Franco Borsi, Leon Battista Alberti, Ed. Electa, 1975

Franco Borsi, Leon Battista Alberti, Ed. Electa, 1975

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Monumentale ed autorevole monografia/biografia del grandissimo Leon Battista Alberti, che unì nelle sue opere arte ed architettura…

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Descrizione

Edizione Electa, Milano, 1975 Illustrazioni Fotografie e disegni in B/N
N. Volumi 1 N. Pagine 397
Dimensioni 26,3 x 29,5 x 6 cm. Peso 3,56 kg.
Descrizione

L’

aura nobilissima, lo schermo dialettico, le dotte citazioni, l’intento pedagogico caratteristiche comuni a tutta l’opera albertiana e non solo a quella, – perché i riferimenti alla cultura contemporanea sono stretti e molteplici, – non possono eliminare un dubbio di fondo. E cioè, che al di là di tutto questo che ha dato origine alla monumentalità dell’Alberti e al suo cliché di uomo universale, fossero in fondo presenti una sostanziale dilacerazione.una sottile angoscia, una vena di pessimismo nella ormai constatata frattura tra cultura e realtà; una frattura ora coscientemente approfondita sul piano di una dolce evasione che prefigura i vantaggi, la commoditas, delle lettere, rispetto ai condizionamenti della realtà; ora invece tentata di superare o suturare attraverso tentativi di impegno concreto, di pratiche risoluzioni.

L’esercizio del tutto singolare rispetto al modello professionale del suo tempo, e in fondo di tutti i tempi, dell’architettura, appartiene in fondo a questa seconda ipotesi, a questo secondo momento: a quello cioè dell’impegno civile, del dialogo con il committente, della dialettica tra antico e moderno, tra simbolo e realtà.

Ma l’architettura non si spiegherebbe, sia pure ponendola come momento meta-progettuale, se non la si ponesse in rapporto con il quadro più totale della dialettica interna dell’animus albertiano che tanto predicava della tranquillità del medesimo, quanto meno forse questa aveva raggiunto, diviso «dall’ansietà degli studi», dalla complessità dei suoi obbiettivi, dalla compresenza di tanti interessi; minacciato dalla sua stessa facilità, quella del giudizio del Landino: «Tornami alla mente lo stile di Battista Alberto el quale come nuovo camaleonta sempre quello colore piglia el quale è nella cosa della quale scrive».

Il pluralismo degli interessi e le stesse ambiguità tra serenità e angoscia, tra pagano e cristiano, tra teorica e operatività, tra ‘virtù’ e ‘fortuna’, suggeriscono un profilo dell’Alberti dove l’immagine della «Vita anonima», che è poi, con ogni probabilità, la vita da lui stesso scritta, come «di ingegno facilissimo può dirsi tutt’arti fosser sue» servisse a coprire i temi di una risorta angoscia, tanto da ricercare una forma di annichilimento fisico e psichico nell’esercizio intellettuale.

«E tanto godeva nelle lettere, – è ancora l’Anonimo che parla – da parergli quelle talvolta bocciuoli di odorattissimi fiori, da non potersi né per fame, né per sonno staccare dai libri; e talora dal troppo su starvi, parevagli sotto gli occhi ammucchiarglisi le lettere come scorpioni, da non poter nulla non che i libri vedere».

Vediamo ora alcuni di questi temi, senza la pretesa di esaurire la poliedricità e il pluralismo albertiani, ma almeno di ricercare i riferimenti all’architettura, ovverossia gli elementi di un quadro psicologico che determina la sua volontà artistica e in particolare la vocazione architettonica, e come questa, nei condizionamenti della sua personalità, si attui sotto un profilo altrettanto cogente e aggressivo, sul piano intellettuale, quanto sfumato e prudente sul piano pratico.

[dal Capitolo I]

 

Indice:

  • Capitolo I, I temi della vita
  • Capitolo II, L’esordio ferrarese
  • Capitolo III, La Roma di Nicolò V
  • Capitolo IV, A Firenze per i Rucellai
  • Capitolo V, Il Tempio Malatestiano
  • Capitolo VI, L’Alberti e Urbino
  • Capitolo VII, Le opere mantovane
  • Capitolo VIII, Ancora due opere fiorentine
  • Capitolo IX, Note sul Trattato della Pittura e sul De Statua
  • Capitolo X, Gli scritti tecnici
  • Capitolo XI, «De Re Aedificatoria»
  • Antologia delle fonti albertiane dall’Umanesimo all’età neoclassica (a cura di Gabriele Morolli)
  • Orientamento bibliografico
  • Indice analitico
  • Indice delle illustrazioni
  • Referenze fotografiche
Note bibliografiche

Prima Edizione del 1975, a copertina rigida in tela marrone scuro con titolazioni dorate al piatto e al dorso; rilegata a filo; stampata su carta semi-lucida di buona grammatura e qualità, con layout del testo su 2 colonne; corredata da fotografie e disegni in B/N; dotata di sovracoperta lucida illustrata e cofanetto in cartone rigido editoriale fotografico.

Di non semplicissima reperibilità.

Stato di conservazione

Come Nuovo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con minimi segni di vissuto ai bordi, tenui opacità da sfregamento ai piatti e fioriture ai lati interni; coste abbastanza luminose con poche fioriture; ingiallimento delle pagine molto contenuto, ma con fioriture agli interni di copertina e ai primissimi/ultimissimi fogli; cofanetto in ottimo stato, senza rotture o cedimenti, con una leggera ammaccatura ad uno degli spigoli]

 

Informazioni aggiuntive

Peso 3,56 kg
Dimensioni 26,3 × 29,5 × 6 cm
Edizione

Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Formato

Illustrazioni

Genere

Colore principale

Lingua

Condition n/a
Notes Il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con minimi segni di vissuto ai bordi, tenui opacità da sfregamento ai piatti e fioriture ai lati interni; coste abbastanza luminose con poche fioriture; ingiallimento delle pagine molto contenuto, ma con fioriture agli interni di copertina e ai primissimi/ultimissimi fogli; cofanetto in ottimo stato, senza rotture o cedimenti, con una leggera ammaccatura ad uno degli spigoli.

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