Achille e Gian Battista Judica Cordiglia, L’Uomo e lo Spazio [3 Voll.], Ed. F.lli Fabbri, 1965

Achille e Gian Battista Judica Cordiglia, L’Uomo e lo Spazio [3 Voll.], Ed. F.lli Fabbri, 1965

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L’opera dei Cordiglia fornisce un resoconto cronologico e tecnologico dell’esplorazione dello spazio da parte dell’uomo, alternando sezioni storiche e tecniche dedicate ai diversi argomenti…

Descrizione

Edizione F.lli Fabbri, Milano, 1965 Illustrazioni Fotografie e disegni in B/N e a colori
N. Volumi 3 N. Pagine 688
Dimensioni 27 x 31 x 10 cm. Peso 7,35 kg.
Descrizione

L’

opera contiene prefazioni firmate dal Gen. Luigi Broglio, dal Prof. Rodolfo Margaria e dagli autori. Essa fornisce un resoconto cronologico e tecnologico dell’esplorazione automatica e umana dello spazio, alternando sezioni storiche e tecniche (come le schede dettagliate dei vari lanci) dedicate ai seguenti argomenti:

  • Storia dell’astronautica
  • Astronomia
  • Scienza e tecnica dell’astronautica
  • Medicina spaziale
  • Schede di lancio
  • Storia del volo umano

Dall’Introduzione:

La mente dell’uomo è certamente insufficiente a comprendere appieno la vastità del Creato, del quale il Sistema Solare e la nostra Galassia non sono che una parte infinitesima. Tuttavia, partendo dalle osservazioni accumulate nei millenni dai tempi di Babilonia fino ad oggi, l’uomo non ha mai rinunciato a farsi una sua idea del Creato e delle leggi fisiche che lo governano ed ha sempre sognato di poter un giorno esplorare direttamente i pianeti più vicini alla Terra, con la speranza di allargare cosi la base delle sue esplorazioni scientifiche e penetrare un passo più avanti nell’affascinante mistero del cielo stellato.

La chiave di ingresso all’astronautica è fornita dalla propulsione a razzo che ha la preziosa prerogativa di poter eficacemente funzionare anche nel vuoto quasi assoluto degli spazi interplanetari. Questo risultato fondamentale era già noto ai tempi di Newton. Tuttavia solo recentemente e per motivi estranei all’astronautica, è stato compiuto il grande sforzo tecnico ed economico, necessario per la realizzazione di razzi, capaci di mettere in orbita un satellite attorno alla Terra o di lanciare una sonda verso lo spazio profondo.

In realtà i razzi spaziali sovietici ed americani sono semplicemente il frutto del progresso aeronautico e missilistico di quelle due nazioni ed il veicolo spaziale non è che la logica extrapolazione di una evoluzione tecnica che mirava a velocità e quindi a quote sempre piu elevate. Non vi è astronautica senza razzi adeguati: IUnione Sovietica e gli Stati Uniti d’America sono fin a questo momento, i soli Paesi costruttori di razzi spaziali e perciò anche i soli Paesi che possono svolgere una attività astronautica autonoma. Tuttavia il generale progresso della tecnica ed il crescente interesse all’astronautica fanno sperare che in un prossimo futuro la esplorazione dello spazio sarà opera di tutte le nazioni e potrà forse sviluppare uno spirito di cooperazione tra i popoli della Terra.

La esplorazione dello spazio, continuando idealmente le imprese di Colombo e degli altri navigatori che cambiarono il volto alla nostra civiltà, preparando l’evo moderno, rappresenta percio la nuova frontiera del nostro tempo, e, come tutte le nuove frontiere, si presenta a noi piena di incognite, ma anche ricca di speranze. Non è oggi possibile fare delle previsioni sugli effetti che l’astronautica potrà determinare sul nostro futuro modo di vivere e di pensare.

È tuttavia lecito riconoscere nell’attività spaziale svolta dal 1957 fino ad oggi tre elementi essenziali. In primo luogo la ricerca spaziale produce nuove conoscenze scientiiche che non sarebbero possibili in nessun altro modo, come, ad esempio, la scoperta delle fasce di Van Allen o quella, della forma « a pera », della Terra dovuta al satellite Vanguard. In secondo luogo l’impiego dei satelliti artificiali porta ad applicazioni pratiche di straordinaria importanza come è accaduto per i satelliti di telecomunicazione, i satelliti geodetici e di navigazione, i satelliti meteorologici. In terzo luogo, la tecnologia spaziale ha assunto la funzione di settore di avanguardia dell’intero progresso tecnologico delle nazioni, determinando una grandiosa evoluzione e rivoluzione in tutti i campi della tecnica e particolarmente in quello dei materiali, della elettronica, della trasformazione della energia.

Non occorre sottolineare la importanza dei tre elementi ricordati e gli sviluppi prossimi che essi avranno. Le informazioni che noi abbiamo sul Creato si riducono sostanzialmente alle onde elettromagnetiche provenienti dai corpi celesti ed alla legge di gravità che sembra regolare tutto l’Universo. La esplorazione diretta della materia rarefatta che riempie lo spazio tra noi ed il Sole permetterà lo studio della materia, in condizioni irrepetibili, in laboratorio; gli strumenti posti sugli «Osservatori Orbitali» consentiranno indagini sulle origini e sulla evoluzione del Sole e delle stelle anche nelle zone dello spettro che non arrivano agli osservatori terrestri a causa dell’azione iltrante dellatmostera: i satelliti artificiali e le sonde spaziali permetteranno lo studio dei campi gravitazionali, fornendo notizie sicure sulla forma esterna e sulla costituzione interna della Terra e degli altri pianeti. Parimenti, i satelliti di telecomunicazione aumenteranno di milioni di volte, in pochi anni e con estrema economicità, il volume delle nostre comunicazioni attraverso I’Atlantico e consentiranno l’allacciamento telefonico e televisivo di tutte le nazioni del mondo; i satelliti meteorologici aumenteranno, a beneficio della navigazione e della agricoltura, il tempo di validità delle previsioni meteorologiche che oggi è cosi ridotto soprattutto perché mancano le osservazioni meteorologiche su vaste zone della Terra, in particolare sui poli, sui grandi deserti, e su una parte notevole degli oceani. Infine, il progresso tecnologico che accompagna e condiziona la ricerca spaziale, non solo, ha dato un impulso grandioso alle capacità produttive ed industriali degli Stati Uniti d’America e della Unione Sovietica, ma è stato forse l’elemento determinante che ha indotto tutti gli altri Paesi… […]

[Gen. Luigi Broglio]

Note bibliografiche

Prima Edizione del 1988, a copertina rigida in tela grigia, con titoli in bianco al dorso, dotata di sovracoperta lucida illustrata, rilegata a filo, stampata su carta avoriata di buona qualità.

Stato di conservazione

Ottimo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e robusta; copertine rigide quasi intatte; sovracoperta in ottimo stato, con minimi segni di vissuto ai bordi e alcune opacità da sfregamento ai piatti; coste un po’ impolverate e con piccole fioriture al lato superiore].

Informazioni aggiuntive

Peso 7,35 kg
Dimensioni 27 × 31 × 10 cm
Edizione

Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Formato

Illustrazioni

Genere

Soggetto

Lingua

Condition Very Good
Notes A livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legature morbide e molto resistenti; copertine integre e senza rotture, con pochi e trascurabili segni di vissuto; ingiallimento delle pagine presente ai bordi ma ampiamente contenuto nella norma per l'età e l'edizione; coste un po' impolverate.

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