Carlo Pietrangeli, I Musei Vaticani. Cinque secoli di storia, Ed. Quasar, 1985

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n grande museo non è soltanto una raccolta di opere d’arte o di cimeli di vario interesse e di diversa importanza; è anche un organismo vivo che ha da raccontare una sua storia, la quale, se il museo è di antica Origine, può essere anche di grande suggestione. Si pensi alla formazione di una collezione; al suo progressivo sviluppo che tiene conto e si modella, attraverso i secoli, sugli interessi culturali del tempo; si pensi alla acquisizione, talvolta fortunosa, delle opere; si pensi al gusto della ambientazione delle raccolte, alla metodica dei restauri; si pensi infine alle vicende politiche o alle implicazioni dottrinali nelle quali il museo può trovarsi coinvolto.

I Musei Vaticani, sorti al principio del ‘500, offrono una esemplificazione, quanto mai completa e attraente, sui temi cui abbiamo solo accennato. La loro formazione iniziale, a carattere quasi di raccolta privata; la minaccia di dispersione nel periodo della Controriforma, la rinascita erudita nel corso del *700, il loro sviluppo, anche come difesa del patrimonio artistico dello Stato minacciato dalle esportazioni, alla fine del secolo; il loro ampliamento fino ai tempi più recenti, insigne documento del mecenatismo dei Papi; e infine il loro inserimento, talvolta esemplare, nell’ambito dei Palazzi Vaticani, prima col Museo Pio-Clementino del Simonetti, poi col Braccio Nuovo dello Stern e più recentemente con la Pinacoteca del Beltrami e con il Museo Paolino dei Passarelli: tutto ciò costituisce motivo di studio, di confronto, di meditazione, e spesso anche di esempio.

Questo lavoro avrebbe avuto bisogno di una documentazione archivistica ben più estesa di quella che si è potuta consultare; si spera che in avvenire la sistematica esplorazione dei vastissimi fondi archivistici, assai dispersi, renda possibile un aggiornamento e un ampliamento di quelle parti che non si sono potute giovare di questo insostituibile supporto.

Ci si augura comunque di aver potuto ricostruire con sufficiente ampiezza le vicende dei Musei Vaticani attraverso i tempi e che questo lavoro possa riuscire utile in un momento in cui la storia del collezionismo suscita sempre maggiori interessi.

Indice:

• Premessa
• I. L’antiquario delle statue da Giulio II a Paolo III (1503-1549)
• II. La prima raccolta vaticana di antichità da Giulio III a Sisto V (1550-1590)
• III. Da Clemente XI a Clemente XIII: il ‘‘Museo Ecclesiastico’’ e i musei della Biblioteca (1700-1769)
• IV. Clemente XIV e la fondazione del Museo Clementino (1769-1774)
• V. Una grande stagione per i Musei Vaticani: il pontificato di Pio VI (17751799)
• VI. Le opere d’arte dello Stato Pontificio a Parigi
• VII. Ricostruzione e incremento dei Musei Vaticani da Pio VII a Pio VIII (1800-1831)
• VIII. Gregorio XVI fonda nuovi musei al Vaticano e al Laterano (1831-1846)
• IX. I Musei Vaticani da Pio IX a Pio X: il Museo Pio Cristiano e la grande Pinacoteca Vaticana (1846-1914)
• X. Riordinamento e incremento delle raccolte da Benedetto XV a Pio XII. La Pinacoteca in apposita sede e il Museo Missionario Etnologico (1914-1958)
• XI. Da Giovanni XXIII a Paolo VI: Riunione in Vaticano di tutti i musei pontifici – Fondazione della Collezione di Arte Religiosa moderna e del Museo Storico (1958-1978)
• XII. I Musei Vaticani oggi
• Bibliografia
• Abbreviazioni Bibliografia generale
• Indici
• Indice analitico Indice topografico delle opere d’arte del Vaticano citate nel volume

Prima Edizione del 1985 di Quasar, di grande formato; a copertina rigida in tela bordeaux con titolazioni in bianco al dorso; rilegata a filo; arricchita da fotografie in B/N; dotata di sovracoperta lucida fotografica a colori; stampata su carta semi-lucida di buona qualità e grammatura con ampie marginature ai paragrafi.

Come Nuovo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide intatte; sovracoperta in ottime condizioni, con minimi segni di vissuto ed opacità da sfregamento ai piatti; coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine ridottissimo e nella norma per l’età ed il materiale]