Renato Francesco visconte di Chateaubriand, Atala (illustrata da Gustave Doré), Ed. Italia Universale

Renato Francesco visconte di Chateaubriand, Atala (illustrata da Gustave Doré), Ed. Italia Universale

40,00 [38,46 + I.V.A.]

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Atala è una novella di François-René de Chateaubriand, ispirata ai suoi viaggi in Nord America, che ebbe un profondo impatto sul primo Romanticismo…

Descrizione

Edizione e Anno Edizioni d’Arte Italia Universale, Roma, s.d. Illustrazioni
Direzione artistica
43 incisioni in B/N f.t. di Gustave Doré
Giuseppe Massani
N. Volumi 1 N. Pagine non numerate
Dimensioni 22 x 32 x 2,4 cm. Peso (senza imballo) 1,21 kg.
Descrizione

Atala è una novella di François-René de Chateaubriand, pubblicata il 2 aprile 1801; nel 1802, assieme a René, venne inclusa nella quarta parte del Génie du christianisme. L’opera si ispira ai suoi viaggi in Nord America, ebbe un profondo impatto sul primo Romanticismo e cinque edizioni nel solo primo anno.

Essa è legata al mito del “buon selvaggio”, sviluppatosi nel Settecento. In verità i due protagonisti del romanzo sono due semi-selvaggi nel deserto (nella versione francese Atala, ou Les amours de deux Sauvages dans le désert: difatti Atala è cristiana, e il linguaggio di Chactas non è puramente indiano, ma tradisce un soggiorno in Europa.

Nella prefazione al romanzo, Chateaubriand afferma di dipingervi la natura americana con la più scrupolosa esattezza. In realtà descrive le rive del fiume Mississippi senza mai esservi stato, ma basandosi sui diari di altri esploratori.

L’esotismo americano costituì una grande novità per la società dell’epoca, colpita dalla grandiosità dei paesaggi descritti più che dagli usi e costumi dei personaggi. L’amore di Atala e Chactas, così come quello tra René e Amelia, è struggente e disperato, e i due episodi mostrano quindi una certa rassomiglianza seppur condotti da tematiche e motivi diversi.

L’autore tende ad avvicinare la natura all’amore e il tutto alla religione, nel tentativo di confermare la convinzione dell’utilizzo di questi elementi come strumenti della fede. Ma è una fede che mostra i primi segni di traballamento, allo stesso modo dell’azione e della forza che pare contagiare alcuni protagonisti maschili.

Note bibliografiche

Edizione non datata ma di qualità (probabilmente degli anni ’70), a copertina rigida in simil-pelle rosso scuro, con titoli e fregi dorati al piatto e al dorso; dotata di cofanetto rigido editoriale in simil-pelle dello stesso colore; rilegata a filo; stampata su carta opaca di buona grammatura e qualità; corredata da 43 incisioni in B/N f.t. a tutta pagina, riproducenti l’opera grafica del Doré.

Stato di conservazione

Ottimo [il volume si conserva strutturalmente in condizioni eccellenti, senza strappi, segni, pieghe o danni in generale; legatura a filo snodata e molto resistente; ingiallimento della carta praticamente assente; cofanetto integro seppur con zone di abrasione superficiale da sfregamento ai bordi/spigoli, non gravi e messe in sicurezza con colla vinilica]

Informazioni aggiuntive

Peso 1,21 kg
Dimensioni 22 × 32 × 2,4 cm
Autore/i

François-René de Chateaubriand [1768-1848]

Edizione

Luogo di pubblicazione

Roma

Anno di pubblicazione

Formato

Illustrazioni

Genere

Soggetto

Lingua

Condition Very Good
Notes Ha superato i 60 anni di età ma il volume mostra si conserva strutturalmente in condizioni ancor più che dignitose, senza strappi, segni, pieghe o danni in generale di alcun tipo a livello strutturale; legatura a filo snodata (copertina posteriore un po' "molle" ma assolutamente "sicura") e molto resistente; ingiallimento della carta del tutto entro la media per il periodo; coste (soprattutto la superiore) inscurite dal tempo; sovracoperta con crepe e mancanze, messe in sicurezza con l'uso di nastro adesivo trasparente a scopo preventivo.

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