Eugenio Turri (a cura di), Adriatico Mare d’Europa – La Cultura e la Storia, Ed. Amilcare Pizzi, 2000
€36,00 [€34,62 + I.V.A.]
Opera imponente sul ruolo del Mare Adriatico nella storia, di ottimo livello qualitativo tipografico-editoriale, frutto della collaborazione di esperti i cui lavori concernono la contestualizzazione storica della geografia, della cultura e dell’economia.
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Descrizione
Curatori | Eugenio Turri | Direzione | Dario Cimorelli |
Edizione | Amilcare Pizzi per Rolo Banca 1473, Milano, 2000 | Illustrazioni | Fotografie a colori |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | 399 |
Dimensioni | 25,3 x 30,5 x 3,5 cm. | Peso | 2,67 kg. |
Descrizione |
D el Mare Adriatico si è parlato fino ad oggi soprattutto legandolo ai diversi spazi regionali che vi si affacciano (la riviera romagnola, l’orlatura veneta lagunare, l’Istria. la Dalmazia, la Puglia, il litorale marchigiano-abruzzese, ecc.), poco e raramente esso è stato visto e studiato come spazio unitario, come grande unità geografica inquadrata in un’unica dimensione storico-culturale. Ciò si deve fondamentalmente alle fratture e alle divisioni indotte dall’avvento degli Stati nazionali nei secoli più recenti, laddove un tempo l’Adriatico era vissuto nella sua unità, specialmente tra il XV e il XVI secolo, quando era un mare intessuto di fitte e positive relazioni tra le città marinare che, su entrambe le sponde, costituivano i nodi di un unico sistema marittimo, economico e cullurale, ancorché dominato da Venezia. Non a caso Fernand Braudel dedicò all’Adriatico, nel suo famoso studio sul Mediterraneo nel Cinquecento, un capitolo che ha la compattezza e l’essenzialità cui inducono solo le tematiche vivaci, forti, magari inenarrabili per la loro ricchezza, ma in sé concluse. Ora, è a questa visione dell’Adriatico come spazio unitario e come palcoscenico di storie di particolare e forte valenza che si ispira il presente volume, il secondo della serie dedicata all’Adriatico mare d’Europa. Se il primo volume, trattando della geografia e della storia del nostro mare, delineava – essenzialmente attraverso il paesaggio – le forme naturali e i modi in cui l’uomo le aveva utilizzate per costruirvi, nei secoli, i propri territori vitali, questo secondo ripercorre gli avvenimenti, le grandi fasi storiche e culturali che nei secoli si sono succedute, testimoniate da una serie straordinaria di città, di monumenti, di opere d’arte che fungono, per noi oggi, da riferimenti della memoria oltre che da spunti fondamentali per capire, con la giusta pietas storica, il passato e quelle sue creazioni che ci sono rimaste in splendida eredità. Ciò a partire dalla preistoria per poi passare all’età romana, alla bizantina, all’epoca delle signorie e dei domini urbani (tra i quali giganteggia quello, splendidamente creativo e in sé unico per i forti bagliori che ha prodotto, di Venezia), fino al sovrapporsi delle organizzazioni imperiali e quindi alla nascita – possiamo dire non ancora conclusa – degli Stati nazionali. L’Adriatico, per dirla in breve, ha conosciuuto tutte le fasi che l’Europa ha attraversato nel proprio cammino storico, e anche per questo va considerato anzitutto un mare europeo. Tale sarà ancor più quando, pacificata la sponda balcanica, esso potrà tornare ad assumere quella caratteristica di spazio unitario, vitale per un Europa sempre più spostata a est nei suoi baricentri, quel suo essere “fuso della storia” come lo fu, nella visione braudeliana, cinque secoli or sono. Anche questo secondo volume, come già il prino, si avvale di un ricco apparato iconografico, il quale esplicita il tessuto connettivo di una visione che si rifa alle cose e al volto delle cose che sanno narrare la storia degli uomini e la loro cultura. Esso consente peraltro diversi piani di lettura: può essere guardato, può essere letto attraverso le didascalie, che procurano una prima introduzione agli argomenli, e infine può essere assimilato attraverso la lettura dei testi, che producono un maggiore approfondimento dei temi trattati. [Eugenio Turri]
Indice:
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Note bibliografiche |
Edizione a copertina rigida in tela blu scuro titolata in bianco al dorso e al piatto, pubblicata da Amilcare Pizzi come strenna bancaria di Rolo Banca 1473 nel 2000, dotata di sovracoperta lucida fotografica, arricchita da un enorme repertorio fotografico a colori, stampata su carta lucida di buona qualità, rilegata a filo. |
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Stato di conservazione |
Come Nuovo [il volume è stato consultato pochissimo e pertanto non mostra segni di usura, logorii, alonature o danni; legatura compatta e robusta; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con minimi segni di vissuto ai bordi e leggerissime opacità da sfregamento ai piatti; coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine ridottissimo e limitato ai margini]. |
Informazioni aggiuntive
Peso | 2,67 kg |
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Dimensioni | 25,3 × 30,5 × 3,5 cm |
Edizione | |
Luogo di pubblicazione | Milano |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
Illustrazioni | |
Formato | |
Genere | |
Soggetto | Arte antica, Arte Moderna, Geografia, Storia antica, Storia moderna |
Colore principale | |
Lingua |
Condition | n/a |
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Notes | Il volume è stato consultato pochissimo e pertanto non mostra segni di usura, logorii, alonature o danni; legatura compatta e robusta; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con minimi segni di vissuto ai bordi e leggerissime opacità da sfregamento ai piatti; coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine ridottissimo e limitato ai margini. |
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