Marcel Aubert, Trionfo del Gotico, Ed. il Saggiatore, 1964

Marcel Aubert, Trionfo del Gotico, Ed. il Saggiatore, 1964

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Il Medioevo ricupera la sua fisionomia di età contrassegnata da un ideale di luce, dall’aspirazione di immergere gli uomini nelle luminosità e fulgori che piovevano dalle vetrate delle cattedrali gotiche…

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Descrizione

Edizione il Saggiatore, Milano, 1964 Collana il Marco Polo [Seconda serie]
Traduzione Luisa Franchi Illustrazioni 55 fotografie a colori incollate a mano e 89 illustrazioni in B/N
N. Volumi 1 N. Pagine 294
Dimensioni 18,5 x 23,5 x 3,5 cm. Peso 1,12 kg.
Descrizione

G

li storici moderni hanno smontato le calunnie contro un buio Medioevo, servite in altri tempi per reagire a pericolosi oscurantismi. Esaurita quella forma di polemica, il Medioevo recupera la sua fisionomia di età contrassegnata da un ideale di luce, dall’aspirazione di immergere gli uomini nelle luminosità e fulgori, quasi presagi del Paradiso, che piovevano dalle vetrate delle cattedrali gotiche.

Proprio su questo motivo, più ancora che sul mistico ritmo ascensionale, Marcel Aubert imposta la propria interpretazione del gotico. L’evolversi di questo stile, nei decenni tra il 1220 e il 1350, è come un crescendo di luce.

L’Occidente cristiano aveva raggiunto allora l’unità e la stabilità, testimoniate dal rigoglio culturale e letterario (la Summa di S. Tommaso, la Divina Commedia, la fondazione dell’Università di Parigi).

Al centro della sua visione del mondo era l’idea che ogni cosa fosse simbolo e segno di una realtà superiore. Gli era alieno il concetto che la natura rappresenti una realtà a sé stante, possegga un suo valore intrinseco. La cattedrale è anche una verifica di quella visione del mondo. La pietra docile e resistente dell’Île-de-France, prima patria delle grandi cattedrali, offre il materiale più idoneo, quasi un esempio della natura che obbedisce all’ispirazione.

Chiuso nella chambre de traits, stanza da disegno e ufficio, il capo del cantiere, il magistro murario, escogita via via nuove soluzioni tecniche: arriva all’arco rampante, che gli permette l’abolizione del matroneo (la donna esce dall’isolamento, scende anche lei nelle navate), soprattutto gli consente di traforare sempre più i muri, aprire più grandi finestre, per incastonarvi le vetrate.

E queste non soltanto travasano la luce, immagine di Dio, ma «illuminano» i fedeli con le sacre verità che vi sono istoriate. Così anche il progredire della tecnica, legato alla natura e alle sue leggi, diventa segno e simbolo. Con lo scisma della Chiesa, che rompe l’unità cristiana, si inizia il tramonto del gotico, dopo la messe di capolavori, che questo libro illustra nella più esauriente rassegna.

Note bibliografiche

Prima Edizione del 1964, a copertina rigida in tela verde, con titoli dorati al piatto e al dorso; rilegata a filo; dotata di sovracoperta fotografica lucida a colori; ricchissima di fotografie e disegni in B/N e a colori nel testo e incollati a mano.

Stato di conservazione

Più che Ottimo [tenendo conto dei quasi 60 anni di età del libro, il volume non presenta danni, strappi, segni, mancanze o usure rilevanti che vadano evidenziate; legatura snodata e robusta; copertine con spigoli netti e senza abrasioni; ingiallimento delle pagine abbastanza contenuto, con leggere fioriture alle primissime/ultimissime pagine neutre; sovracoperta in ottime condizioni con pochissimi e minimi segni di vissuto; coste lievemente ingiallite]

Informazioni aggiuntive

Peso 1,12 kg
Dimensioni 18,5 × 23,5 × 3,5 cm
Edizione

Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Formato

Illustrazioni

Genere

Soggetto

Colore principale

Lingua

Condition Very Good
Notes Tenendo conto dei quasi 60 anni di età del libro, il volume non presenta danni, strappi, segni, mancanze o usure rilevanti che vadano evidenziate; legatura snodata e robusta; copertine con spigoli netti e senza abrasioni; ingiallimento delle pagine abbastanza contenuto, con leggere fioriture alle primissime/ultimissime pagine neutre; sovracoperta in ottime condizioni con pochissimi e minimi segni di vissuto; coste lievemente ingiallite.

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