Giulio Bora (schede critiche di), I disegni del Codice Resta, Ed. Amilcare Pizzi, 1976

Giulio Bora (schede critiche di), I disegni del Codice Resta, Ed. Amilcare Pizzi, 1976

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Di tutti i volumi di disegni raccolti da Padre Resta, quello conservato all’Ambrosiana (la «Galleria Portatile») è l’unico che sia giunto fino a noi completamente integro…

Descrizione

Edizione Amilcare Pizzi per Credito Italiano, Milano, 1976 Collana Fontes Ambrosiani, #56
Schede critiche Giulio Bora Illustrazioni Fotografie e disegni in B/N e a colori
N. Volumi 1 N. Pagine 297
Dimensioni 25,7 x 32,5 x 4 cm. Peso 2,28 kg.
Descrizione

D

i tutti i volumi di disegni raccolti da Padre Resta, quello conservato all’Ambrosiana (la «Galleria Portatile») è l’unico che sia giunto fino a noi completamente integro. La sua importanza e la sua fama risiedono proprio in questo fatto documentario quasi più ancora che nell’indubbia preziosità di alcuni disegni in esso contenuti: e ciò perché il Resta, oltre a raccogliere e ordinare i disegni nel volume secondo le epoche e le scuole, arricchiva le pagine di fitte note di commento, con riflessioni sulla qualità dei fogli, sulla loro provenienza e su eventuali confronti da lui fatti con dipinti, e inoltre con citazioni del Vasari, Lomazzo, Armenini e altri autori circa l’attività dei vari artisti.

Il volume – che ha una copertina in pelle con le due facce rivestite da un foglio di marocchino con sovrimpressioni in oro a motivi decorativi geometrici e floreali e stemma ornamentale (mm. 540 x 390) – consta di pagine IV + 230 (mm. 523 x 385) sulle quali sono incollati 281 disegni e tre incisioni; alcuni fogli singoli o riuniti in fascicoli con note del Resta di vario argomento sono inseriti prima del frontespizio e in corrispondenza dell’ultima pagina.

Con la «Galleria portatile» il Resta intendeva rappresentare, dopo una premessa sulla nascita dell’arte con i greci e i romani, l’intero arco dell’arte italiana dalla rinascita con Cimabue e Giotto ai suoi giorni, presentando i disegni dei «capi delle quattro scuole Fiorentina antica, Romana antica e moderna, Venetiana antica, Lombarda antica, et anco, per la benemerenza de’ Carracci Bolognesi, moderna».

Come è noto, non sempre il riferimento a quegli artisti è esatto, e c’è da credere che la troppa facilità nell’attribuire disegni a Giotto, Masaccio, Michelangelo e Raffaello non fosse del tutto disinteressata. Nel complesso, tuttavia, prevale nel Resta la figura del conoscitore appassionato e curioso, che assai spesso discute le attribuzioni accettando quella che gli pare più verosimile o che si sforza di trovarne la conferma rifacendosi ai dipinti o alle testimonianze dei contemporanei; e in alcuni casi confessa gli sforzi compiuti per riuscire ad acquistare fogli ritenuti da lui di grande importanza.

Fra i disegni del Quattro e del Cinquecento è assai frequente il caso di attribuzioni errate o approssimative; ma talvolta, e in particolar modo quando si riferiscono ad artisti meno noti o cronologicamente a lui più vicini, la loro esattezza risulta confermata e si rivela preziosa. Del resto le difficoltà attributive del Codice Resta restano tuttora molte; ed è in parte per questo che la critica conosce relativamente poco la «Galleria Portatile», salvo il gruppo degli artisti fiorentini del Quattrocento e di quelli veneti, oltre ai singoli fogli di autori più prestigiosi (Leonardo, Raffaello, Bronzino, Barocci, Ludovico Carracci, Guercino, ecc.).

La pubblicazione in fac-simile a cura del Credito Italiano delle Cento tavole del Codice Resta (1955) ebbe il merito di far conoscere agli studiosi buona parte dei fogli più rappresentativi. La presente edizione riproduce integralmente a colori i 284 fra disegni e incisioni, corredandoli di schede critiche, e offre in appendice la trascrizione completa delle note del Resta. Quanto alle schede è da dire che il grande sforzo editoriale, esigendo tempi ben precisi di allestimento, ha in qualche modo condizionato la ricerca, lasciando alcuni problemi attributivi non completamente risolti.

Molti studiosi hanno per l’occasione fornito preziose indicazioni, primi fra tutti Philip Pouncey e John Gere; e inoltre Catherine Goguel, Mina Gregori, Sylvie Béguin, Diane Bohlin, Sergio Marinelli e numerosi altri via via citati nelle schede. Per le ricerche bibliografiche è stato valido l’ap- porto di Barbara Fabjan; la trascrizione delle note del Re- sta è dovuta in massima parte al cav. Maurizio Cogliati. Non da ultimo è da ricordare che quest’opera non sarebbe stata realizzata senza la fiducia e il costante incitamento e aiuto del direttore della Biblioteca Ambrosiana, dr. Angelo Paredi e senza gli insegnamenti e i consigli della professoressa Anna Maria Brizio.

[Giulio Bora]

 

Indice:

  • Sebastiano Resta collezionista
  • Prefazione
  • I disegni
  • Le note di Paolo Resta
  • Bibliografia
  • Indice degli Artisti
  • Indice delle collezioni citate
Note bibliografiche

Pubblicazione di Amilcare Pizzi in forma di strenna bancaria del 1976 per Credito Italiano, a copertina rigida in tela bordeaux con titoli in bianco al piatto e al dorso; rilegata a filo; stampata su carta opaca di buona qualità e grammatura, con buone marginature ai paragrafi e layout del testo su due colonne; arricchita da numerose fotografie e disegni in B/N e a colori; dotata di sovracoperta editoriale illustrata in bicromia.

Stato di conservazione

Più che Ottimo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide quasi intatte, con pochi segni del tempo; sovracoperta in ottimo stato, con consunzioni leggere ai margini e al dorso (rinforzate dall’interno con nastro adesivo trasparente ultrasottile); coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine ridottissimo]

Informazioni aggiuntive

Peso 2,28 kg
Dimensioni 25,7 × 32,5 × 4 cm
Edizione

Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Illustrazioni

Formato

Genere

Soggetto

, ,

Colore principale

Lingua

Condition Very Good
Notes Il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide quasi intatte, con pochi segni del tempo; sovracoperta in ottimo stato, con consunzioni leggere ai margini e al dorso (rinforzate dall'interno con nastro adesivo trasparente ultrasottile); coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine ridottissimo.

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