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Giovanni Battista Aleotti, Della scienza et dell’arte del ben regolare le acque, Ed. Panini, 2000

Giovanni Battista Aleotti, Della scienza et dell’arte del ben regolare le acque, Ed. Panini, 2000

Il prezzo originale era: €155,00.Il prezzo attuale è: €116,00. [111,54 + I.V.A.]

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Il prezzo originale era: €155,00.Il prezzo attuale è: €116,00. [111,54 + I.V.A.]

L’edizione critica del manoscritto autografo di Giovanni Battista Aleotti, architetto degli Estensi, basata sui manoscritti della Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara e la Biblioteca Estense di Modena.

Descrizione

Edizione Franco Cosimo Panini, Modena, 2000 Illustrazioni Disegni e cartine in B/N
Curatore Massimo Rossi Collana Istituto Studi Rinascimentali di Ferrara / Testi
N. Volumi 1 N. Pagine 909
Dimensioni 22 x 30,5 x 4,5 cm. Peso 3,08 kg.
Descrizione

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itolo completo: «Della scienza et dell’arte del ben regolare le acque, di Gio. Battista Aleotti detto l’Argenta, architetto del Papa, et del publico ne la città di Ferrara».

L’edizione critica del manoscritto autografo di Giovanni Battista Aleotti, architetto alla corte degli Estensi; la trascrizione è basata sui manoscritti originali conservati presso la Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara e la Biblioteca Estense di Modena.

L’edizione del Della scienza et dell’arte del ben regolare le acque di Giovan Battista Aleotti si inserisce all’interno della collana “Testi” dell’Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara. È questa infatti l’ottica secondo la quale traguardare un’operazione complessa e articolata, come quella di trascrivere un trattato di architettura idraulica, con la precisa intenzione di restituire al lettore moderno una versione la più possibile vicina al testo originale.

Uno strumento dunque, dal quale ri-cominciare lo studio delle tematiche svolte dal maestro argentano, all’interno dei cinque libri componenti l’opera.

Un opera della quale Giovan Battista Aleotti rivendica, per l’argomento trattato, una sorta di primogenitura: egli infatti descrive il suo lavoro come «la semenza con la quale si possa dar principio e dilatar un’arte della quale per ancora (ch’io mi sappia) non se ne trova scritto nessun trattato particolare».

Concepita ed elaborata «nel corso di molte decine d’anni», dalla struttura composita («consta d’aritmetica, di geometria, di filosofia, di geografia, di mecanica e di molti termini legali»), l’Hidrologia (questo il titolo del’opera nella sua primigenia versione) si propone espressamente con finalità didattiche, tese alla formazione di una precisa figura professionale: «chiunque vorrà far professione d’architetto hidraulico», e si inserisce pienamente nel fecondo contesto che ha visto protagonista l’architetto argentano tra la fine del XVI e il primo decennio del XVII secolo.

La produzione letteraria scientifica aleottiana annovera diversi titoli molto noti, conservati in archivi e biblioteche nazionali e internazionali, come la traduzione dei Moti spiritali di Erone Alessandrino del 1589 e la Difesa del 1601; tuttavia, a cominciare dai primi laconici divulgatori della vita e delle opere dell’Argenta, per arrivare al contributo fondamentale (1847) di Luigi Napoleone Cittadella, suo primo biografo, l’Hidrologia ha sempre rappresentato il testo principe di Giovan Battista Aleotti, «ineditum vero reliquit volumen», come recita Ferrante Borsetti nell’Historia almi Ferrariae gymnasii, pubblicato a Ferrara nel 1735, e come dimostrano le «diligenze grandi» svolte da Alberto Penna, a soli 9 anni dalla morte dell’architetto, per cercare, inutilmente, di rintracciare il manoscritto originale del prezioso trattato…

 

Nota sull’Autore:
Giovanni Battista Aleotti nasce ad Argenta nel 1546 figlio di Vincenzo Aleotti, e già nel 1560 si trasferisce a Ferrara dove approfondisce gli studi di architettura e matematica. I suoi primi lavori documentati riguardano rilevamenti topografici di terreni del Polesine effettuati nel 1566, mentre le prime esperienze come architetto avvengono nel 1575, al servizio del duca Alfonso II d’Este come apprendista architetto e perito agrimensore sotto la direzione del marchese Cornelio Bentivoglio, Commissario generale del Duca, per poi diventare ingegnere ducale, nel ruolo che era stato del suo maestro Galasso Alghisi.

Note bibliografiche

Prestigiosa Prima Edizione del 2000, a copertina rigida telata gialla in tela beige titolata in nero al dorso; dotata di sovracoperta fotografica semi-lucida a colori; stampata su carta semi-lucida di buona grammatura e qualità; ricca di disegni, schemi, bozze di progetti e cartine in B/N.

Stato di conservazione

Come Nuovo [il volume è strutturalmente senza problemi, non presenta danni, segni, strappi, mancanze o usure rilevanti che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine in tela pressoché intatte, con pochissimi segni di vissuto ai bordi, trascurabili; sovracoperta integra e senza rotture, con minimi segni di contatto ai bordi e tenui opacità da sfregamento ai piatti; ingiallimento della carta ridottissimo; coste abbastanza luminose]

Informazioni aggiuntive

Peso 3,08 kg
Dimensioni 22 × 30,5 × 4,5 cm
Autore/i

Giovanni Battista Aleotti [1546-1636]

Edizione

Luogo di pubblicazione

Modena

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Formato

Illustrazioni

Genere

Soggetto

Colore principale

Lingua

Condition n/a
Notes Il volume è strutturalmente senza problemi, non presenta danni, segni, strappi, mancanze o usure rilevanti che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine in tela pressoché intatte, con pochissimi segni di vissuto ai bordi, trascurabili; sovracoperta integra e senza rotture, con minimi segni di contatto ai bordi e tenui opacità da sfregamento ai piatti; ingiallimento della carta ridottissimo; coste abbastanza luminose.

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