Gabriele Rossi-Osmida, Le caverne e l’uomo. Dal culto della dea madre alla speleologia, Ed. Longanesi, 1974

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Rossi-Osmida traccia nella prima parte una storia della speleologia nelle sue implicazioni storiche, mitiche e religiose; nella seconda si analizzano le modalità di esplorazione delle caverne.

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Descrizione

Edizione e Anno Longanesi, Milano, 1974 Consulenze Lisa Morpurgo (mitografia), Italo Bucciarelli (biospeleologia) e Tito Stival (note giuridiche)
Collana La vostra via, #101 Illustrazioni 150 fotografie e disegni in B/N e a colori
N. Volumi 1 N. Pagine 286
Dimensioni 15,5 x 23 x 2,4 cm. Peso (senza imballo) 0,76 kg.
Descrizione

Sottotitolo: «Dalla preistoria e dai miti del sottosuolo alle scoperta della moderna speleologia. Un viaggio affascinante al centro della Terra».

Gabriele Rossi-Osmida traccia nella prima parte del libro una storia della speleologia che incomincia dal Paleolitico, dalla caverna intesa come casa e rifugio, nelle sue implicazioni storiche, mitiche e religiose. Nella seconda parte, invece, si analizzano le modalità di esplorazione delle grotte, passando in rassegna tutti gli strumenti scientifici e tecnici necessari ad una spedizione speleologica.

Il libro, pertanto, si configura come un vero e proprio trattato di speleologia, che con persuasione accosta il lettore a una disciplina che è insieme studio, sport e avventura.

 

Indice:

  • Introduzione
  • Parte prima. Storia della speleologia
    • La caverna nelle antiche civiltà
      • Il rifugio e il tempio
      • Il culto della Dea Madre
      • Dallo Sheol ai rotoli del mar Morto
      • Il santuario e l’Apsu: i sumeri
      • Prima cartografia satterranea: gli egizi
      • Miti e tabù del “logos”: i greci
      • Da Enea a Mithra: i romani
    • Cavernicoli medioevali: gli eremiti
      • Gli eremiti della Tebaide
      • Maometto e i misteri dell’Imam
      • I monaci di Monte Athos
      • L’ipogeo di Murfatlar
      • Kiev e Novgorod
      • Dalle crociate ai nostri giorni
    • Superstizione e magia
      • Il regno del Male
      • “Demones familiares” e tesori
      • Stregoni e necromanti
    • L’evoluzione del pensiero speleologico
  • Parte seconda. Principi di tecnica speleologica
    • Alla ricerca delle caverne
    • Cenni di topografia e cartografia
      • Brevi cenni di cartografia
    • L’eplorazione
      • I pozzi
      • La discesa
      • Gli sviluppi suborizzontali
      • L’ambiente e la tecnica
      • Difficoltà nei cunicoli
      • Gli ostacoli
      • Il campo base
      • La risalita
    • L’esplorazione subacquea
    • Gli strumenti dello speleologo
      • Dotazione personale
      • Dotazione di squadra
  • Parte terza. La documentazione tecnica e scientifica
    • Il rilievo topografico
    • Fotografare in caverna
    • La ricerca scientifica
      • Idrologia
      • Osservazioni di meteorologia ipogea
      • Biospeleologia
      • Paleontologia e paletnologia
    • Appendice
      • Elementi di speleomorfologia
        • Principi di forma
        • Le concrezioni
        • Carsismo esterno e paesaggio carsico
      • Igiene e pronto soccorso
        • Gli incidenti
        • La dieta
        • Grande traumatologia
      • Alcuni riferimenti giuridici
  • Note bibliografiche indicative
  • Gruppi grotte italiani

 

Archeologo, giornalista e scrittore, esperto in Storia delle Esplorazioni e delle Scoperte Geografiche della Società Geografica Italiana, Gabriele Rossi-Osmida nel 1996 ha curato la ristrutturazione del Museo Nazionale di Ashgabat su mandato del Ministero alla Cultura del Turkmenistan e di ENI-AGIP. Ha condotto ricerche nell’ex Yugoslavia, Romania, Egitto, Sudan, Madagascar, Niger, Iran e Asia Centrale.

Già direttore del progetto “Berel-Altai” (Kazakhstan) patrocinato dal Ministero Affari Esteri, è responsabile per la parte italiana delle ricerche archeologiche nel progetto congiunto “Gobi Altayn Geo-Archaeology” (Mongolia) promosso dal CNR-IRPI.

È Honor Professor alla State Academy di Ashgabat (Turkmenistan) dove tiene corsi di propedeutica archeologica e collabora strettamente con la Haward University e il Peabody Museum (USA). Da quasi vent’anni conduce le missioni archeologiche italo-turkmene in Margiana sostenute dal Ministero della Cultura del Turkmenistan e dal Ministero Affari Esteri Italiano. Dal 2001 dirige le ricerche nell’oasi di Adji Kui dove ha scoperto una nuova civiltà del III-II mill.a.C. nota col nome di Civiltà delle Oasi.

Dirige le operazioni di recupero e di restauro del sito cristiano nestoriano di Haroba Kosht (Oasi di Merv, Turkmenistan) con il contributo del Consiglio Regionale del Veneto. È autore di diverse pubblicazioni a carattere storico e archeologico.

Note bibliografiche

Prima Edizione italiana del 1974, a copertina rigida telata viola scuro, con titoli dorati su inserto nero al dorso; rilegata a filo; dotata di sovracoperta lucida fotografica a colori; stampata su carta semi-lucida di buona qualità e grammatura; arricchita da numerose fotografie, disegni e schemi in B/N e a colori.

Stato di conservazione

Ottimo [a livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura morbida e molto resistente; copertine rigide integre con pochissimi e trascurabili segni di vissuto; sovracoperta completa e senza danni seri, con minime abrasioni ai bordi e leggere velature di polvere; ingiallimento delle pagine molto ridotto; coste un po’ impolverate].

Informazioni aggiuntive

Peso 0,76 kg
Dimensioni 15,5 × 23 × 2,4 cm
Edizione

Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Illustrazioni

Formato

Genere

Soggetto

Lingua

Condition Very Good
Notes A livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura morbida e molto resistente; copertine rigide integre con pochissimi e trascurabili segni di vissuto; sovracoperta completa e senza danni seri, con minime abrasioni ai bordi e leggere velature di polvere; ingiallimento delle pagine molto ridotto; coste un po' impolverate.

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