Jacques Heurgon, Vita quotidiana degli Etruschi, Ed. il Saggiatore, 1967

Jacques Heurgon, Vita quotidiana degli Etruschi, Ed. il Saggiatore, 1967

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Solo un artista come D.H. Lawrence era riuscito finora a darci degli Etruschi un’immagine paragonabile a quella che esce dal libro di Jacques Heurgon

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Descrizione

Edizione il Saggiatore, Milano, 1967 Collana Uomini e mito, #37
Traduzione Antonio Certuzzi Illustrazioni Fotografie e disegni in B/N
N. Volumi 1 N. Pagine 406
Dimensioni 15,5 x 21 x 3 cm. Peso 0,74 kg.
Descrizione

S

olo un artista come D.H. Lawrence era riuscito finora a darci degli Etruschi un’immagine paragonabile, per vivezza, a quella che esce dal libro di Jacques Heurgon. Generalmente, si speculava sul «mistero» di quel popolo lontano, dalle origini ignote, dalla lingua indecifrabile. Heurgon dimostra qui come una conoscenza precisa, sagace e appassionata possa vincere in interesse ogni più decantato mistero.

Per avvicinare gli Etruschi, egli ha impresso un moto, per così dire, oggettivo al loro mondo, sciogliendo la «soggezione estatica» tradizionalmente provocata perfino dal loro nome, quasi si trattasse di un popolo vissuto fuori dello spazio e del tempo. Simultaneamente ha compiuto verso di loro un moto soggettivo, identificandosi con fervore di scienziato ed emotività di poeta con un «romano delle Gallie» che, lontano dall’Etruria, la risusciti nella memoria innamorata e fedele, con l’aiuto di vecchi testi.

Dissipate alcune delle più proverbiali incognite, egli fa riapparire gli Etruschi nella loro esistenza di tutti i giorni e nelle grandi ore della loro storia: magistrati e sacerdoti, grandi «industriali» minerari avanti lettera, le donne circondate da situazioni di privilegio nella terra e nell’aldilà (e fra di esse la leggendaria Tanaquilla, portento di acume politico), le città brulicanti di traffici terrestri e marittimi, i banchetti allietati da forme di «pecorino» del peso di parecchi quintali e dalla trippa cucinata alla falisca, i giochi, le meraviglie dell’ingegneria idraulica.

In quel mondo storico, Heurgon ravvisa «la prima grande civiltà d’Italia», prodottasi in Toscana all’alba dell’antichità, come tornerà a prodursi, col Rinascimento, all’alba dei tempi moderni. L’impeccabile dottrina dell’archeologo unita al potere artistico di immedesimarsi con la materia narrata danno al libro una forza, uno splendore evocativo che può far pensare a certi raggiungimenti classici di un Renan: che non è piccolo titolo di merito sia per la cultura che per la gratitudine dei lettori.

Note bibliografiche

Seconda Edizione pubblicata nel 1967, a copertina rigida in tela marrone scuro, con titoli in bianco al dorso; dotata di sovracoperta lucida fotografica; rilegata a filo; stampata su carta opaca di buona qualità, con buone marginature al testo; arricchita da disegni e fotografie in B/N.

Stato di conservazione

Più che Ottimo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e robusta; copertine rigide quasi intatte; sovracoperta in ottimo stato, con minimi segni di vissuto ai bordi e alcune opacità da sfregamento ai piatti (alcune sgualciture marginali sono state rinforzate con nastro adesivo trasparente ultrasottile); coste poco impolverate; verniciatura in rosso del taglio superiore delle coste ancora ben conservata]

Informazioni aggiuntive

Peso 0,74 kg
Dimensioni 15,5 × 21 × 3 cm
Edizione

Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Illustrazioni

Formato

Genere

Soggetto

Colore principale

Lingua

Condition Very Good
Notes Il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e robusta; copertine rigide quasi intatte; sovracoperta in ottimo stato, con minimi segni di vissuto ai bordi e alcune opacità da sfregamento ai piatti (alcune sgualciture marginali sono state rinforzate con nastro adesivo trasparente ultrasottile); coste poco impolverate; verniciatura in rosso del taglio superiore delle coste ancora ben conservata.

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