Bino Bellomo, La Massoneria Universale dalle origini ai nostri giorni, Ed. Arnaldo Forni, 1969
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La Massoneria, nelle sue palesi dichiarazioni, dichiara di volersi mantenere estranea alla politica ed alle religioni, rispettare tutte le forme di governo, ed essere tollerante verso qualsiasi fede…
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Descrizione
Edizione | Arnaldo Forni, Bologna, 1969 | ||
N. Volumi | 1 | N. Pagine | 338 |
Dimensioni | 17,5 x 25 x 2,6 cm. | Peso | 0,78 kg. |
Descrizione |
G eneralmente due domande sorgono nel profano di cose massoniche quando sì accenna a questa particolare associazione: quali i fini inespressi? quale la reale segreta organizzazione? Sta di fatto che sulla Massoneria, i riti di essa, le complicate iniziazioni aì vari gradi, e più ancora sulle ragioni recondite che ispirano questi riti e procedure, apparati e gerarchie, si hanno idee molto confuse. E questo tra gli stessi massoni, che solo gradualmente vengono edotti sulle diverse procedure. È ben vero che la letteratura massonica è cospicua, ma si dimostra discontinua e contradittoria, polemica e reticente se proviene da un settore, fantasiosa ed esagerata se proviene dall’opposto settore, di modo che la ingente pubblicistica ha contribuito più a confondere che a chiarire le idee. A tali domande, ancor oggi attuali, si risponde in questo libro, documentando, naturalmente. Se potessimo esprimerci attraverso una rapidissima sintesi (sommaria e semplicemente indicativa, perché l’argomento è molto vasto e complesso), diremmo che la Massoneria universale, il complesso cioè dei molti sodalizi massonici che vanno sotto vari nomi e differenti riti, tende ad instaurare una religione, dettata dalla ragione, naturalistica in quanto intende ispirarsi alla natura. E poi: sotto l’aspetto sociale, aspira alla fratellanza tra gli uomini e i popoli; sotto quello politico, a qualcosa che non è socialismo ma, sotto diversi aspetti, molto gli si accosta. Di qui una organizzazione, umanitaria e cosmopolita, adeguata al fine di attuare un programma che è mondiale e che la Massoneria ─ la quale riassume in sé la millenaria esperienza delle antiche sette ieratiche, e questa esperienza coltiva con le procedure che vedremo in seguito, ─ persegue con metodo cauto, paziente, senza fretta; anzi, quasi incurante del tempo, ben conoscendo la lunga maturazione, per generazioni e generazioni, che richiedono certi eventi predisposti dalla volontà umana. Organizzazione complicata, ricca di suggestioni, che ai profani e ai non compiutamente iniziati può sembrare aggrovigliata, più contradittoria di quello che lo sia realmente (perchè talune contraddizioni vì sono, senza dubbio), ricca di elementi teatrali ma che, invece, nella sostanza aderisce con estremo rigore ad una logica inespressa. E inespressa, in quanto tenuta segreta sino agli ultimissimi gradi. Ed il lettore potrà farne la constatazione quando sarà giunto agli ultimi capitoli di questo scritto. Conseguentemente la Massoneria, nelle sue palesi dichiarazioni ed in quello che fa scrivere ai suoi amici, anche nelle Logge e nei Templi, ove si riuniscono i fratelli dei gradi inferiori e medi, dichiara di essere e volersi mantenere estranea alla politica ed alle religioni. Rispettare tutte le forme di governo. Essere tollerante verso qualsiasi fede. Tali convinzioni sono coltivate sino al 29° grado della complessa gerarchia e, se qualche accenno in contrario è stato insinuato durante le procedure di iniziazione o durante lo svolgimento dei riti, ciò è stato a cominciare dai gradi che partecipano alla cosiddetta Massoneria nera (dal 19° al 29°), ma in modo tanto abile e sottinteso, che solo i fratelli più intelligenti e acuti osservatori, nonché dotati di una certa cultura storica e filosofica, possono averlo colto. Ma alle soglie della Massoneria bianca, detta anche «amministrativa» (anzi che «politica», come lo è realmente), il velo viene squarciato da prima cautamente, infine senza reticenze. Allora, e solo allora, si rende edotto il fratello che la Massoneria intende costituirsi baluardo contro gli avversari, e in modo deciso: il potere politico ove autocratico e particolarmente se regio, ed il Cattolicesimo romano. Nei riguardi di questo dichiara la incompatibilità di coesistenza non in quanto aspetto di una sua propria fede religiosa, che come tale rispetta, come qualsiasi altra, ma perché, asserisce, essere questo strumento della politica del Vaticano e, conseguentemente dell’autocratico potere dei Papi. Potere che come sempre ha inteso, intende ed intenderà interferire, allo scopo di affermarsi maggiormente, in campi propri all’ambito ed alla competenza delle autorità laiche…
Indice:
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Note bibliografiche |
Seconda edizione di Arnaldo Forni del 1969, a copertina rigida beige con titolazioni in nero e verde al piatto e al dorso; rilegata a filo. |
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Stato di conservazione |
Ottimo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide ben tenute, con minori segni di vissuto ai bordi e velature di polvere ai piatti; coste un po’ impolverate; ingiallimento delle pagine presente ma contenuto, e nella norma per il materiale e l’età] |
Informazioni aggiuntive
Peso | 0,78 kg |
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Dimensioni | 17,5 × 25 × 2,6 cm |
Edizione | |
Luogo di pubblicazione | Bologna |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
Formato | |
Genere | |
Soggetto | |
Colore principale | |
Lingua |
Condition | Very Good |
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Notes | Il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide ben tenute, con minori segni di vissuto ai bordi e velature di polvere ai piatti; coste un po' impolverate; ingiallimento delle pagine presente ma contenuto, e nella norma per il materiale e l'età. |
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