Umberto Eco, Baudolino, Ed. Bompiani, 2000

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Bompiani

Un romanzo picaresco, che ripercorre le vicende del suo protagonista, Baudolino, per circa sessant’anni, giocato su due piani narrativi…

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Descrizione

Edizione e Anno Bompiani, Milano, 2000 Illustrazioni
N. Volumi 1 N. Pagine 526
Dimensioni 16 x 22 x 4,2 cm. Peso (senza imballo) 0,71 kg.
Descrizione

Un romanzo picaresco, che ripercorre le vicende del suo protagonista, Baudolino, per circa sessant’anni, giocato su due piani narrativi: un cronachista presenta la storia e crea le connessioni logico temporali, Baudolino stesso, in dialogo con Niceta, commenta e spiega le avventure da lui vissute da quando aveva tredici anni alla vecchiaia.

I quaranta capitoli, secondo l’uso medioevale, sono intitolati con la sintesi di ciò che verrà descritto e iniziano sempre con il nome del protagonista. Nel primo capitolo viene utilizzato un linguaggio che giocosamente unisce (e corregge) parole o costrutti di più lingue (considerando che quei primi secoli del millennio sono stati un periodo di grande evoluzione linguistica), sia geograficamente parlando, sia temporalmente: il latino, il latino medioevale, il volgare genovese e quello piemontese. Quindi si prosegue nei successivi capitoli con un lingua più accessibile in cui permangono alcuni termini medioevali, altri che evocano il dialetto di Alessandria e la frequente costruzione di immagini o di concezioni che traggono vita dalla ricchissima tradizione sia dotta che popolare (le cronache, i bestiari, le rappresentazioni sacre, i cantari, la tradizione giullaresca e cavalleresca) del XII secolo.

Tutto ciò non deve minimamente far pensare ad un libro “di erudizione”, se si utilizza il temine per dire, con facile eufemismo, noioso e leggibile da pochi: Baudolino è un romanzo divertentissimo, il personaggio è di una simpatia assoluta, il racconto raggiunge talvolta note di vera comicità e non perde mai in brillantezza, né si verificano cadute di pedantesca dottrina o di esibita conoscenza. Quando il racconto viene fatto dal protagonista, la presenza di un interlocutore, Niceta, che funge da sapiente spalla, rende vivace il dialogo e soprattutto esplicita l’esigenza di qualsiasi narratore di avere un pubblico di riferimento a cui rivolgersi per fissare e calibrare la storia. In tanti momenti del romanzo l’identificazione con l’autore è evidente (così come è già stato fatto notare), ma è soprattutto chiaro l’intento di vedere in Baudolino “il narratore” per eccellenza, cioè colui che, usando l’immaginazione, sa costruire mondi reali tanto quanto quelli che cadono sotto i nostri sensi, mondi a cui è giusto credere, perché la distinzione tra verità e menzogna, quando è la fantasia ad agire, è davvero un criterio scorretto.

Dirà Baudolino: “…mi stavo giocando il sogno di una vita, ovvero la vita stessa, visto che la mia vita era costruita intorno a quel sogno.” E la vita, soprattutto quella di uno scrittore (ma anche di tanti lettori), è in gran parte costruita sul sogno, cioè sull’immaginazione, sulla capacità creativa. E forse per quello capiterà che il protagonista, ormai anziano, arriverà dire: “Hai visto. L’unica volta in vita mia che ho detto la verità e solo la verità, mi hanno lapidato”, perché da lui ci si aspetta proprio il sogno, la fantasia. Ma questa non dovrà nascere dal facile desiderio di compiacere il proprio pubblico (grande lezione rivolta ai moderni fabbricanti di best seller!) perché “la preoccupazione di compiacere gli uomini fa perdere ogni floridezza spirituale” e a questa floridezza, freschezza, genialità e giovinezza intellettuale (grazie forse all’amore per il viaggiare, come fa dire al suo personaggio) Eco non viene certo meno.

Giocando con i generi – come non pensare a un topos del giallo per la misteriosa morte di Federico Barbarossa? – con le parole e la fantasia (il viaggio di Baudolino alla ricerca del Prete Gianni fa pensare spesso all’Ariosto), mescolando macrostoria e microstorie, puntando al divertimento e all’immediatezza (pare che il libro sia stato scritto in sei mesi e con grande divertimento del suo autore stesso) il maggior intellettuale italiano regala al suo vasto ed eterogeneo pubblico un vero gioiello.

Oltre alla prima edizione, disponiamo anche di una II Edizione, coeva e identica, che vendiamo ad un prezzo un po’ inferiore. Potete richiederla con eMail a ordini@antrodiulisse.eu.

Note bibliografiche

Prima Edizione del 2000, a copertina rigida telata blu, dotata di sovracoperta lucida illustrata, rilegata a filo.

Stato di conservazione

Più che Ottimo [non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure particolari a livello strutturale che vadano evidenziate; legatura compatta e robusta; ingiallimento delle pagine ridotto e nella norma per il tipo di carta usato da Bompiani in quegli anni; coste un po’ impolverate ma in maniera non grave; leggere opacità da sfregamento ai piatti della sovracoperta].

Informazioni aggiuntive

Peso 0,71 kg
Dimensioni 16 × 22 × 4,2 cm
Autore/i

Umberto Eco [1932-2016]

Edizione

Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Formato

Genere

Soggetto

Lingua

Condition Very Good
Notes Non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure particolari a livello strutturale che vadano evidenziate; legatura compatta e robusta; ingiallimento delle pagine ridotto e nella norma per il tipo di carta usato da Bompiani in quegli anni; coste un po' impolverate ma in maniera non grave; leggere opacità da sfregamento ai piatti della sovracoperta.

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