Molière, Il tartufo / Il malato immaginario, Ed. UTET, 1931

15,00 [14,42 + I.V.A.]

Da una collana di grandissimo successo della prima metà del ‘900, un esemplare contenente: “Il tartufo / Il malato immaginario“, di Molière.

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Descrizione

Direzione Arturo Farinelli Collana I Grandi Scrittori Stranieri
Edizione e Anno Utet, Torino, 1931 Curatore Mario Bonfantini
N. Volumi 1 N. Pagine 305
Dimensioni 14,5 x 18,3 x 2,5 cm. Peso (senza imballo) 0,40 kg.
Descrizione Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin (Parigi, 15 gennaio 1622 – Parigi, 17 febbraio 1673), è stato un commediografo e attore teatrale francese.
Attore e allo stesso tempo drammaturgo, ricercò uno stile di scrittura e recitazione meno legato alle convenzioni dell’epoca, e proteso verso una naturalezza realistica, che descrivesse al meglio le situazioni e la psicologia dei personaggi. Queste idee, che si realizzeranno in seguito nel teatro borghese, cominciano a emergere con forza ne La scuola delle mogli e ne Il misantropo. Un nuovo stile che accompagna con una critica feroce della morale dell’epoca, cosa che impedì a lungo alla commedia «Il tartufo» di essere rappresentata in pubblico. La sua acuta osservazione della realtà fu spesso per Molière fonte di guai, specialmente quando i nobili oggetto delle sue satire si riconoscevano nei suoi personaggi.
È nota la reazione del duca di La Feuillade che, riconosciutosi nel Marchese della Critica alla scuola delle mogli, gli strofinò sul viso con violenza i bottoni del suo vestito pronunciando la battuta del Marchese: «Torta alla crema! Torta alla crema!». Simili incidenti accaddero con Monsieur d’Armagnac, scudiero di Francia, e con il duca di Montausier, precettore del Delfino, che minacciò di bastonarlo a morte per averlo preso a modello nel creare il personaggio di Alceste, il misantropo, salvo poi cambiare idea e ringraziarlo dell’onore concessogli.
L’aspirazione di Molière, spesso costretto a scrivere commedie-balletto per compiacere ai gusti del re, fu quella di dedicarsi a sviluppare un nuovo tipo di commedia, che porterà in seguito alla nascita della commedia di costume moderna, ispirata agli accadimenti quotidiani, scritta in prosa e che obbedisca alla verosimiglianza. Molière può essere considerato a tutti gli effetti il precursore di quel rinnovamento teatrale che comincerà a esprimersi compiutamente un secolo dopo, con Carlo Goldoni, fino a raggiungere la piena maturità nel teatro di Anton Čechov. Anche Dario Fo lo ha spesso indicato tra i suoi maestri e modelli.
Note bibliografiche

Edizione a copertina rigida in tela marrone con titoli e fregi dorati al piatto e al dorso, rilegata a filo, con ritratto dell’autore in antiporta; interni delle copertine decorati; frontespizio in rosso e nero; tagli delle pagine non rifilate e costa superiore verniciata in marrone.

Stato di conservazione

Ottimo [non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure particolari che vadano evidenziate; legatura ancora molto resistente; ingiallimento delle pagine ampiamente nella media].

Informazioni aggiuntive

Peso 0,40 kg
Dimensioni 14,5 × 18,3 × 2,5 cm
Autore/i

Molière

Edizione

Luogo di pubblicazione

Torino

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Formato

Genere

Soggetto

Lingua

Condition Very Good
Notes Non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure particolari che vadano evidenziate; legatura ancora molto resistente; ingiallimento delle pagine ampiamente nella media.

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