Vittorio Gazale e Antonio Porcheddu, Il Mediterraneo e la sua vita, Ed. Archivio Fotografico Sardo, 1991

Vittorio Gazale e Antonio Porcheddu, Il Mediterraneo e la sua vita, Ed. Archivio Fotografico Sardo, 1991

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Un libro sulla flora e sulla fauna marina del Mediterraneo, corredato da illustrazioni sulle specie più caratteristiche, che fornisce al lettore un sussidio dei primi rudimenti di Oceanografia Biologica…

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Descrizione

Edizione Archivio Fotografico Sardo, Sassari, 1991 Illustrazioni 923 fotografie e disegni
Testi Vittorio Gazale e Antonio Porcheddu Fotografie Giampiero Dore e Antonello Bazzu
N. Volumi 1 N. Pagine 398
Dimensioni 25 x 34,7 x 3,5 cm. Peso 2,92 kg.
Descrizione

A

lcuni anni fa i fotografi Giampiero Dore ed Antonello Bazzu, conoscendo la qualità delle opere riccamente illustrate dell’Archivio Fotografico Sardo, chiesero a questa Editrice di pubblicare un volume utilizzando il loro vastissimo archivio di foto sul mare. Dopo un riscontro entusiasta da parte degli editori ci proposero di commentare le immagini da loro riprese in molti anni di attività subacquea. La nostra passione per il mare ci spinse tuttavia ad intraprendere un’avventura ben più difficile ed ambiziosa: scrivere un libro sul Mediterraneo.

In questo modo si delineò il progetto di un libro sulla flora e sulla fauna marina, corredato da numerose illustrazioni sulle specie più frequenti e caratteristiche, dove al lettore fosse fornita anche l’opportunità di un sussidio per i primi rudimenti dell’Oceanografia Biologica. Per oltre due anni abbiamo attivamente collaborato con i fotografi allo scopo di perfezionare il già pregevole archivio, immergendoci con loro ed effettuando delle osservazioni sulla biologia delle specie che popolano i nostri mari.

La vera originalità di quest opera sta soprattutto nel contributo di Giampiero Dore ed Antonello Bazzu, nella qualità equantità delle immagini da loro riprese, nonché nel tentativo di rendere accessibile la trattazione scientifica degli argomenti con numerose illustrazioni. Desideriamo esprimere i sensi della nostra stima agli editori Salvatore Colomo e Francesco Ticca che, sensibili sin dall’inizio della loro attività ai temi dell’ambiente e della protezione della Natura, hanno incoraggiato e reso possibile la realizzazione di questo lavoro.

Nelle loro intenzioni il testo avrebbe dovuto caratterizzare solamente il mare della Sardegna, descrivendone le peculiarità biologiche; tuttavia a causa della notevole omogeneità degli ambienti costieri mediterranei èstata realizzata un’opera più generale. Cosi, sulla base degli studi effettuati in Sardegna, si sono potute trattare le principali biocenosi nei loro aspetti più tipici; infatti come già indicato da Pérès e Picard, fondatori della Bionomia Bentonica, il bioma sardo-corso rappresenta «il vero volto della flora e della fauna marina mediterranea».

In questo senso la scelta editoriale ha giudicato opportuno immettere l’opera sul mercato nazionale con il titolo Il Mediterraneo e la sua vita. Considerando che negli ultimi tempi le attività antropiche hanno progressivamente modificato le caratteristiche biologiche e morfologiche dei paesaggi sommersi e che i mari sardi, essendo tra i meno compromessi ma tra i più minacciati, necessitano di urgenti interventi di salvaguardia, abbiamo proposto all’Editrice Archivio Fotografico Sardo di includere il nostro lavoro anche nella collana Sardegna da salvare, di cui i primi due volumi sono dedicati agli ambienti della Sardegna da proteggere con un sistema di parchie riserve naturali.

Riteniamo infatti che un’efficace tutela del Mediterraneo sia possibile solo tramite la cooperazione di tutti i Paesi, nella considerazione degli aspetti e dei problemi regionali. La nostra più grande speranza è che questa fatica possa contribuire ad una migliore conoscenza degli ambienti marini e ad un più attento rispetto dei loro delicati equilibri.
Prima di presentare le caratteristiche dell’opera desideriamo ringraziare sentitamente il Prof.
C. François Boudouresque dell’Università di Marsiglia-Luminy ed il Prof. Cesare F. Sacchi dell’Università di Pavia: ai loro insegnamenti sono ispirate molte pagine del nostro lavoro.

  1. La Prima Parte è dedicata agli ambienti marini visti sotto il profilo dell’Oceanografia Fisica, ne sono descritti brevemente i principali costituenti chimici, la morfologia dei fondali e dei litorali emersi ed i più importanti movimenti delle masse d’acqua. Gli argomenti trattati sono propedeutici alla lettura dei successivi capitoli; infatti nello studio della biologia degli ambienti sommersi è necessario considerare gli aspetti fisico-chimici delle masse d’acqua, che spesso influenzano in modo deteminante la vita degli organismi
  2. La Seconda Parte è rivolta all’esame delle relazioni fra i viventi e di come questi siano strutturati in popolamenti, comunità, ecosistemi; vengono descriti i principali aspetti delle catene alimentari, i cicli biogeochimici ed i momenti della trasformazione dell’energia nel suo fluire attraverso gli ecosistemi. Sono presentate le tre grandi categorie biotiche Plancton, Necton e Benthos in cui si suddividono schematicamente gli organismi marini. In conclusione vengono brevemente trattati alcuni principi di biogeografia e, considerando la fascia temperata, sono accennate le omologie che intercorrono tra la flora e la fauna del Mediterraneo e quella dell’Atlantico
  3. La Terza Parte illustra i principali gruppi vegetali ed animali fornendone, dove possibile, metodi di riconoscimento o brevi trattazioni per la determinazione degli ordini e delle specie più facilmente osservabili nei litorali mediterranei. Abbiamo cercato di fornire al lettore uno strumento che, pur nella rigorosità scientifica, fosse di semplice consultazione, omettendo alcune parti tassonomiche di competenza specialistica ed inserendo un pratico glossario
  4. La Quarta Parte tratta la descrizione degli ambienti sommersi come la prateria di Posidonia, i fondi sabbiosi. le pareti rocciose, le lagune, ecc. indicandone le principali specie presenti allo scopo di realizzare una guida per 1′ osservazione anche amatoriale
  5. La Quinta Parte affronta il problema della salvaguardia del Mediterraneo e, considerando che i Parchi ne sono uno dei più validi esempi. si è cercato di illustrare le iniziative che i vari Paesi hanno promosso ed attuato in tal senso: inoltre vengono indicate alcune specie minacciate dall’uomo per le quali è necessario un urgente intervento di tutela
Note bibliografiche

Prima Edizione del 1991, di grande formato; a copertina rigida in tela blu con titoli al dorso; dotata di sovracoperta lucida fotografica a colori; rilegata a filo; stampata su carta semi-lucida di buona qualità e grammatura con layout a due colonne; ricca di un vasto repertorio fotografico a colori; protetta da plastificatura morbida trasparente rimovibile.

Di non comune reperibilità in questa edizione per la distribuzione editoriale nazionale.

Stato di conservazione

Più che Ottimo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura un po’ ammorbidita dalla consultazione (i quinterni sono leggerissimamente sfasati fra di loro) ma più che funzionale e resistente; copertine rigide in condizioni più che buone; sovracoperta in ottimo stato e senza usure (anche grazie alla plastificatura trasparente protettiva); coste poco impolverate; ingiallimento della carta ridottissimo (sull’ultima pagina neutra, due piccoli ingiallimenti causati dal contatto con l’adesivo della plastificatura, trascurabili)].

Informazioni aggiuntive

Peso 2,92 kg
Dimensioni 25 × 34,7 × 3,5 cm
Luogo di pubblicazione

Sassari

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Formato

Illustrazioni

Genere

Soggetto

,

Colore principale

Lingua

Condition Very Good
Notes Il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura un po' ammorbidita dalla consultazione (i quinterni sono leggerissimamente sfasati fra di loro) ma più che funzionale e resistente; copertine rigide in condizioni più che buone; sovracoperta in ottimo stato e senza usure (anche grazie alla plastificatura trasparente protettiva); coste poco impolverate; ingiallimento della carta ridottissimo (sull'ultima pagina neutra, due piccoli ingiallimenti causati dal contatto con l'adesivo della plastificatura, trascurabili).

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