Luigi Grassi, Il disegno italiano dal Trecento al Seicento, Ed. dell’Ateneo, 1956

Luigi Grassi, Il disegno italiano dal Trecento al Seicento, Ed. dell’Ateneo, 1956

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In questo libro, Luigi Grassi ribadisce la convinzione che si possa scrivere una storia del disegno italiano come una sorta di storia dell’arte.

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Descrizione

Edizione e Anno Edizioni dell’Ateneo, Roma, 1956 Illustrazioni Fotografie in B/N
N. Volumi 1 N. Pagine 263
Dimensioni 17,5 x 24 x 1,9 cm. Peso (senza imballo) 0,68 kg.
Descrizione

Manifestazione viva, rivelazione spesso immediata e però intensa della personalità di un artista, i disegni rappresentano – nella diversa tecnica dello schizzo a penna, dell’abbozzo, della sanguigna. ecc. – momenti in sé pienamente realizzati del linguaggio dell’arte.

Ma nel «non-finito», più o meno irriflesso, dell’immagine grafica sono implicite le «possibilità» stesse della costruzione di un’opera d’arte. Lo studio dei disegni resta dunque un capitolo fondamentale, ma tra i più «difficili» e tra quelli meno considerati, della storia dell’arte. La convinzione propria del Rinascimento: del Disegno, cioè, inteso come «fondamento» della pittura, scultura ed architettura, dimostra come l’importanza del linguaggio grafico, e le relative premesse teoretiche, non fossero sfuggite agli stessi artisti che, dal ‘400 in poi, saranno spesso anche trattatisti e scrittori d’arte.

Esiste tutta una letteratura artistica riguardante il concetto di disegno, e la riflessione critica intorno ai problemi del gusto disegnativo. Tale rievocazione è perciò inscindibile – secondo l’Autore – da una diretta indagine attributiva e critica intorno ai disegni in particolare.

Il volume di Luigi Grassi risulta pertanto distinto in due parti intimamente collegate: inizialmente la trattazione teoretica del problema del Disegno nella letteratura artistica; e successivamente la rievocazione storica, attraverso la lettura critica diretta dei testi grafici presi in esame, dei momenti salienti dell’attività disegnativa italiana durante quattro secoli (XIV-XVII incluso).

Tale criterio di sviluppo risponde, del resto, alla ferma convinzione dell’Autore: che sia possibile, cioè, una trattazione storica dell’attività disegnativa, intesa come una storia della pittura o della scultura; e di contro al metodo tradizionale del «catalogo», che è abituale nello studio a nella classificazione dei disegni.

Note bibliografiche

Prima Edizione (appartenente alla Collana “Nuovi Saggi“, #18) a copertina rigida in tela beige, con titoli al dorso e grafica al piatto, rilegata a filo, stampata su carta opaca (testi) e lucida (tavv. f.t.), corredata da 154 disegni e fotografie in B/N f.t., dotata di indici e referenze molto complete a fine volume.

Stato di conservazione

Ottimo [strutturalmente parlando, non si notano danni seri, scritte, segni o strappi che vadano evidenziati; legatura snodata e resistente; ingiallimento delle pagine in linea con la norma per l’età ed il materiale; copertine rigide in buone condizioni ma con macchie sparse ai piatti; sovracoperta in stato decoroso, con piccole abrasioni ai bordi (rinforzate dall’interno con nastro adesivo trasparente), una macchia al piatto anteriore e due mancanze di materiale ai margini; coste poco impolverate].

Informazioni aggiuntive

Peso 0,68 kg
Dimensioni 17,5 × 24 × 1,9 cm
Edizione

Luogo di pubblicazione

Roma

Anno di pubblicazione

Formato

Caratteristiche particolari

Illustrazioni

Genere

Soggetto

Colore principale

Lingua

Condition Good
Notes Strutturalmente parlando, non si notano danni seri, scritte, segni o strappi che vadano evidenziati; legatura snodata e resistente; ingiallimento delle pagine in linea con la norma per l'età ed il materiale; copertine rigide in buone condizioni ma con macchie sparse ai piatti; sovracoperta in stato decoroso, con piccole abrasioni ai bordi (rinforzate dall'interno con nastro adesivo trasparente), una macchia al piatto anteriore e due mancanze di materiale ai margini; coste poco impolverate.

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