Achille Fiocco, Teatro universale, Ed. Cappelli, 1970-1971

Achille Fiocco, Teatro universale, Ed. Cappelli, 1970-1971

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Autorevole storia del teatro scritta da Fiocco, in una prosa alla portata di tutti, senza il bagaglio di un’erudizione inutile, ma col sussidio di tutto quanto potesse giovare alla visione del panorama…

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Descrizione

Edizione e Anno Cappelli, Bologna, 1970-1971 Illustrazioni Fotografie in B/N f.t.
N. Volumi 3 N. Pagine 329 + 367 + 474
Dimensioni 13,7 x 21 x 9 cm. Peso (senza imballo) 1,92 kg.
Descrizione

L

a ristampa di questa storia del teatro in tre volumi segue di alcuni anni la prima edizione. Nel frattempo, le prospettive, anche per l’apporto d’una regia famelica di riscoperte e, nell’oggi, per un vario formicolio della scena, sono andate cambiando. Necessità quindi di integrazioni e modifiche, quanto più ci si avvicinava al moderno. Dunque, una nuova presentazione comprensiva di tutto l’arco, dalle origini ai giorni nostri, aggiunte o addirittura sostituzioni, dove a una piú matura riflessione l’autore ne ravvisasse l’opportunità.

La storia in genere, le arti e il teatro in specie, tranne alcuni punti cardinali, sono sempre in movimento, per il continuo e naturale studio su di essi. Anche la bibliografia, com’era da prevedersi e da pretendere, vi è stata aggiornata. I criteri sono rimasti gli stessi: cura della sintesi, che non esclude la completezza, esame il piú possibile approfondito degli autori piú importanti, delle loro opere e delle correnti, che per un verso o per l’altro vi si riferiscono: dalle origini rituali alla grande poesia greca del V secolo, alla rinnovata creazione del teatro sacro medioevale, attraverso il mutare delle società e dei modi dell’età rinascimentale e barocca in tutti i paesi e in particolare in Italia, in Spagna e in Inghilterra, con la commedia dell’arte, prima e poco dopo con l’estrema libertà del «siglo de oro» e dell’età elisabettiana; oltre le corti del Rinascimento e l’anelito alla tragedia e a una nuova commedia, il Romanticismo riempie di sé piú di un secolo di teatro, finché torna alla natura, eppoi se ne allontana, per voler fare da sé, quasi ansioso d’altri mondi: rivolte, cadute, ascese nuove.

Tutto questo in una prosa semplice, illuminante, alla portata di tutti, senza il bagaglio di un’erudizione inutile, ma col sussidio di tutto quanto potesse giovare alla visione del panorama e a spronare il lettore a riprendere in mano quelle opere o a vederle rappresentare. I tre volumi di cui è composta l’opera si articolano come segue:

  1. Il primo volume si presenta invariato rispetto alla Prima Edizione, tranne per il capitolo su Eschilo, il massimo tragico greco, completamente rinnovato. È l’epoca fondamentale per il teatro d’occidente, l’epoca dei traguardi della grande triade greca (Eschilo, Sofocle, Euripide) e del primo aggressivo commediografo, Aristofane: l’epoca delle successiva civiltà dei «tropi» medievali, delle sacre rappresentazioni e dei vertici del tempo nuovo da Jacopone e Ruzzante, a Machiavelli, dal Calderón de la Barca a Lope de La Vega, a Tirso de Molina, dagli elisabettiani a Shakeaspeare. È con questo nome che si chiude questa prima parte della rassegna. Ma in essa hanno già trovato modo di spiccare le due grandi creazioni del genio teatrale italiano: la commedia dell’arte e il melodramma.
  2. Questo volume traccia il percorso di circa tre secoli di teatro, a partire dal Seicento francese, fino alle soglie del Novecento. La divisione risponde a un concetto preciso: la libertà spagnuola e quella elisabettiana hanno un corrispettivo dapprima nel piú stretto ossequio alle regole nel «secolo d’oro» francese, a cui segue nella stessa Francia, dopo l’epica corneilliana, l’intimità raciniana e il «carattere» di Molière, la lotta delle idee e delle classi da Lesage a Marivaux, a Beaumarchais. L’uomo torna alla ricerca e dall’illuminismo settecentesco trapassa nel romanticismo, il piú violento moto di pensiero e d’arte riversatosi sul dramma e sulla scena, un po’ dappertutto: i nomi e le opere di Lessing, Goethe, Kleist, Hebbel, Grillparzer, in Germania, di Hugo, Musset, Dumas (padre e figlio), in Francia, di Manzoni e Pellico in Italia, di Moratín, in Spagna, costellano tutta l’epoca. In Italia, l’attore scrive pagine indelebili sulla scena e nella storia risorgimentale. Dall’altra parte, un teatro di costume, di psicologia e di critica il teatro russo – coi nomi di Puskin, Fonvizin, Gogol, Turgheniev, Ostrovskij. L’opera, con cui termina questa parte, è L’Uragano del commediografo russo: è un’opera tragica, un’opera del peccato, e con essa inizia la nuova storia. Chiude il libro una rassegna dei teatri indiano, cinese e giapponese, tra l’evo medio e il moderno, a cui è stato aggiunto, per l’India, un paragrafo su Tagore.
  3. È l’epoca delle rivoluzioni teatrali, dei grandi autori contemporanei e della regia. La lotta contro le convenzioni ne dà il senso, con Ibsen e Strindberg, Becque e Sartre, Shaw e Pirandello; il teatro dell’assurdo e della crudeltà. Naturalismo e surrealismo si fronteggiano. S’impongono i problemi sociali: Cecov e Brecht ne fanno  poesia. E alla poesia approdano Claudel ed Eliot, armati di fede. Ma non manca la commedia brillante, non mancano l’umorismo e la comicità: Labiche, Courteline, Feydeau, per citare solo i maggiori e una pleiade che con loro sarebbe lungo nominare. Nasce Artaud; ma Breton declassa già la parola al rango delle altre componenti dello spettacolo. Dai «Meininger» al Living Theatre il viaggio è imprevisto e affascinante.
Note bibliografiche

Seconda Edizione dei primissimi anni ’70, a copertina rigida grigia scuro con titolazioni in nero al piatto e al dorso; rilegata a filo; dotata di sovracoperta lucida illustrata a colori; arricchita da decine di fotografie in B/N f.t.

Stato di conservazione

Ottimo [volumi ben tenuti ed utilizzato poco, non recano danni, strappi, usure pesanti o logorii vistosi; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con minimi segni di vissuto ai bordi e al dorso e piccole crepe marginali rinforzate dall’interno con nastro adesivo trasparente; coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine abbastanza ridotto, considerati l’età ed il materiale; legatura compatta e resistente].

Informazioni aggiuntive

Peso 1,92 kg
Dimensioni 13,7 × 21 × 9 cm
Edizione

Luogo di pubblicazione

Bologna

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Illustrazioni

Formato

Genere

Soggetto

Colore principale

Lingua

Condition Very Good
Notes Volumi ben tenuti ed utilizzato poco, non recano danni, strappi, usure pesanti o logorii vistosi; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con minimi segni di vissuto ai bordi e al dorso e piccole crepe marginali rinforzate dall'interno con nastro adesivo trasparente; coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine abbastanza ridotto, considerati l'età ed il materiale; legatura compatta e resistente.

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