Alessandro Bettagno (a cura di), Guardi [1. Vedute, capricci, feste / 2. Quadri turcheschi], Ed. Electa, 1993

Alessandro Bettagno (a cura di), Guardi [1. Vedute, capricci, feste / 2. Quadri turcheschi], Ed. Electa, 1993

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La Mostra celebra il Guardi con 2 eventi: da una parte le opere per cui è conosciuto come l’ultimo dei grandi pittori di Venezia; dall’altra la produzione delle cosiddette turqueries uscite dalla bottega dei Guardi

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Descrizione

Edizione Electa, Milano, 1993 Collana Cataloghi di Mostre, #51-#52
Traduzione Tessie Vecchi Illustrazioni Fotografie e disegni in B/N e a colori
N. Volumi 2 N. Pagine 219 + 160
Dimensioni 23 x 27 x 3,5 cm. Peso 2,17 kg.
Descrizione

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793-1993: non poteva certo la Fondazione Giorgio Cini, il cui Istituto di Storia dell’Arte ha fin dalle origini e per tutto il corso delle sue vicende stabilito nell’arte veneta il centro dei suoi interessi e la maggior ragione della sua attività, lasciar passare il bicentenario della morte di Francesco Lazzaro Guardi senza dedicargli una mostra che, al di là dei vincoli della pura filologia e delle discussioni storiografiche sempre vive intorno alla sua formazione e identità, ne facesse in primo luogo sentire la grandezza e originalità di artista.

Egli è stato infatti l’ultimo grande pittore di un secolo ricco e fortunato, e la sua morte, avvenuta quasi contemporaneamente alla fine della Repubblica, ha assunto un valore in gualche modo simbolico: si conclude con lui una storia che ha dato all’arte veneta una fisionomia e all’immagine della repubblica un’identità inconfondibili.

Ad altri artisti del Settecento la Fondazione aveva già dedicato nel recente passato mostre che sono ancora nella memoria di tutti per qualità delle opere raccolte e per ampiezza rappresentativa dei vari momenti e tecniche degli artisti. Non diversamente questa iniziativa, accanto alle più significative opere di pittura – vedute, capricci e feste – allinea un considerevole gruppo di grandi disegni di eccezionale qualità, nei quali l’artista siè espresso con la stessa felicità, la stessa sensibilità
e naturalezza, lo stesso senso del movimento e della vibrazione atmosferica delle opere di pittura.

Una mostra dunque di grande selettività, che rappresenta in certo modo il culmine di un progressivo riconoscimento della personalità di Francesco Guardi – iniziato in questo secolo soprattutto con gli studi di Giuseppe Fiocco e proseguito nei decenni successivi anche da Rodolfo Pallucchini.

La Mostra ha voluto celebrare il grande artista settecentesco con due eventi: da una parte le opere per cui Francesco Guardi è conosciuto come l’ultimo dei grandi pittori di Venezia, cantore elegiaco della sua bellezza e dei fulgori estremi della Repubblica; dall’altra la produzione delle cosiddette turqueries uscite dalla bottega dei Guardi, di cui questo catalogo rintraccia e documenta l’intera vicenda, la committenza, le occasioni e i collegamenti. È noto che, lontani ormai i ricordi di Lepanto e delle minacce su Vienna e il cuore dell’Europa degli eserciti della “sublime porta”, l'”orientalismo”, l’interesse per la società ottomana o addirittura la “turcomania”, si erano andati diffondendo a partire dai primi decenni del Settecento e poi in maggior misura lungo tutto il secolo e fino a romanticismo inoltrato…

 

Indice:

  • Volume I: Vedute, capricci, feste
    • Il mito di Venezia, regno della decadenza, di Eduard Huttinger
    • Su Francesco Guardi vedutista e alcuni suoi clienti, di Francis Haskell
    • La città di Guardi, di André Corboz
    • Francesco Guardi 1793-1993, di Alessandro Bettagno
    • Catalogo delle opere
      • Disegni, di Alessandro Bettagno
      • Vedute, di Alessandro Bettagno (Francesca del Torre, Marina Magrini)
      • Capricci, di Alessandro Bettagno (Tessie Vecchi)
      • Feste, di Margherita Azzi Visentini
    • Apparati
    • Radiografie, di Paolo Spezzani
    • Bibliografia, a cura di Elisabetta Rossi Antoniazzi
    • Esposizioni
  • Volume II: Quadri turcheschi
    • “C’étaient-là de vraies personnes…”. De Venise, de ses amoreux et de quelques collectionneurs, di Edmonde Charles-Roux
    • Guardi. Quadri turcheschi, di Alessandro Bettagno
    • Catalogo delle opere
    • Le grandi “turcherie” di Ankara, di Mary Beal
    • Jean-Baptiste Van Mour, “peintre du Roi” in Levante, di Catherine Vigne-Boppe
    • La raccolta delle cento stampe dell’ambasciatore de Ferriol, di Seth A. Gopin
    • Apparati
    • Bibliografiaa cura di Elisabetta Rossi Antoniazzi
    • Esposizioni

La mostra si è svolta in due locations diverse, ma nelle medesime date (dal 28 Agosto al 21 Novembre 1993), ossia all’Isola di San Giorgio Maggiore [Vedute, capricci, feste] ed alla Galleria di Palazzo Cini (San Vio 864) [Quadri turcheschi], entrambe a Venezia.

Note bibliografiche

Pubblicazione Electa del 1993, a copertine morbide semilucide fotografiche con alette, con titolazioni in rosso e in nero al piatto e al dorso; stampata su carta semi-lucida di buona qualità e con buone marginature al testo; rilegata a filo; corredata da numerose fotografie e disegni sia in B/N che a colori.

Stato di conservazione

Più che Ottimo [non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure particolari che vadano evidenziate; i libri appaiono praticamente intonsi e quasi mai consultati, con legature tenaci, copertine morbide pressoché intatte, e pagine interne perfette; coste abbastanza luminose; solo il cofanetto morbido editoriale reca pieghe e consunzioni, specie ai margini, rinforzate con nastro adesivo trasparente]

Informazioni aggiuntive

Peso 2,17 kg
Dimensioni 23 × 27 × 3,5 cm
Edizione

Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Formato

Illustrazioni

Genere

Soggetto

Colore principale

Lingua

Condition Very Good
Notes Non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure particolari che vadano evidenziate; i libri appaiono praticamente intonsi e quasi mai consultati, con legature tenaci, copertine morbide pressoché intatte, e pagine interne perfette; coste abbastanza luminose; solo il cofanetto morbido editoriale reca pieghe e consunzioni, specie ai margini, rinforzate con nastro adesivo trasparente.

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