Pierluigi De Vecchi, Raffaello. La mimesi, l’armonia e l’invenzione, Ed. Il Fiorino / Menarini, 1995
€43,00 [€41,35 + I.V.A.]
Raffaello Sanzio è stato un pittore e architetto italiano, fra i più celebri del Rinascimento, ed è considerato uno dei più grandi artisti di ogni tempo e fra i massimi interpreti del concetto estetico del Bello…
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Descrizione
Edizione | Il Fiorino per Industrie Farmaceutiche A. Menarini, Firenze, 1995 | Direzione editoriale | Andrea Senatori |
Progetto grafico | Lorenzo Gualtieri | Illustrazioni | Fotografie a colori |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | 317 |
Dimensioni | 24,8 x 33,2 x 2,8 cm. | Peso | 2,47 kg. |
Descrizione |
I ntorno ai vent’anni, o quando da poco aveva superato tale soglia, già maestro di una certa fama, nonostante la giovane età, in centri come Urbino, Città di Castello e Perugia, Raffaello prese la decisione di trasferirsi a Firenze per completarvi la propria formazione, anche per avere migliori occasioni di misurare il proprio talento e le proprie forze in un ambiente rispetto al quale – per vivacità di cultura, frequenza e importanza di iniziative in campo artistico – altri centri, anche di antiche e consolidate tradizioni, rischiavano allora di apparire o divenire periferici. Sin dagli inizi della sua carriera l’artista manifestava in tal modo quella acuta consapevolezza e rapida capacità di intendimento degli eventi contemporanei che l’avrebbero infallibilmente guidato per l’arco di tutta la sua vita. Il Vasari afferma che la decisione maturò a Siena, dove il Sanzio si trovava con il Pinturicchio, collaborando con lui alla preparazione di modelli” e cartoni per gli affreschi nella Libreria Piccolomini. Rimangono in effetti, di sua mano, i “modelli” per due delle scene affrescate e alcuni disegni ma, sempre secondo il racconto del Vasari, “la cagione che egli non continuò fu, che essendo in Siena da alcuni pittori con grandissime lodi celebrato il cartone che Lionardo da Vinci aveva fatto nella sala del Papa in Fiorenza d’un gruppo di cavalli bellissimo per farlo nella sala del palazzo, e similmente alcuni nudi fatti a concorrenza di Lionardo da Michelagnolo Buonarroti molto migliori, venne in tanto desiderio Raffaello per l’amore che portò sempre all’eccellenza dell’arte, che messo da parte quell’opera e ogni utile e comodo suo, se ne venne a Fiorenza”. Pur considerata con la dovuta circospezione, la narrazione vasariana si rivela, in questo caso, pienamente plausibile non solo nella sostanza – Raffaello doveva essere attratto a Firenze innanzi tutto dalla contemporanea presenza nella città dei due maestri impegnati per i dipinti parietali della Sala Grande del Consiglio in Palazzo Vecchio – ma persino nelle circostanze, purché si collochi il momento della collaborazione con il Pinturicchio a Siena – collaborazione pienamente confermata dalla presenza dei disegni riconosciuti al Sanzio – non nella fase iniziale dei lavori per la decorazione della Libreria Piccolomini, ma in quella immediatamente successiva alla morte del primo committente Pio III (18 ottobre 1503). In tal caso, infatti, al giovane artista potevano ben giungere notizie delle prime ammirate reazioni di fronte a quanto Leonardo e Michelangelo andavano elaborando nell’ apprestarsi a dipingere rispettivamente la Battaglia di Anghiari e la Battaglia di Cascina. Il soggiorno a Firenze di cui parla il Vasari in quel punto della biografia dell’Urbinate, non andrebbe pertanto identificato con
Indice:
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Note bibliografiche |
Pubblicazione di strenna aziendale per A. Menarini, realizzata nel 1995 dall’editore Il Fiorino, di grande formato, a copertina rigida in tela grigia, con titoli e fregi dorati al dorso; rilegata a filo; stampata su carta semi-lucida di buona qualità, con ampie marginature alle pagine; dotata di sovracoperta lucida fotografica a colori; ricchissima di fotografie a colori anche a tutta pagina; protetta da una custodia editoriale in cartoncino spesso. |
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Stato di conservazione |
Come Nuovo [a livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e resistente; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con leggere opacità da sfregamento ai piatti e minime sgualciture ai margini; coste abbastanza luminose; ingiallimento delle pagine quasi inesistente; custodia in cartone completa e funzionale, ma con diverse consunzioni alla colorazione esterna e segni di vissuto ai bordi e agli spigoli] |
Informazioni aggiuntive
Peso | 2,47 kg |
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Dimensioni | 24,8 × 33,2 × 2,8 cm |
Luogo di pubblicazione | Firenze |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
Formato | |
Illustrazioni | |
Genere | |
Soggetto | |
Colore principale | |
Lingua |
Condition | n/a |
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Notes | A livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e resistente; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con leggere opacità da sfregamento ai piatti e minime sgualciture ai margini; coste abbastanza luminose; ingiallimento delle pagine quasi inesistente; custodia in cartone completa e funzionale, ma con diverse consunzioni alla colorazione esterna e segni di vissuto ai bordi e agli spigoli. |
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