Francesco Petrarca, Canzoniere, Trionfi, Rime varie e una scelta di versi latini, Ed. Einaudi, 1958
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Petrarca spese l’intera sua vita nella riproposta culturale della poetica e filosofia antica e patristica attraverso l’imitazione dei classici…
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Descrizione
Edizione e Anno | Einaudi, Torino, 1958 | Curatela | Carlo Muscetta e Daniele Ponchiroli |
Collana | i Millenni, #27/ Parnaso italiano, #3 | Illustrazioni | Tavole illustrate a colori f.t. |
N. Volumi | 1 | Pagine | LV + 1063 |
Dimensioni | 15 x 22.5 x 5,9 cm. | Peso (senza imballo) | 1,24 kg. |
Descrizione |
F rancesco Petrarca (Arezzo, 1304 – Arquà, 1374) è stato uno scrittore, poeta, filosofo e filologo italiano, considerato il precursore dell’umanesimo e uno dei fondamenti della letteratura italiana, soprattutto grazie alla sua opera più celebre, il Canzoniere, patrocinato quale modello di eccellenza stilistica da Pietro Bembo nei primi del Cinquecento. Uomo moderno, slegato ormai dalla concezione della patria come mater e divenuto cittadino del mondo, Petrarca rilanciò, in ambito filosofico, l’agostinismo in contrapposizione alla scolastica e operò una rivalutazione storico-filologica dei classici latini. Fautore dunque di una ripresa degli studia humanitatis in senso antropocentrico (e non più in chiave assolutamente teocentrica), Petrarca (che ottenne la laurea poetica a Roma nel 1341) spese l’intera sua vita nella riproposta culturale della poetica e filosofia antica e patristica attraverso l’imitazione dei classici, offrendo un’immagine di sé quale campione di virtù e della lotta contro i vizi. La storia medesima del Canzoniere, infatti, è più un percorso di riscatto dall’amore travolgente per Laura che una storia d’amore, e in quest’ottica si deve valutare anche l’opera latina del Secretum. Le tematiche e la proposta culturale petrarchesca, oltre ad aver fondato il movimento culturale umanistico, diedero avvio al fenomeno del petrarchismo, teso ad imitare stilemi, lessico e generi poetici propri della produzione lirica volgare dell’aretino. Il Canzoniere, il cui titolo originale è Francisci Petrarchae laureati poetae Rerum vulgarium fragmenta, è la storia poetica della vita interiore del Petrarca vicina, per introspezione e tematiche, al Secretum. La raccolta comprende 366 componimenti (365 più uno introduttivo: “Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono”): 317 sonetti, 29 canzoni, 9 sestine, 7 ballate e 4 madrigali, divisi tra rime in vita e rime in morte di Madonna Laura, celebrata quale donna superiore, senza però raggiungere il livello della donna angelo della Beatrice dantesca. Difatti, Laura invecchia, subisce il corso del tempo, e non è portatrice di alcun attributo divino nel senso teologico stilnovista-dantesco. Anzi, la storia del Canzoniere, più che la celebrazione di un amore, è il percorso di una progressiva conversione dell’anima: si passa, infatti, dal giovanil errore (l’amore terreno per Laura) ricordato nel sonetto introduttivo Voi ch’ascoltate in rime sparse, alla canzone Vergine bella, che di sol vestita in cui Petrarca affida la sua anima alla protezione di Maria perché trovi finalmente pietà e riposo. I “Trionfi” (la titolazione originale è in latino, Triumphi) sono un poemetto allegorico in volgare toscano, in terzine dantesche, incominciato da Petrarca nel 1351, durante il periodo milanese, e mai portato a termine. Il poema è ambientato in una dimensione onirica e irreale (strettissimo, per scelta metrica e tematica, è il legame con la Comedia): Petrarca viene visitato da Amore, che gli mostra tutti gli uomini illustri che hanno ceduto alle passioni del cuore (Triumphus Cupidinis). Annoverato tra questi ultimi, Petrarca verrà poi liberato da Laura, simboleggiante la Pudicizia (Triumphus Pudicitie), che cadrà poi per mano della Morte (Triumphus Mortis). Petrarca scoprirà dalla stessa Laura, apparsagli in sogno, che ella si trova nella beatitudine celeste, e che egli stesso potrà contemplarla nella gloria divina soltanto dopo che la morte lo avrà liberato dal corpo caduco in cui si ritrova. La Fama poi sconfigge la morte (Triumphus Fame) e celebra il proprio trionfo, accompagnata da Laura e da tutti i più celebri personaggi della storia antica e recente. Il moto rapido del sole suggerisce al poeta alcune riflessioni sulla vanità della fama terrena, cui fa seguito una vera e propria visione, nella quale al poeta appare il Tempo trionfante (Triumphus Temporis). Infine il poeta, sbigottito per la precedente visione, è confortato dal suo stesso cuore, che gli dice di confidare in Dio: gli appare allora l’ultima visione, un «mondo novo, in etate immobile ed eterna», un mondo al di fuori del tempo dove trionferanno i beati e dove un giorno Laura gli riapparirà, questa volta per sempre (Triumphus Eternitatis).
Indice:
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Note bibliografiche |
Prima Edizione del 1958, nella prestigiosa Collana “i Millenni” / Parnaso italiano; a copertina rigida in tela beige alle fiancate e azzurra ai dorsi, con titoli e fregi dorati al piatto e al dorso; dotata di cofanetto protettivo in tela rigida con illustrazioni a colori alle fiancate; rilegata a filo; stampata su carta opaca di buona qualità e con buone marginature al testo; arricchita da numerose tavole illustrate a colori f.t. |
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Stato di conservazione |
Più che Ottimo [nonostante l’età dell’articolo, non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legature snodate e robuste; copertine rigide in ottimo stato, con spigoli netti, minimi segni di vissuto ai bordi e al dorso, e velature di polvere ai piatti; coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine assai ridotto e nella norma per l’età ed il materiale; cofanetto integro e senza cedimenti strutturali, con minimi logorii ai margini e leggeri ingiallimenti agli interni di fiancata]. |
Informazioni aggiuntive
Peso | 1,24 kg |
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Dimensioni | 15 × 22,5 × 5,9 cm |
Autore/i | Francesco Petrarca [1304-1374] |
Edizione | |
Luogo di pubblicazione | Torino |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
Illustrazioni | |
Formato | |
Genere | |
Soggetto | |
Colore principale | |
Lingua |
Condition | Very Good |
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Notes | Nonostante l'età dell'articolo, non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legature snodate e robuste; copertine rigide in ottimo stato, con spigoli netti, minimi segni di vissuto ai bordi e al dorso, e velature di polvere ai piatti; coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine assai ridotto e nella norma per l'età ed il materiale; cofanetto integro e senza cedimenti strutturali, con minimi logorii ai margini e leggeri ingiallimenti agli interni di fiancata. |
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