Umberto Eco, Il Nome della Rosa, Ed. Bompiani, 1981

L’opera, ambientata sul finire dell’anno 1327, si presenta come il manoscritto del monaco Adso da Melk, che, ormai anziano, mette su carta i fatti vissuti da novizio molti decenni addietro in compagnia del proprio maestro Guglielmo da Baskerville. La narrazione si svolge all’interno di un monastero benedettino dell’Italia settentrionale, ed è suddivisa in sette giornate, scandite dai ritmi della vita monastica.

Il Nome della Rosa ha ottenuto un vasto successo di critica e di pubblico, vendendo 30 milioni di copie in trent’anni ed essendo tradotto in oltre 40 lingue. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Strega nel 1981, ed è stato inserito nella lista de “I 100 libri del secolo di Le Monde”.

Dal romanzo è stato tratto nel 1986 il film omonimo per la regia di Jean-Jacques Annaud, con Sean Connery nei panni di Guglielmo e Christian Slater nel ruolo di Adso.

VIII Edizione uscita a solo un anno di distanza dalla Prima, a copertina rigida con sovracoperta illustrata, pubblicata nel 1981, rilegata a filo, ed ormai davvero non semplice da reperire in buone condizioni.

Include la mappa dell’abbazia in B/N stampata sugli interni di copertina.

Ottimo [non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure particolari a livello strutturale che vadano evidenziate; legatura rodata ma robusta; ingiallimento delle pagine presente ma nella norma per il tipo di carta usato da Bompiani in quegli anni; coste imbrunite dal tempo e dalla polvere, soprattutto quella superiore (anche questo difetto è accentuato dalle scelte dei materiali dell’Editore); piccole crepe ai bordi della sovracoperta messe in sicurezza con discrezione mediante nastro adesivo trasparente applicato dall’interno].