Umberto Eco, Il secondo diario minimo, Ed. Bompiani, 1992

“I

l secondo diario minimo” è il seguito del primo “Diario minimo“: in questa nuova raccolta, alcuni testi ormai celebri, altri ancora ignoti e altri rieditati “a grande richiesta”, come quel libretto di storia della filosofia in versi (Filosofi in libertà), che era diventato ormai un pezzo di antiquariato librario. Ed ecco dunque l’analisi letteraria di “Tre civette sul comò“, i testi del Cacopedia, l’intervista con Pietro Micca, la fiammeggiante vicenda galattica di “Stelle e stellette”, un inedito di Dante su Saussure, Proust, Mann e Joyce spiegati ai piccoli, l’Inno sacro di Manzoni sulla Gnosi, le avventure della PP2, un dialogo tra computeristi babilonesi di settemila anni fa, una serie di “Istruzioni per l’uso“, in cui si spiega come aprire un pacco, come fare vacanze intelligenti, come trattare coi Bonga, come mangiare in aereo, come viaggiare con un salmone, come dire “esatto”, nonché una sezione di giochi verbali, lipogrammi, anagrammi e pangrammi.

Il filo conduttore è sempre quello di un apparente “lasciatemi divertire” che fa trasparire un’ironica e implacabile critica a fatti e misfatti del costume nazionale, a vizi e vezzi della cultura nostrana.

Prima Edizione del 1992, a copertina rigida in tela rossa, con titoli dorati al dorso, rilegata a filo e corredata da alcuni disegni e vignette in B/N.

Ottimo [il volume mostra segni del tempo e dell’utilizzo: piccole ondulazioni diffuse ma non gravi alle pagine; carta alquanto ingiallita sebbene sia un fenomeno tipico di queste edizioni Bompiani; non si notano crepe, tagli, usure, abrasioni o segni deturpanti; legatura snodata ma resistente; copertine ben tenute e senza logorii o strappi; a seconda dell’esemplare disponibile, può presentarsi una firma di appartenenza alla prima pagina neutra, oppure alcune fioriture/bruniture ai tagli delle coste; sovracoperta con qualche opacità da sfregamento, trascurabile].