Luigi Firpo (a cura di), Giovanni Branca. Le machine (Le macchine) (1629), Ed. UTET, 1977
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La strenna UTET pubblicata nel 1977 propone, un ricordo della figura di Giovanni Branca, un ingegnere e architetto italiano noto per aver ideato una macchina che precorreva il principio del motore a vapore.
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Descrizione
Edizione e Anno | UTET, Torino, 1977 | Illustrazioni | Disegni in B/N |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | 175 |
Dimensioni | 17,5 x 24,2 x 1,6 cm. | Peso (senza imballo) | 0,69 kg. |
Descrizione |
L a strenna UTET pubblicata nel 1977 propone, un ricordo della figura di Giovanni Branca (Sant’Angelo in Lizzola, 1571 – Loreto, 1645) è stato un ingegnere e architetto italiano, noto per aver ideato una macchina che precorreva il principio del motore a vapore. Nato a Sant’Angelo in Lizzola, dal 1616 Branca fu impiegato presso la Sacra Casa di Loreto, dove effettuò lavori tipici di un ingegnere rinascimentale: curò le riparazioni alla struttura, progettò monumenti funebri e migliorò le fortificazioni. Assunse inoltre un ruolo nel governo locale e curò gli interessi terrieri della Casa Sacra. Il suo lavoro lo condusse anche frequentemente ad Assisi e Roma. Ottenne la cittadinanza di Roma nel 1622. Branca progettò molti strumenti meccanici, una collezione dei quali dedicò a Cenci, il governatore di Loreto. Questi furono poi pubblicati a Roma nel 1629 in questo libro, in ottavo, contiene 63 incisioni con le descrizioni in italiano e latino. A differenza degli autori precedenti, Branca non ha la pretesa di aver realizzato molte delle macchine e in un caso è ancora incerto come la macchina in questione avesse dovuto funzionare. Nelle parole dello storico Alex Keller, le sue macchine “sembrano invenzioni studiate a tavolino che raramente hanno mai avuto alcuna omologa copia tridimensionale funzionante”. Il cosiddetto motore a vapore di Branca appare nella 25ª tavola fuori testo di questo volume. Si compone di una ruota a pale piatte simile al sistema di propulsione di un battello fluviale, mostrata nell’atto di essere ruotata dal getto di vapore prodotto in un recipiente chiuso e rivolto alle palette attraverso un tubo (e quindi sarebbe più appropriato definirlo una turbina a vapore). Branca suggerisce che l’apparato potrebbe essere utilizzato per l’alimentazione di pestelli e mortai, rettificatrici, per sollevare l’acqua e tagliare il legno. Esso non ha alcuna relazione con ogni successiva applicazione della forza vapore e non è molto più di uno sviluppo della eolipila descritto da Erone di Alessandria nel primo secolo a.C.
Indice.
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Note bibliografiche |
Pubblicazione UTET distribuita come Strenna annuale, a copertina rigida in tela grigia titolata al piatto e al dorso, rilegata e filo e stampata su carta semi-lucida di buona qualità con ampie marginature al testo, corredata da numerose foto-riproduzioni in B/N. |
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Stato di conservazione |
Ottimo [a livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura morbida e molto resistente; copertine rigide integre, con minori segni di vissuto e leggere impolverature della tela; ingiallimento delle pagine non troppo marcato, ed ampiamente nella norma per l’età ed il materiale; coste un po’ impolverate]. |
Informazioni aggiuntive
Peso | 0,69 kg |
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Dimensioni | 17,5 × 24,2 × 1,6 cm |
Edizione | |
Luogo di pubblicazione | Torino |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
Formato | |
Illustrazioni | |
Genere | |
Soggetto | |
Colore principale | |
Lingua |
Condition | Very Good |
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Notes | A livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura morbida e molto resistente; copertine rigide integre, con minori segni di vissuto e leggere impolverature della tela; ingiallimento delle pagine non troppo marcato, ed ampiamente nella norma per l'età ed il materiale; coste un po' impolverate. |
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