Michele Perfetti, Quali segni quali tracce, Ed. Italo Bovolenta, 1979
€45,00 [€43,27 + I.V.A.]
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Descrizione
Collana | Occasioni e Pretesti | Curatore di Collana | Giorgio Giubelli |
Edizione e Anno | Italo Bovolenta, Ferrara, 1979 | Illustrazioni | Fotografie e disegni in B/N |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | XVII + 223 |
Dimensioni | 14 x 21 x 1,7 cm. | Peso (senza imballo) | 0,47 kg. |
Descrizione |
Michele Perfetti nasce a Bitonto nel 1931. Poeta visivo, agli inizi degli anni ’70, entra a far parte del Gruppo dei Nove insieme a Eugenio Miccini, Alain Arias-Misson, Jean-François Bory, Herman Damen, Paul De Vree, Lucia Marcucci, Luciano Ori, Sarenco, partecipando a quel processo di internazionalizzazione che metterà in contatto gli artisti italiani con le esperienze estere. In una lettera-prefazione del 1969 Eugenio Miccini scriveva «…eppure, proprio il modulo “tecnologico” salva i tuoi telegrammi dalle angustie della gnomica spiegata; sono quelle spezzature che “legano” i materiali linguistici morali e li estraniano dalla logica discorsiva dell’etica. Una struttura, dunque, che si esibisce prima ancora di essere strumento di qualcosa, anche se questo “qualcosa” è per noi ancora suggestivo e ineliminabile». Perfetti fu tra i primi aderenti al Gruppo 70 fondato a Firenze nel 1963 da Miccini, Pignotti, Chiari e allargato a partecipazioni eccellenti come Isgrò, Bussotti, Ketty La Rocca, Simonetti, Sarenco, Spatola: la “poesia visiva” contaminava in frantumata sintassi gli apparati iconici dei massmedia con scritture manuali o tipografiche. Ricerche e proposte di scrittura visuale erano già in corso con varie denominazioni (senza dire dei precedenti storici, dai calligrammi di Mallarmé e Apollinaire alle “tavole parolibere” futuriste). Ma il gruppo che faceva capo a Firenze si connotò per l’apertura alle tecnologie moltiplicate e per la carica polemica nei confronti della società dei consumi, in competizione-opposizione alla Pop Art anglosassone. «La poesia visiva colpisce alle spalle, è una quinta colonna nelle file nemiche dei massmedia», proclamavano congiuntamente Perfetti e Miccini nel 1971. E in una intervista del 2009, per una delle tante mostre che nell’ultimo decennio hanno rivisitato quei movimenti, Michele ricordava con una punta di nostalgia: «Noi avevamo l’utopia di cambiare il mondo attraverso la poesia…la poesia visiva costringe a guardare il mondo con occhi diversi». |
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Note editoriali | Edizione locale (con una nota introduttiva di Carlo Gentili) a copertina morbida con titoli al dorso e al piatto, con numerosissime fotografie in B/N, stampata su carta semi-lucida di buona qualità. L’opera è, al momento, pressoché introvabile. Stato di conservazione: Ottimo [il volume si è conservato molto bene nonostante i 35 anni trascorsi; non sono presenti né scritte né strappi, rovinature o mancanze; qualche logorio agli spigoli e ai bordi, inevitabile in un’edizione a copertina non rigida; asportazione di un piccolo rettangolo superficiale, nella copertina posteriore, durante la rimozione (non nostra) del prezzo; limitata usura ai piatti dovuta allo sfregamento]. |
Informazioni aggiuntive
Peso | 0,47 kg |
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Dimensioni | 14 × 21 × 1,7 cm |
Edizione | |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
Formato | |
Illustrazioni | |
Genere | |
Soggetto | |
Lingua |
Condition | Very Good |
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Notes | Il volume si è conservato molto bene nonostante i 35 anni trascorsi; non sono presenti né scritte né strappi, rovinature o mancanze; qualche logorio agli spigoli e ai bordi, inevitabile in un'edizione a copertina non rigida; asportazione di un piccolo rettangolo superficiale, nella copertina posteriore, durante la rimozione (non nostra) del prezzo; limitata usura ai piatti dovuta allo sfregamento. |