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Giulio Morina, 'Miracolo del Pane', Museo della Santa, Corpus Domini, Bologna

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Miracoli al Corpus Domini di Ferrara

Figura di alta dignità spirituale e maestra d’umiltà, Caterina Vegri (Caterina de’ Vigri, o da Bologna, nata a Bologna l’8 settembre 1413 e morta ivi il 9 marzo 1463), è stata una religiosa italiana, fondatrice e prima badessa del monastero delle clarisse del Corpus Domini a Bologna: è stata canonizzata da papa Clemente XI il 22 maggio 1712.

Visse buona parte della sua vita religiosa all’interno delle mura del Corpus Domini di Ferrara (tra gli anni 1426 e 1456). Il suo cammino di santità viene ricordato dalla tradizione popolare per gli eventi prodigiosi che accompagnarono la sua esistenza prima a Ferrara e poi, negli ultimi anni della sua vita, a Bologna: qui divenne badessa del Corpus Domini di quella città.

Il Miracolo del Pane

Fra gli eventi miracolosi a lei ricollegabili, si ricorda tra gli altri il ‘Miracolo del Pane’: “La Beata, quando esercitava l’ufficio di fornaia e avendo messo il pane nel forno, avvenne che suonò la campanella per la predica di un santo Padre del loro Ordine […], chiuse il forno, lo benedisse e disse al pane: Ti raccomando a Cristo mio. Come al solito la predica del Padre durò più di quattro ore. Quando poi la Beata andò a sfornare il pane, la seguirono molte suore, sicure che il pane si fosse completamente bruciato, invece lo trovò bellissimo, colorito e fragrante con grande stupore delle suore, di tutto il Monastero e di molti nobili che ne chiesero per loro devozione, chiamandolo il Pane dell’Obbedienza” [da Somario Affigurato della Vita, Morte e Miracoli della Beata Cattharina Vergine, di Vigri da Bologna …“, opera di Giulio Morina del 1594).

Giulio Morina, 'Miracolo del Pane', Museo della Santa, Corpus Domini, Bologna

La Tazza della Sacra Famiglia

Sempre secondo la tradizione popolare, come illustrato anche da certa inconografia devozionale, Caterina Vegri ricevette da San Giuseppe la ‘Tazza della Sacra Famiglia’, scodella oggi conservata in una teca posta all’interno del Coro del Convento.

Leggenda vuole che San Giuseppe apparve alla Santa in veste di pellegrino mentre essa faceva il proprio turno alla ruota del parlatoio del Corpus Domini. ll miracolo è menzionato da tutti i biografi della Santa, come ricordano il Malazappi: “Primiriamente havvi una scutella di legno di levante, cinAnonimo, 'Tazza della Sacra Famiglia', Coro del Corpus Domini, Ferrarata d’intorno d’argento, fatta da San Gioseppo, ove egli bibè insieme con Xsto Signore Nostro et con Sancta Vergine. Questa, posta supra el capo mentre duole, porta gran refrigerio, et l’indemoniati oltremodo si spaventano, temono, et cridano dicendo: Porta via, ché Colui et Colei gli hanno bevuto dentro”.

Giuseppe Antenore Scalabrini ricorda come “succedette un incendio l’anno 1665 la notte del Santo Natale, a causa di un presepio in Coro, per cui restò la Chiesa incenerito con le ottime Pitture che v’erano, salvandosi solo le Sacre reliquie, fra le quali una Scudella di legno, detta di San Giuseppe, data da un Pellegrino a Santa Caterina, quando era Portinaia del Convento, con dirgli, che venuto da Santi Luoghi dio Gerusalemme aveva servito alla Santa Famiglia, con l’obbligo di restituzione, ma mai più comparve“.

Nel museo della Santa, presso l’antico forno, si conserva un quadro con S. Caterina Vegri e S. Giuseppe, dipinto ad olio su tela da ignoto pittore XVII secolo. La Santa è sulla sinistra intenta a ricevare la ‘tazza’ che S. Giuseppe le porge con la sinistra, mentre con la mano destra regge il bastone fiorito col figlio. Sullo sfondo, a destra, si intravede l’abbozzo del campanile della cattedrale di Ferrara.

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