Maria Giuffrè, Barocco in Sicilia, Ed. Arsenale, 2006

S

e si vuole oggi trovare un valido motivo per intraprendere un viaggio virtuale e “a tavolino” – attraverso i molti rivoli del barocco siciliano, non ci si può più limitare a constatare l’indubbia qualità della sua architettura o a cogliere l’originalità e il virtuosismo dell’invenzione decorativa; ovvero, ancora, a percorrere un itinerario attraverso le città “capitali” o i principali temi urbani e architettonici – città, chiese, palazzi, ville – e le invenzioni spaziali e compositive o, più in generale, articolando la complessa materia secondo distinte fasi cronologiche.

Questo nostro viaggio vuole infatti proporre un’altra “storia” che implicherà una riflessione sui modi e sui tempi del barocco in Sicilia ma che, soprattutto, tenderà a evidenziare gli specifici connotati che lo caratterizzano e lo distinguono da altri, paralleli, sviluppi regionali. Il barocco siciliano è stato definito da Giulio Carlo Argan “testimonianza di uno sforzo ‘moderno’: il più grandioso e il più audace, forse, che l’isola abbia mai prodotto”.

Questo giudizio, coniato soprattutto in ragione dei risultati offerti dalla ricostruzione della Val di Noto dopo il terremoto del 1693, riassume più in generale un’opinione diffusa che giustifica ogni nuovo interesse verso questa felice stagione dell’isola: per conservarne la memoria, attualizzandola e rendendola, così, parte integrante dei nostri tempi.

Prima Edizione del 2006, di grande formato, a copertina rigida in tela nera con titoli dorati al dorso; dotata di sovracoperta ruvida semi-lucida fotografica a colori; rilegata a filo; stampata su carta patinata di ottima qualità e grammatura, con layout del testo a 3 colonne e ampie marginature ai paragrafi; ricchissima di pregevoli fotografie a colori spesso a tutta pagina.

Non comune.

Come Nuovo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; copertine rigide e sovracoperta pressoché intatte; legatura compatta e robusta; coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine quasi impercettibile; cofanetto rigido in condizioni eccellenti, privo di segni di vissuto degni di nota]