C. W. Ceram, Il Primo Americano. Archeologia e Preistoria del Nordamerica, Ed. Einaudi, 1972

Nello stile tipico di Ceram, un nuovo “romanzo dell’archeologia”, in cui troviamo i classici personaggi che di solito affollano gli scenari archeologi: ricercatori dilettanti o professionisti, viaggiatori, avventurieri, conquistatori.

Nel ricostruire la storia antica del nordamerica, Ceram, riporta a galla infinite sorprese: decine di migliaia di piramidi (i mounds) che racchiudono tesori inestimabili, millenarie composizioni a forma di animali, centinaia di mummie, città sotterranee e gigantesche torri di pietra.

Il culmine delle indagini di Ceram si palesa poi nell’analisi dei resti di una fanciulla indiana morta oltre 17000 anni fa ritrovata in California: il tentativo di capire quando l’uomo arrivò nel Nuovo Mondo è l’obiettivo tanto di Ceram quanto forse di ogni uomo…

Prima Edizione del 1972, a copertina rigida in tela arancione, con titoli al dorso, rilegata a filo, dotata di sovracoperta fotografica lucida; ricca di fotografie e disegni in B/N e a colori nel testo e f.t.

Più che Ottimo[il volume è stato utilizzato pochissimo e non presenta danni, strappi, segni, mancanze o usure rilevanti che vadano evidenziate; legatura ancora molto robusta; copertine perfette, con spigoli e bordi netti; ingiallimento della costa superiore dovuto alla luce e alla polvere del tutto nella norma, con alcune fioriture non gravi alla costa laterale; sovracoperta integra ma con fioriture sparse non gravi e con piccole tagli messi in sicurezza dall’interno con nastro adesivo trasparente].