Giacomella Orofino (a cura di), Insegnamenti tibetani su morte e liberazione. Testi inediti delle più antiche tradizioni del Tibet, Ed. Mediterranee, 1985
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Una testimonianza fondamentale per comprendere il significato delle dottrine segrete sulla morte secondo le tradizioni più antiche del Tibet…
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Descrizione
Edizione | Mediterranee, Roma, 1985 | Collana | gli Orizzonti dello Spirito, #43 |
Prefazione | Namkhai Norbu | Traduzione e commento | Giacomella Orofino |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | 130 |
Dimensioni | 15,5 x 21,5 x 1,1 cm. | Peso | 0,21 kg. |
Descrizione |
L e concezioni espresse nel «Bar-do thos-grol», noto al pubblico occidentale come il «Libro tibetano dei morti» hanno le loro fonti nelle dottrine esoteriche dello «rDzogs-chen», termine che significa «la grande perfezione». Tali dottrine costituiscono il sistema di meditazione più alto ed essenziale delle scuole religiose tibetane, che è presente sia nella tradizione buddhista non riformata dei «rNying-ma-pa», o gli «Antichi», sia nella tradizione religiosa prebuddhista dei Bonpo. I testi, qui tradotti per la prima volta, sono una testimonianza fondamentale per approfondire e comprendere realmente il significato delle dottrine segrete concernenti la morte secondo le tradizioni più antiche del Tibet. I brani presi in analisi, corredati di numerose e utili note, sono tratti dal Tantra, di tradizione Dzogs-chen degli «Antichi» della «Grande segreta unione del sole e della luna», e dal testo bonpo della tradizione prebuddhista rDzogs-chen, «la dottrina delle sei luci». In entrambi gli scritti vi è una accurata descrizione di tutte le fasi che seguono il momento della morte; in esse l’individuo, a seconda della propria capacità spirituale, potrà ottenere la liberazione dal ciclo inesauribile di nascita e di morte della cosiddetta catena della trasmigrazione, e la definitiva vittoria sulla morte. Il messaggio degli insegnamenti è il riconoscimento di tutto ciò che appare dopo la morte: le visioni, le luci, i suoni, come un puro riflesso della propria mente, onde evitare l’errore di credere nell’esistenza concreta ed oggettiva dei vari fenomeni che appaiono. In appendice è riportato un testo prebuddhista: «La lampada che rende chiari i segni della morte». Completano il volume il glossario dei termini sanscriti e un’utile bibliografia. |
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Note bibliografiche |
Prima edizione Mediterranee del 1985, a copertina morbida lucida illustrata a colori, con titoli in bianco e rosso al piatto e in nero al dorso; rilegata a filo; stampata su carta opaca con ampie marginature al testo. Non comune e non sempre facile da reperire sul mercato. |
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Stato di conservazione |
Come Nuovo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e robusta; copertine morbide in ottimo stato, con minori segni di vissuto ai bordi, leggere opacità da sfregamento ai piatti e tenui ingiallimenti ai margini; coste un po’ impolverate, ma nella norma per l’età ed il materiale; ingiallimento delle pagine abbastanza contenuto e non anomalo] |
Informazioni aggiuntive
Peso | 0,21 kg |
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Dimensioni | 15,5 × 21,5 × 1,1 cm |
Edizione | |
Luogo di pubblicazione | Roma |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
Formato | |
Genere | |
Colore principale | |
Lingua |
Condition | n/a |
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Notes | Il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e robusta; copertine morbide in ottimo stato, con minori segni di vissuto ai bordi, leggere opacità da sfregamento ai piatti e tenui ingiallimenti ai margini; coste un po' impolverate, ma nella norma per l'età ed il materiale; ingiallimento delle pagine abbastanza contenuto e non anomalo. |
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