Gianfranco Goberti, Tarocco di donna, Ed. INA/Assitalia, 1988

Gianfranco Goberti, Tarocco di donna, Ed. INA/Assitalia, 1988

230,00 [221,15 + I.V.A.]

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Esclusivissimo mazzo di carte da tarocco realizzato in esclusiva, e a tiratura limitata, in occasione della mostra “Le carte di Corte. Gioco e Magia alla Corte degli Estensi“.

Descrizione

Edizione e Anno INA/AssItalia, Ferrara, 1988 Illustrazioni Disegni a colori
N. Volumi 1 N. Carte 22 Arcani maggiori + 2 schede
Dimensioni 16 x 23 x 2,7 cm. Peso (senza imballo) 0,26 kg.
Descrizione

Esclusivissimo mazzo di carte per tarocchi realizzato in esclusiva, e a tiratura limitata, in occasione della mostra Le carte di Corte. Gioco e Magia alla Corte degli Estensi, organizzata dall’Amministrazione Provinciale di Ferrara in collaborazione con l’Associazione Culturale “Le Tarot” di Faenza, con il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, del Ministero per gli Affari Esteri e della Regione Emilia-Romagna. I disegni degli Arcani furono realizzati dal pittore e illustratore Gianfranco Goberti, e pare che il supervisore alla realizzazione della Mostra e, soprattutto, del mazzo di tarocchi sia stato il celebre critico d’arte Vittorio Sgarbi. Il confezionamento e la realizzazione furono realizzati da una celebre legatoria artigianale ferrarese, ora non più esistente.

Dati sulla Mostra: progetto e selezione documentaria di Andrea Vitali. comitato Scientifico: Giuliana Algeri, soprintendenza per i Beni Artistici e Storici, Genova; Giordano Berti, saggista, presidente Istituto Graf; Marco Bertozzi, filosofia della storia, Università di Ferrara; Franco Cardini, storia medievale, Università di Firenze; Claudia Cieri-Via, iconologia, Università La Sapienza, Roma; Michael Dummett, logica formale, Università di Oxford; Cecilia Gatto Trocchi, antropologia, Università di Perugina; Pietro Marsilli, letteratura italiana, Università di Innsbruck; Andrea Vitali, iconologo, presidente Associazione Le Tarot.

Gianfranco Goberti (Ferrara, 19 novembre 1939) è un pittore italiano. Ha compiuto gli studi all’Istituto d’arte Dosso Dossi di Ferrara e all’Accademia d’Arte di Bologna. Ha insegnato e diretto l’Istituto d’Arte Dosso Dossi di Ferrara. Esordisce nel panorama artistico italiano negli anni sessanta con riferimenti a Picasso e a Bacon. La sua ricerca si collocava a metà tra nuova figurazione e espressionismo astratto. Poi inserisce i suoi personaggi in ambienti domestici, dove compaiono due elementi che ciclicamente ritornano nella sua produzione: lo specchio e la poltrona. In seguito la figura lascia spazio agli oggetti e le poltrone a righe iniziano ad inscenare con gli specchi un gioco di riflessi. È il primo periodo optical figurativo, iniziato alla fine degli anni sessanta. Nel 1980, su segnalazione di Gillo Dorfles, viene selezionato dal Catalogo Nazionale d’Arte Bolaffi assieme a Giulio Paolini, Valerio Adami, Lucio Bulgarelli, Sergio Cassano e Mimmo Paladino. Sue opere sono state pubblicate in varie edizioni del Catalogo Nazionale d’Arte Moderna Bolaffi.

Note bibliografiche

Prodotto a tiratura limitatissima e calcolata per l’utenza della Mostra, realizzato a Ferrara e creato artigianalmente. Questa edizione è stata creata in un secondo momento, dopo la realizzazione di una confezione ancora più rara concepita ad album apribile e di tiratura ancor più limitata (assolutamente non in commercio e distribuita solo durante la Mostra).

Rarissimo da trovare, le ultime vendite registrate on-line si sono realizzate, in tempi recenti, ad €350.

Stato di conservazione

Nuovo [il prodotto proviene dalla collezione personale (intoccata) di uno degli artigiani della legatoria che li produsse, attività artigianale oggi non più esistente]

Informazioni aggiuntive

Peso 0,26 kg
Dimensioni 16 × 23 × 2,7 cm
Edizione

Luogo di pubblicazione

Ferrara

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Formato

Illustrazioni

Genere

Soggetto

Lingua

Condition New
Notes Il prodotto proviene dalla collezione personale (intoccata) di uno degli artigiani della legatoria che li produsse, attività oggi non più esistente.

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