Liana Castelfranchi Vegas, Il Quattrocento. L’arte del Rinascimento, Ed. Jaca Book, 1997

I

l presente volume dedicato all’arte del Quattrocento rappresenta il seguito e la conclusione del precedente volume sull’arte del Medio Evo; si ispira quindi ai medesimi criteri ed è mosso dalle medesime ambizioni: offrire uno strumento criticamente aggiornato sugli studi più recenti, utile a individuare una mappa d’orientamento nella eccezionale ricchezza di espressioni artistiche che caratterizza il Quattrocento in Europa.

Il profondo rinnovamento culturale che si verifica in questo secolo, che viene in genere indicato come il trapasso ad una visione non più metafisica ma fisica della realtà, si muove spesso in parallelo, per i primi decenni, al lento tramonto del cosiddetto «autunno del Medio Evo».

Si è preferito prescindere da queste manifestazioni spesso affascinanti ma del tutto ritardatarie – per le quali si rinvia al volume precedente – al fine di far risaltare meglio le radicali novità che si affacciano in questo secolo. Si è voluto inoltre mettere in luce, per quanto possibile, la varietà delle espressioni, i molteplici collegamenti fra le opere di vari territori artistici e la fitta circolazione degli artisti, come pure il contesto culturale del dibattito artistico e della committenza.

L’ampiezza del panorama ha imposto necessariamente alcune scelte di campo e alcuni sacrifici; penso soprattutto alla ricca varietà delle espressioni regionali italiane che non hanno sempre potuto trovare spazio adeguato.

Infine, alcune personalità che operano già in parte entro il Quattrocento ma che artisticamente appartengono in tutto al Cinquecento – Bramante e Leonardo, per esempio – verranno trattate da Fiorella Sricchia Santoro nel volume successivo, sul Cinquecento.

Come nel volume sul Medio Evo le note bibliografiche al piede di ogni capitolo vogliono offrire semplicemente un primo orientamento di studio sugli artisti e sui temi presentati; anche in questo caso l’enorme ricchezza degli studi sul Quattrocento ha imposto un severo criterio di scelta che tenesse conto da un lato delle opere di seria divulgazione scientifica e dall’altro di quei saggi critici recenti o meno recenti che hanno fortemente indirizzato gli studi. L’Autrice si augura che questa sua nuova fatica trovi la stessa benevola accoglienza del volume precedente.

Edizione speciale per Jaca Book del 1997, a copertina rigida muta in tela blu; dotata di sovracoperta lucida fotografica a colori; rilegata a filo; stampata su carta semi-lucida di buona qualità e grammatura, con ampie marginature ai paragrafi; ricchissima di fotografie in B/N e a colori.

Più che Ottimo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e resistente; copertine rigide pressoché intatte, con minimi segni del tempo; sovracoperta in ottimo stato, senza rotture e con lievissime opacità da sfregamento ai piatti; coste abbastanza luminose; ingiallimento delle pagine quasi assente]