Dante Alighieri, La Divina Commedia, con la «Vita di Dante» di Niccolò Tommaseo, con note del Tommaseo e d’altri illustri commentatori, Ed. A. Barion, 1935

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L’edizione Barion del 1935 presenta il testo della Commedia secondo i criteri filologici consolidati del periodo, con particolare attenzione alla tradizione manoscritta più autorevole…

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Descrizione

Edizione A. Barion, Milano, 1935 Curatela Ettore Fabietti [1876-1962]
N. Volumi 1 N. Pagine 575
Dimensioni 13 x 19 x 3,3 cm. Peso 0,45 kg.
Descrizione

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itolo completo: «La Divina Commedia, con la «Vita di Dante» di Niccolò Tommaseo, con note del Tommaseo e d’altri illustri commentatori».

L’edizione della Divina Commedia pubblicata da Barion nel 1935 si inserisce in un momento particolarmente significativo della storia editoriale italiana. Gli anni Trenta del Novecento rappresentano un periodo di rinnovato interesse per i classici della letteratura italiana, promosso anche dalle politiche culturali del regime fascista che vedeva in Dante un simbolo dell’identità nazionale italiana.

La casa editrice Barion, attiva nel panorama editoriale italiano del primo Novecento, si distingueva per la cura filologica e la qualità tipografica delle proprie pubblicazioni. Questa edizione del 1935 si colloca dunque nella tradizione delle edizioni erudite del poema dantesco, caratterizzate da un approccio rigoroso al testo e da un apparato critico di notevole spessore.

L’edizione Barion del 1935 presenta il testo della Commedia secondo i criteri filologici consolidati del periodo, con particolare attenzione alla tradizione manoscritta più autorevole. Il curatore ha operato scelte testuali prudenti, privilegiando le lezioni più attestate nei codici di maggior prestigio, seguendo la metodologia critica che si era affermata negli studi danteschi della prima metà del Novecento.

L’apparato di note risulta particolarmente curato, con commenti che spaziano dall’interpretazione letterale a quella allegorica, seguendo la tradizione esegetica consolidata. Le annotazioni rivelano una solida competenza filologica e una profonda conoscenza della letteratura critica dantesca dell’epoca, offrendo al lettore gli strumenti necessari per una comprensione approfondita del testo.

Dal punto di vista tipografico, l’edizione Barion si distingue per l’eleganza e la chiarezza della composizione. Il carattere utilizzato, di stampo classico, garantisce una lettura fluida e piacevole, mentre l’impaginazione risulta equilibrata e funzionale. La carta utilizzata ha consentito una conservazione generalmente soddisfacente degli esemplari, nonostante il trascorrere di quasi novant’anni. La rilegatura, quando presente nell’edizione originale, testimonia la cura dedicata anche agli aspetti materiali della pubblicazione, con una confezione che riflette il prestigio dell’opera e la serietà dell’impegno editoriale.

L’apparato critico dell’edizione Barion si caratterizza per la sua completezza e sistematicità. Il commento affronta le principali questioni interpretative del poema, offrendo soluzioni equilibrate e ben documentate alle controversie esegetiche più dibattute. Particolare attenzione è dedicata agli aspetti storico-politici del testo, con riferimenti puntuali alle vicende contemporanee a Dante e alle figure storiche menzionate nel poema. Le note linguistiche risultano particolarmente utili per la comprensione del lessico dantesco, con spiegazioni accurate dei termini più difficili e dei costrutti sintattici caratteristici della lingua dell’Alighieri. L’approccio critico rivela l’influenza della scuola filologica italiana del primo Novecento, con particolare riferimento agli studi di Michele Barbi e della sua scuola.

Dal punto di vista bibliografico, l’edizione Barion del 1935 rappresenta una testimonianza significativa della cultura dantesca del periodo interbellico. La sua rarità relativa, dovuta alla limitata tiratura tipica delle edizioni erudite dell’epoca, ne fa un oggetto di interesse per i collezionisti e gli studiosi. Il valore dell’edizione è accresciuto dal fatto che essa riflette lo stato degli studi danteschi in un momento di particolare fermento critico, precedente alle grandi acquisizioni filologiche della seconda metà del Novecento. In tal senso, essa costituisce un documento importante per la storia della ricezione e dell’interpretazione del poema dantesco.

Pur riconoscendo i meriti dell’edizione Barion, è necessario segnalare alcuni limiti che la collocano nel suo tempo. L’approccio critico, pur rigoroso, risente delle limitazioni metodologiche dell’epoca, particolarmente evidenti nell’interpretazione di alcuni passi controversi dove la ricerca successiva ha apportato contributi decisivi.

In sintesi, l’edizione della Divina Commedia pubblicata da Barion nel 1935 rappresenta un prodotto editoriale di notevole qualità per la sua epoca, caratterizzato da serietà filologica, eleganza tipografica e completezza dell’apparato critico. Pur presentando i limiti inevitabili legati al progresso degli studi danteschi, essa mantiene un valore significativo sia dal punto di vista storico-critico sia da quello bibliografico. Per il collezionista e lo studioso contemporaneo, questa edizione costituisce una testimonianza preziosa della tradizione editoriale italiana e dell’approccio critico ai classici nella prima metà del Novecento. La sua acquisizione rappresenta un arricchimento per qualsiasi biblioteca specializzata in letteratura italiana e in particolare negli studi danteschi.

Note bibliografiche

Nuova edizione ampliata del 1935, a copertina rigida in mezza tela con applicazione titolata al piatto anteriore; dorso muto; rilegata a filo; stampata su carta opaca sottile di qualità un po’ mediocre, ma tipica degli anni ’30 del secolo scorso; arricchita da ampie note a piè di pagina.

Stato di conservazione

Più che Buono [considerata l’età quasi centenaria, ed il periodo in cui fu stampato, il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide in condizioni accettabili, senza rotture ma con diverse consunzioni alla superficie (non serie), piccole abrasioni non profonde ai margini (talora riprese con pennarello correttivo marrone scuro) ed impolverature/fioriture alle applicazioni sui piatti; coste imbrunite; ingiallimento delle pagine presente e inevitabile, ma non inficiante la fruibilità e non anomalo per l’edizione]

Informazioni aggiuntive

Peso 0,45 kg
Dimensioni 13 × 19 × 3,3 cm
Autore/i

Dante Alighieri [1265-1321]

Edizione

Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Curatore

Ettore Fabietti [1876-1962]

Genere

Soggetto

Colore principale

Lingua

Condition Good
Notes Considerata l'età quasi centenaria, ed il periodo in cui fu stampato, il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide in condizioni accettabili, senza rotture ma con diverse consunzioni alla superficie (non serie), piccole abrasioni non profonde ai margini (talora riprese con pennarello correttivo marrone scuro) ed impolverature/fioriture alle applicazioni sui piatti; coste imbrunite; ingiallimento delle pagine presente e inevitabile, ma non inficiante la fruibilità e non anomalo per l'edizione.

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