Giulio Vanetti (diretta da), Storia dell’Ambrosiana: il Novecento, Ed. Amilcare Pizzi, 2002
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Il Novecento è stato per l’Ambrosiana un secolo di interventi di ordine strutturale che hanno portato a ritrovamenti archeologici di fondamentale importanza…
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Descrizione
Edizione e Anno | Amilcare Pizzi per IntesaBCI, Milano, 2002 | Direzione editoriale | Giulio Vanetti |
Coordinamento scientifico | Cesare Pasini e Massimo Rodella | Ricerca iconografica | Melissa Nicolini e Enrico Riva |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | 493 |
Dimensioni | 22,3 x 28,7 x 3,9 cm. | Peso (senza imballo) | 2,41 kg. |
Descrizione |
C on questo volume, ll Novecento, trova compinmento la Storia della Biblioteca Ambrosiana, avviata nel 1992 per iniziativa della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (Cariplo) e con il paterno incoraggiamento dell’ arcivescovo di Milano, cardinal Carlo Maria Martini. La prestigiosa istituzione, fondata nel 1603 dal cardinal Federico Borromeo, è oggi alle soglie del compimento del suo quarto secolo di vita: una storia unica come centro di cultura universale, ma anche come struttura per lo studio messa a disposizione di tutti. Il carattere innovativo per quell’epoca della missione attribuita alla Biblioteca e quindi la straordinaria lungimiranza del fondatore appaiono evidenti se si considera l’attualità dell’idea di un servizio alla crescita culturale e sociale della collettività. Il Novecento è stato per l’Ambrosiana un secolo contrassegnato da numerosi interventi di ordine strutturale che hanno portato a ritrovamenti archeologici di fondamentale importanza per la conoscenza della storia di Milano. In più, un grandioso lavoro architettonico e tecnologico sostenuto finanziariamente dalla Fondazione Cariplo (importante azionista della nostra banca) ha consentito all’AmbroSiana di essere oggi all’avanguardia anche nel delicatissimo campo della conservazione dei suoi preziosi tesori. Per merito dei contributi degli studiosi coinvolti e dell’appassionato coordinamento del prefetto monsignor Gianfranco Ravasi si può senz’altro affermare che la storia dell’Ambrosiana – nei quatro volumi che la compongono – costituisce uno strumento di approfondimento culurale unico nel suo genere. Le circostanze hanno voluto che questa iniziativa editoriale si concludesse proprio al termine dell’impegno pastorale del cardinale Carlo Maria Martini alla guida della diocesi milanese. A lui vogliamo quindi rinnovare nell’occasione la nostra gratitudine per l’attenzione e i consigli ricevuti nel corso di questo lavoro. Alla Biblioteca Ambrosiana – con il suo nuovo Patrono, il cardinale Dionigi Tettamanzi – l’augurio di continuare ad assicurare per il futuro il suo illuminato e insostituibile servizio alla cultura mondiale. [Giovanni Bazoli, Presidente di IntesaBCI]
Indice:
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Note bibliografiche |
Prestigiosa pubblicazione fuori commercio, concepita come strenna bancaria di IntesaBCI e stampata da Amilcare Pizzi nel 2002, a copertina rigida in tela blu scuro con titoli in oro al piatto e al dorso; rilegata a filo; stampata su carta semi-lucida di buona qualità e grammatura, con ampie marginature al testo; dotata di sovracoperta editoriale fotografica lucida a colori; ricchissima di fotografie in B/N e a colori anche a tutta pagina |
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Stato di conservazione |
Più che Ottimo [a livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e resistente; copertine rigide quasi intatte; sovracoperta di bell’aspetto e senza mancanze, con area del dorso dalla colorazione superficialmente stinta dalla luce; ingiallimento delle pagine ridottissimo; coste ancora luminose]. |
Informazioni aggiuntive
Peso | 2,41 kg |
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Dimensioni | 22,3 × 28,7 × 3,9 cm |
Edizione | |
Anno di pubblicazione | |
Luogo di pubblicazione | Milano |
Caratteristiche particolari | |
Illustrazioni | |
Formato | |
Genere | |
Soggetto | |
Colore principale | |
Lingua |
Condition | Very Good |
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Notes | A livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e resistente; copertine rigide quasi intatte; sovracoperta di bell'aspetto e senza mancanze, con area del dorso dalla colorazione superficialmente stinta dalla luce; ingiallimento delle pagine ridottissimo; coste ancora luminose. |
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