Eridano Bazzarelli (a cura di), Dizionario Motta della Lingua Italiana, Ed. Federico Motta, 1975

Eridano Bazzarelli (a cura di), Dizionario Motta della Lingua Italiana, Ed. Federico Motta, 1975

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Il Dizionario Motta della Lingua Italiana è il naturale complemento dell’Enciclopedia Motta, ossia un’opera che si affianca ad essa e la completa sul piano della lingua letteraria…

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Descrizione

Edizione Federico Motta, Milano, 1975 Illustrazioni Disegni in B/N
Collaborazione Luciano Oriani Disegni Marco Ghiglieri e Federico Verri
N. Volumi 2 N. Pagine 1631
Dimensioni 24 x 33 x 9,6 cm. Peso 7,16 kg.
Descrizione

I

l Dizionario Motta della Lingua Italiana si presenta come il naturale, necessario complemento dell’Enciclopedia Motta. L’esigenza di un’opera che si affiancasse all’Enciclopedia Motta, e la completasse sul piano della lingua letteraria, fornendo al lettore un sussidio valido per l’interpretazione dei vocaboli e il loro uso, era sentita dall’Editore, il quale ha ora potuto realizzare questo suo intento.

Così viene pubblicato il presente dizionario, che comprende le voci della lingua contemporanea e un gran numero  di voci della lingua letteraria classica, ivi compresi i vocaboli usati da Dante; il vocabolario, naturalmente, dovendo esprimere la realtà più vera del nostro tempo, comprende largamente le voci della lingua scientifica.

Il suo scopo è eminentemente pratico: l’immediata consultazione. Vuole presentarsi e distinguersi anzitutto per la chiarezza di impostazione e di esposizione: lo sforzo dell’autore, dei collaboratori, della redazione e dell’editore è stato rivolto appunto a ottenere il massimo possibile di chiarezza, la massima precisione possibile, e la maggior quantità possibile di informazione.

Il dizionario si presenta pertanto come linguistico e informatore. Si è inoltre cercato di rendere le voci di piacevole, rapida, agevole lettura, in modo da distaccarsi completamente dai dizionari tradizionali, senza perdere la serietà del contenuto. E ciò allo scopo di non stancare né chi consulta il dizionario per un motivo preciso (per cercare il significato e l’uso di una parola), né chi lo legge per il gusto di leggerlo.

Le voci, in genere, sono state suddivise in tanti paragrafetti o lemmi, contrassegnati da un numero in grassetto, per facilitare la rapida consultazione e la definizione dei vari significati della voce stessa. I significati sono stati suddivisi e articolati il più possibile, in modo da raggiungere, in ogni caso, una maggiore chiarezza, e stabilire ii valore di ogni singolo significato e la differenza con gli altri significati e con i significati di voci affini.

Allo scopo di ampliare l’informazione sono state inserite nell’opera numerosissime tabelle e tavole, con la nomenclatura relativa. Molte di queste tabelle presentano al lettore elenchi di modi di dire, di espressioni e locuzioni, usate o meno usate, con i relativi significati.

È stato escluso, invece, il sistema di elencare nomi senza il loro significato, per la difficoltà e relativa inutilità di questo sistema. Oggi non si può più distinguere lingua letteraria e lingua scientifica, né la lingua italiana contemporanea può rispecchiare il modo di vivere della vecchia Italia contadina, con la sua terminologia di base agricola, o artigianale-corporativa, con i caratteristici proverbi, per lo più non corrispondenti a verità o basati su una concezione arcaica della vita.

Molti di questi proverbi, invero, sono stati conservati, a volte perché validi ancora oggi, altre volte più per curiosità, come esempi di un modo di pensare antico. Tuttavia parte del patrimonio linguistico dell’Italia antica, che costituiva del resto la base dei dizionari tradizionali, è stata riportata.

Ma il carattere del dizionario, si vuol dire il suo contributo precipuo, è la modernità: essa non solo si attua nello sforzo di avvicinare la lingua scritta e la lingua parlata, ma anche nel registrare i termini più recenti, anche stranieri, che costituiscono il tipo di civiltà in cui si vive; sotto tale rapporto è allontanata ogni pregiudiziale puristica (salvo si tratti di doppioni inutili), e le parole straniere, entrate nell’uso corrente, della stampa della radio, della televisione, dei discorsi quotidiani, sono registrate insieme con le parole italiane.

Di tutte le parole viene data l’etimologia, sia quella immediata, sia quella di origine più remota; in molti casi. se ritenuto utile o interessante, si sono date brevi indicazioni anche sulle origini della parola da cui deriva la parola italiana.

Naturalmente, si è tenuto conto dei risultati più recenti della ricerca etimologica, riguardo alle parole derivate dal latino, si è tenuto distinto il “tipo” di latino da cui la parola ha tratto origine, secondo la classificazione corrente (latino [classico], latino tardo, latino ecclesiastico, latino medievale, latino scientifico; quando la parola non è testimoniata in testi latini, ma si presuppone, si è indicato latino volgare). Le parole greche sono state traslitterate in base alla loro pronuncia.

Anche nel campo dell’etimologia, come in genere nella stesura delle voci, le abbreviazioni sono state ridotte al minimo.

Note bibliografiche

Terza Edizione del 1975, a copertina rigida in similpelle bicromatica beige e marrone scuro, con titoli e fregi dorati al piatto e al dorso; rilegata a filo; stampata su carta semi-lucida di buona qualità con layout del testo a 4 colonne; arricchita da svariati disegni e schemi in B/N.

Stato di conservazione

Più che Ottimo [i volumi non mostrano danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legature snodate e robuste; copertine rigide ben tenute, con pochi e piccoli punti di consunzione trascurabili; coste un po’ impolverate ma nella norma per l’età ed il materiale; ingiallimento delle pagine un po’ visibile ma assolutamente non anomalo]

Informazioni aggiuntive

Peso 7,16 kg
Dimensioni 24 × 33 × 9,6 cm
Edizione

Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Formato

Illustrazioni

Soggetto

Colore principale

Lingua

Condition Very Good
Notes I volumi non mostrano danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legature snodate e robuste; copertine rigide ben tenute, con pochi e piccoli punti di consunzione trascurabili; coste un po' impolverate ma nella norma per l'età ed il materiale; ingiallimento delle pagine un po' visibile ma assolutamente non anomalo.

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