Colin Eisler, I dipinti di Berlino, Ed. Magnus, 1997
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L’origine delle raccolte d’arte di Berlino risale alla costituzione della collezione privata di Federico II il Grande…
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Descrizione
Edizione | Magnus, Udine, 1997 | Illustrazioni | 684 fotografie a colori |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | 655 |
Dimensioni | 24 x 30 x 6,2 cm. | Peso | 4,38 kg. |
Descrizione |
T itolo completo: «I dipinti di Berlino. La riunificazione dei dipinti di una città divisa per quarant’anni». L’origine delle raccolte d’arte berlinesi risale alla costituzione della collezione privata di Federico II il Grande. Nei suoi palazzi di Potsdam ha inizio la vicenda di quello che sarebbe divenuto nel tempo uno dei più grandiosi complessi museali del mondo, in grado di competere con quelli di Londra, Madrid, Parigi, San Pietroburgo, Roma e Firenze. Le iniziali raccolte reali, riservate quasi esclusivamente all’arte francese del Settecento, andarono arricchendosi con acquisti che fecero scalpore anche all’epoca. Fondamentali gli acquisti della Collezione Giustiniani di Roma, della Collezione Solly con circa tremila dipinti di tutte le scuole europee e, più recentemente, di alcune importanti collezioni di arte europea dell’Ottocento e del primo Novecento. Tutte le scuole europee vi sono rappresentate con opere di primaria importanza e, in molti casi, con capolavori assoluti, soprattutto per quanto riguarda i primitivi fiamminghi e la grande pittura del Seicento olandese. Favolose le presenze di opere di van Eyck, Rubens e Rembrandt. Ottimamente rappresentata è la pittura italiana del Rinascimento, con dipinti di Masaccio, Botticelli, Raffaello, ma non mancano esempi della pittura medievale, presente con Simone Martini, Giotto e Bernardo Daddi. Naturalmente la scuola tedesca occupa un posto di rilievo, con i capolavori eccelsi di Duerer e Holbein il Giovane. Ma è la grande pittura francese del Settecento a dare il tono alle raccolte berlinesi. Nell’ultima parte il volume pone attenzione all’imponente raccolta di dipinti del XIX e del XX secolo, di scuola tedesca e francese, così che la rassegna si chiude con i più celebrati nomi di queste epoche, da Cezanne a Manet, da Feuerback a Boecklin, da Munch a Vlaminck, fino ai grandi dell’Espressionismo tedesco e internazionale. |
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Note bibliografiche |
Prestigiosa Prima Edizione del 1997, a copertina rigida in tela blu con intarsi in oro al piatto e al dorso, rilegata a filo, stampata ad alta profondità cromatica su carta semi-lucida di alta qualità, corredata da numerosissime fotografie a colori di ottima definizione nel testo e f.t., anche a tutta pagina. Esaurito anche presso l’Editore. |
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Stato di conservazione |
Ottimo [utilizzato pochissimo, strutturalmente il tomo non presenta danni, scritte, segni, strappi o usure particolari che vadano evidenziate; legatura a filo ancora robustissima e compatta; spigoli netti e tela delle copertine senza abrasioni; coste ancora pulite e senza ingiallimenti degni di nota; sovracoperta integra e senza abrasioni, fatto salvo un piccolissimo taglio al bordo inferiore, rinforzato con un tassello di nastro adesivo trasparente]. |
Informazioni aggiuntive
Peso | 4,38 kg |
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Dimensioni | 24 × 30 × 6,2 cm |
Autore/i | Colin Eisler |
Edizione | |
Luogo di pubblicazione | Udine |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
Formato | |
Illustrazioni | |
Genere | |
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Recensioni
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