Corrado Barbagallo, Storia Universale, Ed. UTET, 1950-1954
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Pietra miliare nella storiografia ed opera di punta di UTET, il lavoro di Corrado Barbagallo conserva interesse e validità ancora ai giorni nostri…
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Descrizione
Edizione | UTET, Torino, 1950-1954 | Illustrazioni | Tavole, cartine e figure in B/N |
N. Volumi | 5 volumi in 10 tomi | N. Pagine | 574 + 1721 + 1218 + 1368 + 1678 + 371 |
Dimensioni | 20 x 26,3 x 46 cm. | Peso | 22,60 kg. |
Descrizione |
P ietra miliare nella storiografia universale ed opera di punta nei cataloghi UTET, il lavoro del Barbagallo conserva interesse e validità ancora ai giorni nostri, e non soltanto per i collezionisti. Analizzando l’evoluzione delle civiltà attraverso i secoli, i tomi sono così articolati:
Corrado Barbagallo (Sciacca, 1877 – Torino, 1952) è stato uno storico italiano. Insegnò storia economica presso le Università di Catania (1926-1927), Napoli (1927-1948) e Torino. Nel 1917 fondò il periodico Nuova Rivista Storica che diresse fino al 1952, anno della sua morte. I suoi studi rivolti inizialmente verso la storia antica – con la pubblicazione dei lavori sulla Grecia antica del 1905, sulla storia economica dell’antichità del 1907 e sull’imperatore Flavio Claudio Giuliano del 1912 -, si orientarono poi verso le tematiche relative alla storia politica ed economica dell’età moderna e contemporanea. A questo secondo periodo risalgono i lavori sui fattori scatenanti della Prima Guerra Mondiale del 1923 e sulle origini della grande industria contemporanea del 1929. Pubblicò anche presso la casa editrice UTET di Torino una Storia universale in cinque volumi la cui prima edizione apparve negli anni 1931-1938 e che fu pubblicata in seconda edizione negli anni 1950-1954. La storiografia del Barbagallo è di impronta genericamente anti-filologistica, dai vasti interessi sociali, sovente incline a confondersi col meccanicismo positivistico-evoluzionistico, con la descrittiva sistematica della sociologia, ma sempre sorretta a correttivo da un robusto senso del concreto e pervasa da un afflato potente del tremendum della storia, nonché dalla congiunta pietà per lo sterile susseguirsi e il cruento tramontare delle costruzioni umane. Trovato nel materialismo storico, o in ciò ch’egli battezzava per tale, lo strumento della sua ribellione al filologismo, della restaurazione degli interessi e valori storiografici, il Barbagallo vi si attenne essenzialmente per certo suo spirito polemico; ma col vantaggio obiettivo di affermare drammaticamente, per almeno il primo ventennio del nostro secolo, la necessità di una rivendicazione della storiografia e della storia, massime nel campo che più ne abbisognava, perché più semplicemente coltivato da filologi ed accademici: il campo della storia antica… |
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Note bibliografiche |
Nuova Edizione riveduta e ampliata pubblicata nella prima metà degli anni ’50, a copertina rigida in tela rosso mattone; titoli e stampigliature in oro al piatto e al dorso; legatura a filo; stampata su carta semi-lucida di buona qualità; corredata da disegni e fotografie in B/N. |
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Stato di conservazione |
Ottimo [non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi particolari che vadano evidenziate; legature ancora molto robuste; ingiallimento delle pagine abbastanza ridotto per l’età; coste superiori un po’ imbrunite dal tempo e dalla polvere; copertine ben tenute e senza rovinature palesi, salvo una diffusa sbiaditura nel colore del dorso, dovuta alla luce; alcune scritte o piccoli segni alle pagine, in punti non rilevanti dell’opera]. |
Informazioni aggiuntive
Peso | 22,6 kg |
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Dimensioni | 20 × 26,3 × 46 cm |
Autore/i | Corrado Barbagallo [1877-1952] |
Edizione | |
Luogo di pubblicazione | Torino |
Illustrazioni | |
Formato | |
Genere | |
Soggetto | Storia antica, Storia contemporanea, Storia medievale, Storia moderna |
Colore principale | |
Lingua |
Condition | Very Good |
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Notes | Non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi particolari che vadano evidenziate; legature ancora molto robuste; ingiallimento delle pagine abbastanza ridotto per l'età; coste superiori un po' imbrunite dal tempo e dalla polvere; copertine ben tenute e senza rovinature palesi, salvo una diffusa sbiaditura nel colore del dorso, dovuta alla luce; alcune scritte o piccoli segni alle pagine, in punti non rilevanti dell'opera. |
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