Girolamo Baruffaldi, I Baccanali, Ed. SATE, 1987-1988

I

n questo classico del Baruffaldi, i primi due volumi contengono alcuni poemetti ispirati ai cibi, ai banchetti, alle feste, alla caccia ed ai giochi nella Ferrara rinascimentale, mentre il terzo volume contiene la Tabaccheide, componimento dedicato al solo tabacco, “la droga dei poeti”.

Girolamo Baruffaldi (1675 – 1755) fu presbitero, poeta e letterato, noto anche per aver ideato falsi filologici e localistici. Coltivò l’archeologia, la storia e la poesia. Famoso per la composizione di una Storia di Ferrara (1700), e soprattutto de Il Canapaio (1741). Scrisse anche Rime scelte dei poeti ferraresi, con un buon numero di false attribuzioni di testi a poeti ferraresi, che ingannarono in seguito Foscolo e Carducci, e soprattutto Leopardi che inserì nella Crestomanzia poetica due sonetti spacciati dal Baruffaldi come di Brunelleschi e di Leonello d’Este.

Viene considerato come uno dei più geniali falsari nel campo della letteratura antica.

Ristampa della Seconda Edizione (1758, ampliata e corretta), pubblicata in forma di strenna (probabilmente fuori commercio) a tiratura limitata di 300 esemplari per conto del Rotary Club di Ferrara (al quarantesimo anniversario dalla fondazione), a copertina rigida illustrata con copertura in pelle al dorso, con titolazioni in oro al dorso, dotata di cofanetto rigido editoriale illustrato (stessa grafica dei tomi), creata a mano artigianalmente e rilegata a filo, stampata su carta spessa avoriata di buona qualità e grammatura.

Come Nuovo [i volumi – praticamente intatti e quasi mai consultati – non presentano danni, segni, strappi, mancanze o usure rilevanti che vadano evidenziate e proviene dalla collezione personale di uno degli artigiani che li realizzò; la legatura è ancora molto robusta e stretta; spigoli netti e copertine molto ben tenute; cofanetto editoriale in condizioni più che ottime; leggera sbiaditura dei titoli dorati ai dorsi, non grave]