Carlo Pietrangeli (a cura di), Il Palazzo Apostolico Lateranense, Ed. Nardini, 1991-1992

«S

ubentrato da pochi mesi a S. Em. Cardinale Ugo Poletti nell’Ufficio di Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, vivo e lavoro tra le mura di quel Palazzo Lateranense, di cui il presente volume illustra la storia e i pregi artistici. Tutti sanno che in questo Palazzo ci sono gli uffici del Vicariato di Roma. Molti sanno che qui, nel 1929, sono stati siglati i Patti Lateranensi tra la Santa Sede e lo Stato italiano. Chi conosce la storia della Chiesa sa che tra queste mura si sono anche celebrati quattro Concili Ecumenici. Non c’è nessuno che visitando Roma non trovi elencato il palazzo del Laterano tra i monumenti architettonici più insigni. Ma la storia di questo edificio, le sue origini remote, le sue successive costruzioni e le condizioni attuali del suo assetto ambientale non sono note in dettaglio che a pochi specialisti.

È perciò una gradita sorpresa la pubblicazione di un’opera di grande pregio, che, nel testo e nelle illustrazioni, vuole rispondere a tutte le domande della cultura e della semplice curiosità, su un edificio che ha visto ruotare intorno a sé la storia della Città di Roma, quella del Pontificato Romano e, più di recente, quella della Diocesi del Papa, da quando, per volere di S. S. Giovanni XXIII, il Palazzo Lateranense è diventato sede degli Uffici del Vicariato.

È una gradita sorpresa per me, dal momento che il Vicario di Roma è il primo interessato a conoscere in dettaglio tutto quanto attiene a questa storica residenza. Immagino che lo sia anche per i fedeli della Diocesi di Roma, che riconoscono nella Basilica Lateranense la loro Cattedrale e nel Palazzo Lateranense la sede propulsiva delle iniziative pastorali che, sotto la guida del Papa, Vescovo di Roma, e attraverso i suoi collaboratori, Vescovi, Sacerdoti e Laici, sono dirette a collegare tra loro i Settori, le Prefetture e le Parrocchie, per la crescita cristiana della comunità credente. Ma anche ai semplici cittadini di Roma e ai suoi visitatori affezionati o occasionali questa pubblicazione deve tornare gradita, dal momento che non era facile fino ad oggi trovare una presentazione esauriente dell’insigne palazzo di Sisto V.

Per tutte queste ragioni, mi è gradito dedicare a quest’opera alcune righe di compiacimento per î suoi pregi e di augurio per la sua accoglienza e diffusione. L’arte e la storia sono strade che portano verso la comprensione dell’uomo e degli uomini tra loro; sono vie sussidiarie di quella strada maestra costituita dalla fede in Gesù Cristo e dalla conseguente vita di grazia che da essa scaturisce, valori per i quali sono impegnati gli sforzi di molti în questa Città. Ogni frammento di verità e di bellezza confluisce verso la Verità e la Bellezza somma che è Dio, nel Figlio suo Gesù Cristo.

Voglio aggiungere che il complesso monumentale del Laterano, con la Basilica e il Palazzo, sarà prossimamente sede di un evento comunitario di grande rilievo. Qui si celebreranno le sessioni conclusive del Sinodo Diocesano, indetto da S. S. Giovanni Paolo II nella Pentecoste 1986, per approfondire il significato della comunione e della missione del Popolo di Dio che è in Roma, alle soglie del terzo Millennio.

Mi è gradito pensare che anche quest’opera di arte e di cultura sia un contributo al Sinodo Romano, per il quale tanto impegno hanno profuso fino ad oggi Vescovi, Sacerdoti e Fedeli. Conoscere meglio conduce ad amare di più. E anche i luoghi hanno la loro importanza, per tenere uniti i sentimenti, le comuni credenze, le volontà di bene. Questo luogo, per il suo valore storico e simbolico, deve rappresentare per i romani il cuore della loro comunità diocesana, che da qui muove verso le borgate e le periferie urbane e qui confluisce da tutti i lembi del tessuto cittadino. Che il Laterano diventi sempre più un elemento unificatore per la nostra Chiesa, anche grazie agli studi e alla divulgazione che nei suoi confronti vengono promossi».

[Card. Camillo Ruini, dal Vicariato di Roma, 10 settembre 1991]

Indice:

• Presentazione, di S. Em. il Card. Camillo Ruini, Vicario di S.S. per la città di Roma
• IL PALAZZO APOSTOLICO LATERANENSE
  • Dal Laterano al Vaticano, di Carlo Pietrangeli
• PARTE I – IL PATRIARCHIO DALLE ORIGINI AL TEMPO DI SISTO V
  • Il Patriarchio: Note storico-topografiche, di Mariano Delle Rose
  • Le aule di rappresentanza, di Marina Di Berardo
  • Il Sancta Sanctorum: Architettura, di Marina Righetti Tosti-Croce
  • I mosaici e gli affreschi della cappella del Sancta Sanctorum, di Alessandro Tomei
  • L’Acheropita, di Maria Andaloro
  • Il tesoro del Sancta Sanctorum, di Giovanni Morello
  • Monumenti di epoca classica nel Patriarchio e nel Campo Lateranense, di Paolo Liverani
• PARTE II – IL SANTUARIO DELLA SCALA SANTA
  • La sistemazione sistina della Scala Santa, di Alessandro Ippoliti
  • La decorazione pittorica della Scala Santa, di Liliana Barroero
• Parte III – IL PALAZZO APOSTOLICO LATERANENSE
  • L’Architettura del Palazzo Lateranense, di Alessandro Ippoliti
  • Il Palazzo Lateranense: Il ciclo pittorico sistino, di Liliana Barroero
  • La collezione di arazzi dell’Appartamento Nobile Lateranense, di Anna Maria De Strobel
  • Il Museo Storico Vaticano, di Carlo De Vita
• Bibliografia
• Indice dei nomi

Pubblicazione di strenna bancaria del 1992 realizzata da Nardini per il Banco di Santo Spirito; di grande formato, a copertina rigida in pelle tela bordeaux con titolazioni in oro al piatto e al dorso; rilegata a filo; arricchita da numerose fotografie a colori; dotata di sovracoperta lucida fotografica a colori; stampata su carta semi-lucida di buona qualità e grammatura con ampie marginature ai paragrafi e layout del testo su due colonne; provvista di cofanetto rigido editoriale in tela, con applicazioni fotografiche a colori sulle fiancate e sul dorso.

Più che Ottimo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e resistente; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottime condizioni, con minimi segni di vissuto ed lievissime opacità da sfregamento ai piatti; coste abbastanza luminose; ingiallimento delle pagine ridottissimo e nella norma per l’età ed il materiale; cofanetto rigido integro e ben tenuto, senza consunzioni alla tela e con applicazioni fotografiche ancora in ottimo stato; una dedica del precedente proprietario alla prima pagina neutra]