Alfredo Santini, Etica, banca, territorio: il Monte di Pietà di Ferrara, Ed. Motta, 2005

Alfredo Santini, Etica, banca, territorio: il Monte di Pietà di Ferrara, Ed. Motta, 2005

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Il volume tratta l’argomentato capitolo sulla storia dell’economia ferrarese tra XVI e XX secolo e sul modo in cui il Monte di Pietà operò a Ferrara.

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Descrizione

Edizione Federico Motta per Ca.Ri.Fe., Milano/Ferrara, 2005 Testi Alfredo Santini, Gianni Venturi, Andrea Nascimbeni, Angela Ghinato, Carlo Bassi e Andrea Emiliani
Cura repertorio Angela Ghinato Illustrazioni Fotografie a colori
N. Volumi 1 N. Pagine 279
Dimensioni 23,5 x 30,5 x 2.6 cm. Peso 1,86 kg.
Descrizione

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[…] un volume presentato a suo tempo come annuale strenna natalizia della Cassa di Risparmio di Ferrara. Ma nonostante l’uscita in libreria risalga alla fine del 2005, non possiamo evitare di segnalarlo a tutti coloro che sono interessati alla storia della nostra città. Quando un edificio storico cambia look per effetto di un indovinato restauro, sorgono spontaneamente interessi e stimoli negli studiosi del luogo.

È il caso del prestigioso libro di Alfredo Santini dal titolo Etica, banca, territorio: il Monte di Pietà di Ferrara, che gode inoltre dei testi di Gianni Venturi, Andrea Nascimbeni, Angela Ghinato, Carlo Bassi e Andrea Emiliani. All’autore del volume si deve l’argomentato capitolo sulla storia dell’economia ferrarese tra XVI e XX secolo, fondamentale per comprendere gli usi e le pratiche attraverso cui il Monte di Pietà operò a Ferrara, e in che misura i ferraresi vi fecero ricorso.

Ma ancor prima di questa dettagliata ricognizione storica, lo stesso Alfredo Santini firma le ampie e acclaranti Considerazioni preliminari, dove ricostruisce la cronologia di fatti ed eventi intorno alla diffusione e allo sviluppo del Monte nella nostra città, soffermandosi quando occorre – e con stile personale e arguto – sugli aneddoti e sui personaggi delle istituzioni creditizie ferraresi in rapporto al ruolo storico della locale Cassa di Risparmio.

Lo spessore documentario dei due saggi di Alfredo Santini, comprovano l’attenzione riposta dalla Cassa di Risparmio all’evolversi nel nostro territorio delle più consolidate strutture del credito. Al contributo di Andrea Emiliani torna utile riferirsi per l’analisi della nostra documentata monografia, dal corredo iconografico ricco e importante. Con metodologia simile a quella messa in atto da Max Weber ne L’etica protestante e lo spirito del capitalismo – opera che tanto s’impose nella storia delle idee del ventesimo secolo -, Andrea Emiliani traccia l’excursus ideologico-religioso dello spirito pietistico che animò l’istituzione conosciuta come Monte di Pietà.

Ne emerge un’appassionata lettura dei simboli, e in particolare della valenza iconografica attribuita alla diffusa immagine del Cristo sofferente e paziente con le braccia aperte, in cui si sostanzia la miseria dell’incerta condizione umana; immagine resa ancora più persuasiva perché s’incarna nel figlio di Dio, che umano era solo in parte. L’argomento ritorna nel bel saggio di Andrea Nascimbeni, che fa calare l’imago pietatis del Cristo nella realtà ferrarese, documentandone opportunamente la presenza nel bassorilievo del paracarro di marmo ancora oggi visibile all’angolo con Corso Ercole I d’Este, davanti all’ex Palazzo del Monte di Pietà, attestandone la funzione “segnaletica”, ad indicare che il quel luogo i cambiatori esercitavano un tempo la loro professione.

Denaro in cambio di cose. È denso di preziose informazioni, lo studio di Andrea Nascimbeni, frutto di ricerche attente e approfondite, attraverso le quali si estende il campo di indagine alle influenze del pensiero talmudico sull’attività esercitata dal Monte di Pietà, e quindi sulla cospicua presenza di ebrei all’interno della secolare istituzione. Non si potrebbe del resto accedere compiutamente a quei contesti, a certi climi socioculturali, senza una necessaria incursione nella Ferrara dei secoli in cui il Monte fu più attivo. Vi provvede abilmente Gianni Venturi con il suo agile studio sulla Ferrara di Cinque e Seicento, trattando un periodo storico in cui un evento epocale come la Devoluzione del Ducato allo Stato della Chiesa generò trasformazioni politiche, economiche e culturali di grande rilievo.

L’aspetto più tecnico, se riferito alle simboliche architetture del Palazzo restaurato, è riservato a Carlo Bassi, che ne documenta l’inserimento nel paesaggio urbano ferrarese. Di taglio archivistico la parte affidata ad Angela Ghinato, con la trascrizione e i regesti delle carte affiorate dagli archivi in merito alle numerose eredità delle famiglie cittadine; famiglie che si rivolgevano al Monte di Pietà quale garante del pieno rispetto delle volontà testamentarie del defunto, quando questi disponeva in vita di lasciare terre e capitali ai luoghi pii. Insomma, si apprendono fatti e storie di umana civiltà – talvolta intrecciati con squallide vicende d’usura e malversazione -, dove il concetto di civiltà, pur diverso dall’accezione corrente, si esprimeva con simboli efficaci, ancora oggi scolpiti su un paracarro d’angolo».

[Giuseppe Muscardini]

  • Considerazioni preliminari, di Alfredo Santini
  • ECONOMIA, STORIA, SOCIETÀ
    • Cenni sull’economia ferrarese tra il Cinquecento e l’Ottocento, di Alfredo Santini
    • I gatti turchini e il silenzio di Ferrara. La citta e la Legazione nel Seicento, di Giannt Venturi
    • I Monti di Pietà tra teologia e storia, di Andrea Nascimbeni
    • Parlano le carte dell’Archivio: “microstorie” tra donazioni, legati ed eredità, di Angela Ghinato
    • Il Monte di Pietà nelle vicende dell’architettura ferrarese del Settecento. Il ruolo dei “maestri” Santini, di Carlo Bassi
    • Storie della piazza, della città e dei poveri, di Andrea Emiliani
  • DOCUMENTI
    • “Essendo necessario per il buon governo la perpetuità delle scritture…”: l’Archivio del Monte di Pietà di Ferrara, di Angela Ghinato e Andrea Nascimbeni
    • Repertorio-regesto dei documenti dell’Archivio, a cura di Angela Ghinato
  • APPARATI
    • Bibliografia
    • Indice dei nomi
    • Indice dei luoghi
    • Abstract. Sintesi in lingua inglese
Note bibliografiche

Pubblicazione di strenna bancaria del 2005, a copertina rigida in tela grigia, con titoli in grigio scuro al dorso, dotata di sovracoperta lucida illustrata e custodia protettiva in cartoncino nero morbido; rilegata a filo; stampata su carta semi-lucida di buona qualità; ricca di fotografie e disegni in B/N e a colori, anche a tutta pagina.

Stato di conservazione

Ottimo [il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e robusta; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con minimi segni di vissuto ai bordi e leggerissime opacità da sfregamento ai piatti; coste abbastanza luminose; ingiallimento delle pagine quasi assente].

Informazioni aggiuntive

Peso 1,85 kg
Dimensioni 23,5 × 30,5 × 2,6 cm
Edizione

Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Illustrazioni

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Genere

Soggetto

,

Colore principale

Lingua

,

Condition n/a
Notes Il volume non mostra danni strutturali, strappi, segni, mancanze o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e robusta; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con minimi segni di vissuto ai bordi e leggerissime opacità da sfregamento ai piatti; coste abbastanza luminose; ingiallimento delle pagine quasi assente.

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