V. Del Gaizo, I. Insolera, R. Moscati e F. Quinterio, I palazzi del Senato: Palazzo Madama, Ed. EdItalia, 1984
€40,00 [€38,46 + I.V.A.]
Sorto come abitazione privata di un dignitario della corte pontificia di Sisto IV, Palazzo Madama diviene presto appannaggio d’una delle più cospicue famiglie d’Europa…
- Descrizione
- Informazioni aggiuntive
- Recensioni (0)
Descrizione
Edizione | EdItalia, Roma, 1984 | Presentazione | Francesco Cossiga [1928-2010] |
Testi | Vittorio Del Gaizo, Italo Insolera, Ruggero Moscati e Francesco Quinterio | Introduzione | Franco Borsi |
Collana | I Palazzi del Senato | Illustrazioni | Fotografie e disegni in B/N e a colori |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | 301 |
Dimensioni | 27 x 32,5 x 3,2 cm. | Peso | 2,69 kg. |
Descrizione |
Q uesta nuova edizione — accresciuta da una puntuale ricerca documentaria — nasce dall’esigenza di precisare il delicato nodo che è il rapporto fra storia e restauro, tra esigenze di conservazione e di vita, Tanto più che il Senato, come il parallelo libro sui Palazzi Cenci e Giustiniani documenta, è protagonista di una complessa opera di rinnovamento, di valorizzazione e di adeguamento tecnologico che dalla sede storica di questo palazzo si proietta in un «intorno» urbanistico in cui ha, per le esigenze del buon funzionamento dell’istituzione, un ruolo di protagonista. Immerso nel tempo, e quindi anche nel tempo presente, ma con l’intento di rispettare e valorizzare le testimonianze del passato, anche recente, per il suo sapore di vecchia Italia, il palazzo continua la sua vita, densa di problemi in itinere, di interrogativi complessi di cui questa edizione, che si ricollega a quella di quindici anni fa, dà un ampio ragguaglio. Sorto come abitazione privata di un dignitario della corte pontificia di Sisto IV, diviene presto appannaggio d’una delle più cospicue famiglie d’Europa: da allora lo abitano una futura regina di Francia, la figlia del primo monarca d’Europa, tre papi, molti cardinali, granduchi e granduchesse che vi raccolgono insigni opere d’arte. Quando la sua vita di dimora privata stava per spirare, verso la metà del secolo XVIII, eccolo diventare Palazzo del Governo, Tribunale, Ufficio del Fisco, Questura e perfino carcere; poi, nel secolo successivo, Ministero delle Finanze e del Debito Pubblico, nonché sede delle Poste Pontificie; infine, ancora una volta, quando con l’annessione di Roma si era conclusa anche la sua vita di edificio pubblico dello Stato della Chiesa, inizia quella di edificio pubblico del nuovo Stato italiano con la destinazione altissima e qualificante di sede del Senato. Ecco perché la struttura architettonica degli edifici e la decorazione degli interni hanno sempre qualcosa da dire: è un po’ come se corrispondessero ai sedimenti di una roccia nella cui stratificazione è possibile seguire il trascorrere del tempo e cogliere, nella sua pienezza, la continuità della vita.
Indice:
|
||
Note bibliografiche |
Seconda Edizione del 1984 di EdItalia, di grande formato; a copertina rigida in pelle nera con titolazioni in bianco al piatto e al dorso; rilegata a filo; arricchita da numerose fotografie e disegni in B/N e a colori; dotata di sovracoperta lucida fotografica a colori; stampata su carta semi-lucida di buona qualità e grammatura con ampie marginature ai paragrafi. |
||
Stato di conservazione |
Come Nuovo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta completa e di bell’aspetto, con minimi segni di vissuto ed alcune opacità da sfregamento ai piatti; coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine abbastanza ridotto e nella norma per l’età ed il materiale] |
Informazioni aggiuntive
Peso | 2,69 kg |
---|---|
Dimensioni | 27 × 32,5 × 3,2 cm |
Edizione | |
Luogo di pubblicazione | Roma |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
Serie | I palazzi del Senato |
Illustrazioni | |
Formato | |
Genere | |
Soggetto | |
Colore principale | |
Lingua |
Condition | n/a |
---|---|
Notes | Il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta completa e di bell'aspetto, con minimi segni di vissuto ed alcune opacità da sfregamento ai piatti; coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine abbastanza ridotto e nella norma per l'età ed il materiale. |
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.