San Pietroburgo [1703-1825]. Arte di corte dal Museo dell’Ermitage, Ed. Berenice, 1991

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L’Ermitage, come il Louvre, è un museo universale, ma la sua fama principale è dovuta alla pinacoteca, che raccoglie opere d’arte di tutto il mondo

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Descrizione

Edizione Berenice, Milano, 1991 Curatela scientifica Silvana Pettenati
Redazione del Catalogo Patrizia Piovano e Roberta D’Alessandro Illustrazioni Fotografie e disegni in B/N e a colori
N. Volumi 1 N. Pagine 488
Dimensioni 21 x 28,7 x 3,5 cm. Peso 2,08 kg.
Descrizione

I

l Museo Statale dell’Ermitage fu una creazione del secolo dell’Illuminismo. Alle sue origini si trova Caterina II con i suoi illuminati consiglieri russi e stranieri. Ella acquistò a Berlino nel 1764 per il Palazzo d’Inverno, nuova residenza degli zar, una splendida collezione di quadri di artisti olandesi e fiamminghi in numero di 225 tele, che costituirono l’effettivo inizio della storia dell’attuale Ermitage.

Nel corso del XVIII secolo, sotto Caterina II, accanto al Palazzo d’inverno furono costruiti altri tre palazzi lungo la Neva per il collocamento della sempre crescente collezione di museo di corte, ai quali si dette il nome di Ermitage, seguendo la moda del secolo dell’Illuminismo, quando i monarchi preferivano riposarsi dalla rigorosa etichetta di corte nell’intimità delle persone di fiducia, nelle proprie camere, piene di svariate rarità museali.

A metà del XIX secolo, nel 1852, fu eretto un edificio speciale che ricevette il nome di Nuovo Ermitage, dove furono raccolte le collezioni principali dell’Ermitage, il quale divenne un museo aperto a tutti e accessibile a un vasto pubblico. Oggi l’Ermitage sta accanto a collezioni museali mondiali come il Louvre, il Metropolitan Museum, il British Museum, possedendo nelle sue raccolte circa tre milioni di monumenti di diverse epoche, a partire dal l’età della pietra fino al nostro secolo, di diverse civiltà e popoli.

La fama dell’Ermitage è dovuta alla pinacoteca, costituita da 50 sale di arte francese dal XVIII al XX secolo, 37 sale di quadri italiani e innumerevoli sale dedicate alle scuole olandese, fiamminga, spagnola, tedesca e ad altre scuole europee. Percorrendo le 353 sale dell’Ermitage potrete incontrare grandi capolavori dell’arte mondiale opere di Raffaello, Giorgione, Michelangelo, Leonardo da Vinci, Tiziano, Veronese, Rubens e molte altre opere che hanno glorificato l’umanità, e inoltre potrete conoscere la storia dell’architettura russa d’interno nelle sue più alte realizzazioni.

L’Ermitage, come il Louvre, è un museo universale. Fra le sue opere d’arte si conservano i monumenti dell’antico Egitto, della civiltà dell’Asia Centrale, della Persia, della Cina, dei popoli nomadi delle distese della steppa russa, i capolavori dell’antica Grecia e di Roma, di Bisanzio, della cultura russa, degli impressionisti francesi e molte altre opere d’arte.

 

Indice:

  • Pietroburgo capitale dell’Impero Russo [1703-1825]. Storia e architettura, di Galina Komelova
  • Le residenze imperiali suburbane, di Natalija Guseva
  • Giacomo Quarenghi e il classicismo, di Milica Koršunova
  • L’arte decorativa applicata di Pietroburgo [1703-1825], di Larisa Zavadskaja
  • La caccia imperiale in Russia [1721-1825], di Sergej Letin
  • Catalogo
  • Illuminismo e Menus Plaisirs nell’arco delle residenze europee, di Andreina Griseri
  • La corte russa e l’Europa. Simboli condivisi dell’assolutismo e oggetti di scambio diplomatico, di Sandra Pinto
  • I quadri della famiglia VanLoo nei musei russi, di Pierre Rosenberg e Marie-Catherine Sahut
  • La porcellana tra magia e scienza: gli “arcanisti” e le manifatture di corte, di Silvana Pettenati
  • L’ornatistica francese modello per le capitali europee del Settecento, di Angela Griseri
  • Il soggiorno dei conti del Nord a Torino nel 1782. Sedi diplomatiche e collezioni di ambasciatori, di Michela di Macco
  • Lo sguardo degli ambasciatori sabaudi sulla vita di corte nella Russia di fine Settecento, di Isabella Massabò Ricci e Marco Carassi
  • Gli artisti piemontesi di fronte alla campagna del generale Suvorov. Un suddito sabaudo a San Pietroburgo: Xavier de Maistre, di Vittorio Natale
  • Bibliografia, a cura di Simone Baiocco
Note bibliografiche

Prima Edizione con funzione di Catalogo della Mostra svoltasi presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi (Torino) dal 4 Maggio all’8 Settembre 1991; a copertina morbida lucida fotografica a colori con titolazioni al piatto e al dorso; rilegata a filo; stampata su carta semi-lucida di buona qualità con ampie marginature ai paragrafi ed impaginazione del testo su due colonne; corredata da numerose fotografie e disegni in B/N e a colori.

Stato di conservazione

Più che Ottimo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e resistente; copertine morbide in buone condizioni, con minime consunzioni ai margini e agli spigoli; coste non molto impolverate; ingiallimento delle pagine presente ai bordi, ma non deturpante e non fuori dalla norma]

Informazioni aggiuntive

Peso 2,08 kg
Dimensioni 21 × 28,7 × 3,5 cm
Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Formato

Illustrazioni

Genere

Soggetto

Colore principale

,

Lingua

Condition Very Good
Notes Il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e resistente; copertine morbide in buone condizioni, con minime consunzioni ai margini e agli spigoli; coste non molto impolverate; ingiallimento delle pagine presente ai bordi, ma non deturpante e non fuori dalla norma.

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