Paolo Piazza. Pittore cappuccino nell’età della Controriforma tra conventi e corti d’Europa, Ed. Bortolazzi STEI, 2002

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Il volume è il frutto di una ricerca capillare ed ha l’intento di ricostruire, con l’accuratezza degli studi di Sergio Marinelli e Angelo Mazza, l’intero catalogo delle opere del Piazza

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Descrizione

Edizione Bortolazzi STEI per Banco Popolare di Verona e Novara, Verona, 2002 Testi Roberto Contini, Agostino Contò, Elena Fumagalli, Sergio Marinelli e Angelo Mazza
Curatela Sergio Marinelli e Angelo Mazza Illustrazioni Fotografie e disegni in B/N e a colori
N. Volumi 1 N. Pagine 309
Dimensioni 24 x 31,8 x 2,8 cm. Peso 2,36 kg.
Descrizione

C

i sono artisti che raggiungono la fama in vita e la mantengono immutata anche dopo la morte. Altri che, sfortunati in vita, vedono riconosciuto il loro valore solo a posteriori. Altri ancora che, celebrati e ricercati da vivi, vengono presto, e spesso ingiustamente, dimenticati. E proprio questo il caso del frate pittore Paolo Piazza, nativo di Castelfranco Veneto, attivo tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento.

Conteso, in vita, dai più illustri committenti del suo tempo, già pochi anni dopo la morte era a malapena ricordato dagli storici. Solo in anni recenti la sua opera ha destato un rinnovato interesse. E quindi una grande soddisfazione presentare un volume che permetta finalmente la piena riscoperta di questo frate cappuccino, strappandolo a quasi quattro secoli d’oblio.

La vicenda umana ed artistica di Paolo Piazza si colloca nel clima di intensa religiosità che caratterizza la tarda età della Controriforma. Dopo un inizio in sordina, l’artista castelfranchese lavorò per le più antiche ed illustri famiglie di Venezia. Successivamente, vestito l’abito cappuccino, operò alla corte imperiale di Rodolfo II a Praga, quindi dai Wittelsbach a Monaco e dagli Asburgo a Graz.

Rientrato in Italia, fu presso Ranuccio Farnese a Parma, e soprattutto papa Paolo V Borghese a Roma. Prima di morire, nel 1620, riuscí a portare almeno in parte a compimento un ultimo, prestigioso incarico, conferitogli dallo Stato Veneto presso il Palazzo Ducale di Venezia.

Come si vede, la rosa dei suoi committenti è incredibilmente prestigiosa. Come sottolineano i nostri autori, a quel tempo nessun pittore, forse nemmeno Caravaggio, fu ricercato da una committenza di livello così elevato. Eppure, a poco piú di cinquant’anni dalla morte la critica aveva sostanzialmente perso memoria dell’opera di Paolo Piazza.

Il volume che qui presentiamo è il frutto di una ricerca capillare, svolta con l’intento di ricostruire con l’accuratezza degli studi accademici garantiti dai due curatori, Sergio Marinelli e Angelo Mazza, l’intero catalogo delle opere del Piazza. Il risultato è una rievocazione affascinante che condurrà il lettore in un immaginario viaggio dalle familiari terre italiane agli angoli più suggestivi della Mitteleuropa, alla riscoperta di una figura d’artista che non mancherà di destare la curiosità di tutti e la sorpresa per un così lungo silenzio sulla sua attività pittorica.

Tanto più grati quindi agli autori e ai curatori per la riscoperta di un artista ingiustamente dimenticato e per la restituzione di un capitale di cultura e bellezza che altrimenti non saremmo stati in grado di conoscere ed apprezzare.

Volentieri estendiamo la nostra gratitudine anche a tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alla riuscita di quest’opera. In tal modo, una volta di piú, il Banco Popolare conferma il suo ruolo di istituzione attenta ai valori, ai segni del tempo, alle storie degli uomini che costituiscono il patrimonio e l’identità del territorio di riferimento.

[Carlo Fratta Pasini, Presidente Banco Popolare di Verona e Novara]

 

Indice:

  • SERGIO MARINELLI, Paolo Piazza pittore veneto
  • ROBERTO CONTINI, Paolo Piazza, ovvero collusione di periferia veneta e mondo rudolfino
  • ANGELO MAZZA, Fra Cosmo da Castelfranco pittore itinerante tra conventi cappuccini e corti padane (1608-1611)
  • ELENA FUMAGALLI, Padre Cosimo Cappuccino a Roma
  • SERGIO MARINELLI, L’ultimo ritorno nel Veneto
  • AGOSTINO CONTÒ, «Illustri spettatori, il tragidialogo è compito». Paolo Piazza nel teatro veneto tra Cinque e Seicento
  • L’Ingannato Spirto. Tragidialogo spirituale di fra’ Cosmo Piazza da Castelfranco Cappuccino
  • Bibliografia
  • Indice dei nomi di persona
  • Indice dei luoghi
Note bibliografiche

Pubblicazione di strenna bancaria per il Banco Popolare di Verona e Novara, realizzata nel 2002 dall’editore Bortolazzi STEI, di grande formato, a copertina rigida in tela azzurra, con titoli in bianco al dorso; rilegata a filo; stampata su carta semi-lucida di buona qualità, con ampie marginature alle pagine; dotata di sovracoperta lucida fotografica a colori; ricchissima di fotografie e disegni in B/N e a colori anche a tutta pagina; protetta da una custodia rigida editoriale telata blu.

Stato di conservazione

Come Nuovo [a livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e resistente; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con leggerissime opacità da sfregamento ai piatti; coste abbastanza luminose; ingiallimento delle pagine quasi inesistente; custodia rigida completa in ottime condizioni, senza usure degne di nota]

Informazioni aggiuntive

Peso 2,36 kg
Dimensioni 24 × 31,8 × 2,8 cm
Luogo di pubblicazione

Verona

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

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Formato

Illustrazioni

Genere

Soggetto

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Colore principale

Lingua

Condition n/a
Notes A livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e resistente; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con leggerissime opacità da sfregamento ai piatti; coste abbastanza luminose; ingiallimento delle pagine quasi inesistente; custodia rigida completa in ottime condizioni, senza usure degne di nota.

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