Romano Canosa, Storia del Mediterraneo nel Seicento, Ed. Sapere 2000, 1997

II Mediterraneo nel Seicento non fu un mare in crisi. Non lo fu sotto l’aspetto dei conflitti che lo videro teatro d’azione, non lo fu sotto quello delle condizioni dei paesi costieri, non lo fu infine sotto quello dei traffici che vi si svolsero.

Nel Mare Interno, nel corso del secolo, si ebbero dei mutamenti, a volte consistenti, nell’ambito dei quali qualche nazione guadagnó posizioni e qualche altra ne perse, ma in un quadro di sostanziale tenuta dell’intera area.

Fu nel Mediterraneo che si giocò la partita decisiva per la superiorità nel grande commercio mondiale, furono le sue città, soprattutto quelle italiane, ancora prospere, le destinatarie non secondarie dei beni trasportati sulle acque dei mari di tutto il mondo; furono alcuni suoi porti i nuovi terminali delle flotte di maggior peso del secolo, quali che fossero la loro nazionalità e il loro luogo di provenienza; fu infine nei suoi mercati che gli inglesi e gli olandesi, i “nuovi venuti”, trovarono il terreno più idoneo per affermare la loro supremazia.

Prima Edizione del 1997, a copertina rigida in tela rossa con titoli dorati al dorso e al piatto, rilegata a filo.

Ottimo [strutturalmente parlando non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure particolari che vadano evidenziate; legatura compatta e robusta; copertine rigide ben tenute e con spigoli e bordi netti; sovracoperta integra, con solo una piccolissima crepa al bordo inferiore, rinforzata dall’interno con nastro adesivo trasparente; leggerissime fioriture ai tagli delle pagine, soprattutto quelli superiori].