Daniel Catton Rich (testi di), Degas, Ed. Garzanti, 1966

A

ttivo negli ultimi decenni dell’Ottocento, che videro nascere in Francia, dal fervore appassionato delle ricerche e delle polemiche e delle inquietudini nuove, i segni del linguaggio pittorico moderno, Edgar Degas, a differenza di altri grandi nomi dell’Impressionismo, appare come un personaggio senza leggenda. La sua vita, aliena per istinto da scapigliature d’ogni sorta e orgogliosamente informata a un aristocratico rigore del sentimento non meno che dell’intelligenza, si può dire non abbia storia al di fuori della sua pittura: la quale, a sua volta, ci appare oggi cosi impegnata e tutta meditata in funzione di effetti e soluzioni formali complesse e anticipatrici, da non corrispondere in nulla a quella facile immagine di un Degas garbato e gentile narratore che il pubblico ha sempre legato ai famosi dipinti delle ballerine dell’Opera.

Dai primi ritratti, forse accademici nel disegno secco e astratto ma classici per ampiezza e severità di composizione, e intonati su un colore sobrio, eppure sensibile e ricco, ai celebri quadri ispirati dal balletto, spesso di grande raffinatezza e per impaginazione e per ricchezza di sfumature, ai successivi temi di lavandaie, stiratrici, modiste, donnine nei caffè – tutto un mondo minuto, guardato e colto sempre con interesse alle qualità formali più che  alla cronaca e al racconto immediati – fino alla straordinaria serie di Nuds de femmes se baignant, se lavant, s’essuyant, ecc., condotti innanzi per oltre vent’anni e coi quali si giunge ai limiti della più acuta analisi del dato primitivo dei sensi, l’itinerario artistico di Degas si snoda nel segno di una assoluta coerenza e di una costante preoccupazione intellettuale, che fa la sua arte singolarmente vicina alle esperienze della pittura del Novecento0.

Affidandosi all’eloquenza visiva delle immagini oltre che alla limpida interpretazione di Daniel Catton Rich, direttore del Worcester Art Museum, Worcester (Massachusetts), il lettore troverà in questo libro una spiegazione a certe ricerche spazialı contemporanee, a certi studi sul movimento: ardite deformazioni e impaginazioni inconsuete che si è soliti attribuire a correnti figurative più tarde.

Ma soprattutto troverà una guida a capire il significato più vero di un pittore e di una pittura ancora da scoprire.

Terza Edizione di grande formato del 1966, a copertina rigida in tela grigia, titolata in oro al dorso e con facsimile della firma dell’artista incisa a caratteri dorati al piatto; con sovracoperta lucida fotografica; rilegata a filo, stampata su carta semi-lucida di buona qualità e corredata da moltissime fotografie in B/N nel testo e a colori f.t. incollate a mano.

Buono [il prodotto è intatto a livello strutturale, senza danni, strappi, segni o usure particolari, e con spigoli e bordi delle copertine ben tenuti; legatura rodata ma compatta; ingiallimento della carta abbastanza contenuto ma presenza di fioriture agli interni di copertina e alle pagine neutre iniziali e finali; coste esterne leggermente inscurite dalla polvere a dal tempo, con fioriture a quella laterale; sovracoperta con ingiallimenti ai margini dovuti alla luce, e piccoli strappi e abrasioni, rinforzati con nastro adesivo trasparente ultrasottile]