Steven Runciman, Il rajah bianco. La vera storia di James Brooke e della sua dinastia, Ed. Rizzoli, 1977
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Runciman racconta la storia di James Brooke con un tale amore per i personaggi che spesso, pur senza abbandonare il rigore dello storico, pare abbia desiderato scrivere un romanzo…
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Descrizione
Edizione | Rizzoli, Milano, 1977 | ||
Traduttore | Marco Amante | Serie | Collana Storica |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | 414 |
Dimensioni | 16 x 22,5 x 3,8 cm. | Peso | 0,81 kg. |
Descrizione |
T ra il 1841 e il 1946 il piccolo stato del Sarawak, nel Borneo, fu teatro di uno dei più incredibili esperimenti di governo personale della storia: nell’arco di un secolo, uno stato sotto molti aspetti fermo al Medioevo, nel quale vivono numerose popolazioni primitive spesso in lotta tra di loro, sfruttate e angariate da una dinastia di nobili malesi prepotenti e corrotti, venne porta to gradualmente ad inserirsi nel moderno. Non deve stupire quindi che sia stato proprio Sir Steven Runciman, il grande medievalista, a ricevere l’incarico di scrivere la storia. James Brooke, un giovane gentiluomo inglese, bello, colto e affascinante, innamorato dell’Oriente, compera una nave, arruola un equipaggio e salpa dall’Inghilterra diretto al Borneo. In seguito a una serie di circostanze avventurose si vede offrire il Regno di Sarawak e, dopo qualche esitazione, accetta. Inizia così uno degli episodi più anomali e più romantici del colonialismo europeo in Oriente. Le imprese del Rajah James contro i pirati malesi e dayak, le sue continue lotte contro i nobili malesi che avevano tutto da perdere dall’instaurazione di un governo desideroso di proteggere i diritti delle popolazioni native, l’ostilità nei suoi confronti ‘dei vari governi britannici, furono uno degli argomenti che più affascinarono l’opinione pubblica vittoriana, ma che gli provocarono anche accese critiche in patria. Dopo la sua morte, altri due Rajah Bianchi salirono sul trono del Sarawak e, con un governo senza dubbio meno avventuroso, ma più efficiente e attento alle questioni amministrative ed economiche, portarono il Sarawak a inserirsi senza eccessive scosse nel XX secolo. Infine, dopo tre generazioni di governo personale, o meglio, di dispotismo illuminato, la dinastia dei Brooke ebbe termine e il Sarawak nel 1946 divenne una Colonia della Corona Britannica e successivamente ottenne l’indipendenza, entrando a far parte della federazione della Malaysia. Steven Runciman ha raccontato la storia di James Brooke e dei suoi discendenti con la sua consueta capacità descrittiva, con spirito e con un tale amore per i suoi personaggi e per le loro imprese che spesso, pur senza abbandonare il rigore dello storico, pare abbia desiderato scrivere un romanzo. |
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Note bibliografiche |
Prima Edizione del 1977, a copertina rigida in tela nera, con titoli e fregi dorati al dorso su inserto bordeaux; rilegata a filo; dotata di sovracoperta fotografica lucida a colori. |
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Stato di conservazione |
Come Nuovo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e robusta; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con minori opacità da sfregamento ai piatti; coste un po’ impolverate e pagine recanti un diffuso ingiallimento, non deturpante, tipico di queste edizioni] |
Informazioni aggiuntive
Peso | 0,82 kg |
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Dimensioni | 16 × 22,5 × 3,8 cm |
Formato | |
Edizione | |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
Soggetto | |
Genere | |
Lingua |
Condition | n/a |
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Notes | Strutturalmente intatto; a parte il tasso di ingiallimento della carta (nella norma per quel tipo di carta e per quegli anni), non è visibile altra traccia di usura o di passaggio del tempo, né segni o scritte. |