Louis A. Christophe, Abu Simbel. L’epopea di una scoperta archeologica, Ed. Einaudi, 1970

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Da due secoli Abu Simbel è al centro dell’interesse degli archeologi. Questo libro è la storia delle esplorazioni e degli scavi monumentali.

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Descrizione

Edizione Einaudi, Torino, 1970 Collana Saggi, #465
Traduzione Carla Maria Burri Illustrazioni Fotografie e disegni in B/N nel testo e f.t.
N. Volumi 1 N. Pagine 309
Dimensioni 16 x 21,4 x 3,2 cm. Peso 0,63 kg.
Descrizione

I

l nome di Abu Simbel ritorna da qualche anno nelle cronache giornalistiche, nei dibattiti legati alla conservazione e al restauro del patrimonio artistico. La diga di Assuan, con il suo gigantesco invaso d’acque, minacciava di distruggere il complesso monumentale: di qui appelli, progetti, studi, l’avvio dei lavori, il sollevamento del tempio sopra il nuovo livello delle acque. Ma se la cronaca ha restituito al gran pubblico solo da poco Abu Simbel, i suoi tempi e i problemi loro connessi, da oltre centocinquant’anni il complesso era noto agli specialisti, meta di studiosi, dilettanti, artisti.

Anzi Abu Simbel, pur con alterne vicende, era una meta turistica, minore ma non secondaria. La testa del colosso sud del tempio del dio Sole, semiaffondato nella sabbia, fin dalla fine del ‘700 era un punto di riferimento per battellieri e viaggiatori: siamo all’epoca dei pionieri, dei primi avventurosi che tentano di liberare il complesso dalla sabbia. Poi, con l’Ottocento, Champollion, studiosi, scrittori, artisti, e via via, fotografi, altri principi, altri dilettanti. La popolazione è ostile: né il denaro, almeno all’inizio, vince quell’ostilità.

Di qui soggiorni brevi, visite affrettate, rivalità tra spedizioni di nazioni diverse: un quadro quasi feudale. E si aggiunga il clima, specie colla costruzione, ai primi del ‘900, del primo sbarramento di Assuan, che rende meno agevoli, meno tentanti, le ricerche. Ne venne un giudizio, affrettato magari, ma che giocò un suo ruolo: troppo massiccio, il tempio sapeva di decadenza rispetto alla purezza stilistica delle costruzioni di epoca precedente. Tutti fatti che la moderna critica ha ridimensionati, miti che ha sfatato, considerazioni che ha liberato dalla ripetizione passiva con considerazioni nuove, indagini adeguate, ricerche precise.

Louis A. Christophe è stato fra gli studiosi belgi incaricati di elaborare il piano di salvaguardia di Abu Simbel, il più attivo nel ristudiare il problema, nel ripercorrerne la storia, le vicende, le interpretazioni, così da coordinarne i rilevamenti, l’avvio a un’indagine scientifica che portasse anche in giusta luce critica il complesso monumentale. Ed è stato, come mostra questo limpido libro, forse il piú appassionato nell’opera di storico.

Perché il libro è insieme cronache che lasciano parlare con ampiezza i protagonisti maggiori o minori, rintracciando il senso della loro avventura, lo spirito della ricerca, lo sviluppo delle indagini, e descrizione minuta e agevole di un momento eccezionale della cultura egiziana.

Accanto all’ordine storico delle prodigiose fondazioni di Ramsete II, si muove cosí la rappresentazione di un’entità religiosa a mezza via tra i grandi dei generali e il re divino Ramsete, che porterà, secondo uno sviluppo di politica coloniale già da tempo in atto in Egitto, alla identificazione diretta del dio di questo santuario con il faraone regnante.

 

N.B.: disponiamo anche di un ulteriore esemplare della stessa edizione, sprovvisto di sovracoperta illustrata e con le coste un po’ ingiallite dal tempo, ma intatto nella struttura e nelle pagine; stanti queste imperfezioni, la copia è in vendita ad 20. Se interessati, contattateci tramite messaggistica privata.

Note bibliografiche

Ristampa del Dicembre 1970 della Seconda Edizione del Settembre 1970, a copertina rigida in tela arancione, con titoli al dorso, rilegata a filo, dotata di sovracoperta fotografica lucida; ricca di fotografie e disegni in B/N nel testo e f.t..

Stato di conservazione

Ottimo [il volume utilizzato pochissimo non presenta danni, strappi, segni, mancanze o usure rilevanti che vadano evidenziate; legatura ancora molto robusta; copertine perfette, con spigoli e bordi netti; lievissimi ingiallimenti delle pagine neutre iniziali e finali, irrilevanti; costa superiore ingiallita dal tempo e dalla polvere; sovracoperta ben tenuta, con piccoli tagli ai piatti messi in sicurezza con nastro adesivo trasparente]

Informazioni aggiuntive

Peso 0,63 kg
Dimensioni 16 × 21,4 × 3,2 cm
Edizione

Luogo di pubblicazione

Torino

Anno di pubblicazione

Formato

Illustrazioni

Genere

Soggetto

Lingua

Condition Very Good
Notes Il volume utilizzato pochissimo non presenta danni, strappi, segni, mancanze o usure rilevanti che vadano evidenziate; legatura ancora molto robusta; copertine perfette, con spigoli e bordi netti; lievissimi ingiallimenti delle pagine neutre iniziali e finali, irrilevanti; costa superiore ingiallita dal tempo e dalla polvere; sovracoperta ben tenuta, con piccoli tagli ai piatti messi in sicurezza con nastro adesivo trasparente.

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