viviamo.

Forse questi sono ricordi ancestrali di precedenti civiltà scomparse… ed il nostro pensiero occidentale corre inevitabilmente ad Atlantide (che, appunto, venne distrutta!).

Quando Dio decise di creare il mondo attuale per mezzo della sua Parola (Logos / Verbo), le 22 lettere dell’alfabeto si misero a danzare dinanzi a Lui, ognuna chiedendo d’esser posta come “prima lettera”, ad eccezione dell’Alef (A / Alfa) che rimase umilmente silenziosa e che venne infine premiata da Dio, il quale la pose all’inizio dell’alfabeto.

Nella famosa Leggenda dei 7 Giorni, la creazione delle gerarchie Angeliche è posta nel 2° giorno dell’opera di Dio; ne consegue che solo allora furono creati anche gli Angeli che poi si ribellarono, con a capo il Demonio (Satana / Lucifero). Ciò contrasta, però, con un precedente asserto della stessa narrazione tradizionale, nella quale si afferma che Dio, prima di dare inizio alla formazione del mondo, comandò all’Angelo delle tenebre di tirarsi in disparte, perché intendeva comandare il “Fiat Lux”.

Ciò significa, dunque, che il Re del Male (e delle tenebre) coesisteva con Dio prima dell’inizio della creazione? Forse è un retaggio del Dualismo, presente in tutte le religioni orientali, anche antecedenti quella ebraica.

Sempre nella stessa Leggenda (dei 7 giorni) la formazione dell’Inferno viene collocata nel 2° giorno e quella del Paradiso nel 3°: ma ciò contraddice quanto dichiarato all’inizio dello stesso mito, dove Paradiso ed Inferno sono elencati tra le 7 cose che Dio creò 2000 anni prima di dare inizio al mondo.

L’Albero della Vita si trova al centro dell’Eden ed il suo tronco è nascosto da una siepe, formata dai rami dell’Albero della Conoscenza, i cui frutti proibiti furono causa del peccato originale. L’Albero della Vita è tanto grande che un uomo dovrebbe camminare 500 anni, per percorrere una distanza pari al diametro del suo tronco.

In principio (prima della caduta) il Serpente era il più nobile e bello degli animali, dopo l’uomo. Anch’egli stava ritto sulle gambe, aveva le braccia, parlava ed era alto come un cammello. Dio lo punì, per aver convinto Eva a peccare, privandolo degli arti e costringendolo, per sempre, a strisciare sul ventre e mordere la polvere; inoltre lo privò della parola.

Eva, dopo il peccato, vide dinanzi a sé l’Angelo della Morte e, per non essere l’unica condannata a morire, convinse Adamo e tutte le creature del Paradiso a mangiare il frutto proibito ed a condividere, così, la sua sorte.

L’unico animale che rifiutò fu l’uccello Malham, che di conseguenza rimase immortale (è la mitica Araba Fenice). Subito dopo la cacciata dall’Eden, Adamo manifestò il suo pentimento; Dio lo giudicò sincero e mandò l’Angelo Raziel a consegnargli il libro sacro dei misteri celesti, ignoti persino agli angeli (come specificato anche nel Libro di Enoc). Adamo avrebbe dovuto vivere 1000 anni, pari a 1 giorno del Signore, ma ne visse solo 930, perché donò 70 anni al suo successore David, cui era stato assegnato solo 1 giorno di vita.

Eva sopravvisse ad Adamo solo 6 giorni, poi morì e fu sepolta, con lui, nella Grotta di Macpela, ove furono poi seppelliti anche Abramo e Sara.

Un’altra versione, invece, colloca la tomba di Adamo a Gerusalemme, sul Golgota (nel luogo ove fu crocefisso Gesù). Eva ebbe rapporti sessuali con Satana, apparso sotto le spoglie di serpente e da lui generò Caino. Quando Eva era incinta di Caino, Adamo aveva 70 anni ed essi non vivevano più assieme; si erano separati ed Eva s’era allontanata verso Occidente, mentre Adamo era rimasto ad Oriente (dell’Eden). Dio, infatti, aveva dato ad Adamo la supremazia dell’Est, del Nord e di tutte le creature maschili, mentre Eva aveva ricevuto il dominio dell’Ovest, del Sud e di tutte le femmine.

Le prime 5 creature furono Adamo, Caino, Abele, Set (4 maschi) ed una sola donna: Eva. In merito a come avesse avuto inizio la procreazione del genere umano e al dubbio che tutti avessero dovuto copulare con Eva (che inoltre manteneva rapporti sessuali anche con Satana) una leggenda ebraica risolve il quesito, affermando che alla nascita di Caino venne alla luce anche una gemella, destinatagli come moglie.

Sette anni dopo, un altro parto gemellare ebbe luogo quando nacque Abele (che era figlio di Adamo, non di Satana!): la gemella di Abele era bellissima, Caino la concupiva e questa fu una delle ragioni per cui uccise il fratello.

Set, il figlio prediletto di Adamo, generato con Eva dopo 130 anni di separazione, apprese l’astronomia dagli Angeli ed inventò la suddivisione del tempo. Con figli e nipoti, incise tutto il suo sapere su due pilastri, uno di mattoni ed uno di pietra, che potessero resistere al Diluvio, per donarne il retaggio ai superstiti. Secondo una leggenda, Alessandro Magno ritrovò i 2 pilastri di Set in una località costiera dell’India.

Nel Libro dei Giubilei, la sequenza delle nascite di figli, alla coppia Adamo ed Eva, è diversamente elencata:

  • nel 3° settennio del 2° giubileo, dunque tra il 64° e il 70° anno dopo l’uscita dall’Eden, Eva generò Caino (non con parto gemellare); il calcolo si ottiene sommando il 1° giubileo (7 settenni, cioè 49 anni) ad altri 3 settenni del 2° giubileo (cioè altri 21 anni) per un totale di 70 anni e, prima di questo limite, nacque Caino;
  • nel 4° settennio (dal 71° al 77°anno) nacque Abele, anche lui senza gemella!
  • nel 5° settennio (dal 78° al 84° anno) nacque la figlia Awan;
  • nel 4° anno del 5° settennio (cioè nell’anno 81°) nacque Set.

Sette anni dopo nacque Azura e, in seguito, Adamo ed Eva generarono altri 9 figli. Caino sposò Awan e Set sposò Azura. Infine, Caino morì nel crollo della propria casa.

La costellazione delle PleiadiQuando descrivono il Diluvio, le arcaiche leggende ebraiche s’addentrano in precisazioni tecniche, sostenendo che la catastrofe fu provocata unendo acque maschili, che stanno sopra il firmamento, con acque femminili, che scaturiscono dall’Abisso (come nel mito Babilonese di Apsu e Tiamat). Le acque maschili caddero sulla Terra passando per un varco del firmamento, aperto da Dio togliendo 2 stelle dalla costellazione delle Pleiadi; per arrestare il Diluvio, Dio ostruì poi il varco con altre 2 stelle, prese dalla costellazione dell’Orsa (per questo l’Orsa insegue sempre le Pleiadi: rivuole le sue 2 figlie!).

Il firmamento, ove sono infisse le stelle, non è il vero Cielo, che sta al di sopra e contiene le acque celesti maschili, quelle che precipitarono sulla Terra durante il Diluvio. Il firmamento, che tiene divise le acque superiori da quelle inferiori, è di cristallo ed è spesso solo 3 dita. Le acque inferiori (femmine) scaturite dall’Abisso erano tanto bollenti che il loro calore uccise quanti erano sopravvissuti all’annegamento.

Per tutta la durata del Diluvio – e fino a ché le acque non si ritirarono (un anno) – Uomini e Animali osservarono una totale astinenza sessuale, violata solo da Cam, dal corvo e dal cane. Cam fu punito con la condanna – perpetuata nei suoi discendenti (negri) – di avere capelli crespi, labbra gonfie e pelle scura.

Da un buco dell’Arca, Noè allungava cibo ad un gigante, che s’era aggrappato allo scafo e che sopravvisse all’inondazione.

Per concludere quest’ebraica sequela, appartenente al Ciclo dei Miti della Creazione (ed in attesa di riassumere leggende d’altre culture concernenti lo steso tema), ricordiamo la giudaica credenza nell’Even Setiyha, che sarebbe una pietra di fuoco (meteorite) caduta dal cielo in Palestina in tempi antidiluviani e conservata nel tabernacolo del Santo dei Santi, al centro del Tempio di Gerusalemme, su di essa è scritto il vero nome di Dio e la sua conoscenza è proibita agli uomini.

Due statue magiche di metallo, in forma di cani, sorvegliano la pietra e, quando un uomo legge quel nome, abbaiano ed il loro urlo intontisce gli uomini e fa dimenticare il sacro nome. Anche Gesù lesse quel nome e lo scrisse su un foglio, che poi nascose sotto la sua pelle. Allora i cani abbaiarono ed egli dimenticò il nome ma, una volta uscito, egli lesse il nome e, da quel momento, fu in grado di operare miracoli, come un Dio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to Sussurri nell'Antro