Giulio Tirincanti, Il teatro argentina, Ed. Fratelli Palombi, 1971

72,00 [69,23 + I.V.A.]

Dalla storia del Teatro Argentina risalta la sua capacità di essere contemporaneo, capace di esprimere le mutevoli esigenze delle varie epoche e di legarsi alla cultura del tempo, di essere il Teatro della città…

Descrizione

Edizione Fratelli Palombi, Roma, 1971 Illustrazioni Fotografie e disegni in B/N e a colori
N. Volumi 1 N. Pagine IX + 338
Dimensioni 25,3 x 31,3 x 3,6 cm. Peso 2,11 kg.
Descrizione

«L

a storia del Teatro Argentina colma un’obiettiva lacuna nell’ambito della letteratura su Roma. Lacuna tanto più avvertita proprio nel momento in cui l’antico Teatro costruito dal Theodoli torna ai romani per riprendere ad assolvere una sua precisa funzione culturale rinnovata nei termini e nelle prospettive, aperta alle nuove esigenze di una moderna città in espansione, sensibile e aderente alla diversa e più complessa domanda culturale di una cittadinanza assolutamente composita e varia, ricca di fenomeni, di capacità, di bisogni ideativo-espressivi…

Distinguere, nella ricostruzione della lunga vicenda del Teatro Argentina, come ha fatto l’autore del libro, il piano tecnico – edilizio – architettonico da quello propriamente teatrale può apparire – a prima impressione – come un erudito e analitico preziosismo didascalico. In realtà questa distinzione consente di individuare e comprendere il senso della continuità storica – pur nella diversità delle esperienze e delle soluzioni nel tempo maturate e adottate – del Teatro come edificio e come espressione di costume (cioè di esigenze e modalità culturali).

E da questo senso di continuità risalta come il recente restauro non sia stato e non sia un’opera né di preziosa «imbalsamazione» (per salvare il prestigioso edificio dai guasti del tempo), né di iconoclastica trasformazione; pur essendo riuscito a fondere il rispetto e la difesa della particolare individualità storico-architettonica del Teatro con la esigenza di farne, da un santuario riservato, un funzionale punto di incontro e di riferimento per tutti i cittadini della Roma di oggi.

Così, d’altra parte, dalla storia «teatrale» dell’Argentina risalta la sua capacità di essere in ogni momento «contemporaneo» capace di esprimere le mutevoli esigenze delle varie epoche, di legarsi cioè alla cultura del tempo, di essere il Teatro della città. Oggi dovrà esserlo in modo nuovo, diverso da quello della città del Theodoli e dei Cesarini-Sforza, diverso da quello della Roma belliana, della capitale umbertina, della generazione degli anni venti a cavallo tra il decadentismo della fuggente «Belle Époque» e l’insorgenza della mitologia imperiale…

Il volume peraltro si presenta da sé e in modo assolutamente adeguato e raffinato, anche da un punto di vista formale. Il ricco materiale illustrativo che accompagna il testo, rappresenta una documentazione formidabile – ancor più preziosa perché in gran parte finora inedita – che non solo completa visivamente la precisa ricostruzione storica, ma la vivifica e accentua il senso di contemporaneità e attualità delle vicende del Teatro.

Un’opera erudita ma viva, modernamente impostata e realizzata, dalla quale emerge – sia pur considerata da un particolare punto di osservazione – la storia del costume dell’ultimo secolo e mezzo di Roma papale e dei primi cento anni di Roma capitale. Un’opera che mancava e che soprattutto viene a collocarsi come preziosa testimonianza nel vivo di un dibattito culturale tutt’ora aperto, e che interessa non una ristretta cerchia di cultori della Roma di ieri, ma i cittadini di questa nostra Roma d’oggi.»

[Clelio Darida, Sindaco di Roma].

Note bibliografiche

Prestigiosa prima edizione del 1971, di grande formato, a copertine rigide in tela rossa, con titoli in oro su inserto verde scuro al dorso e con fregio dorato al piatto; rilegata a filo; stampata su carta semi-lucida di buona qualità e grammatura e con ampie marginature al testo; dotata di sovracoperta lucida fotografica a colori; arricchita da decine di disegni e fotografie in B/N e a colori.

Stato di conservazione

Più che Ottimo [a livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide quasi intatte; coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine ridottissimo; sovracoperta in ottimo stato, con minimi e trascurabili segni di vissuto e qualche opacità da sfregamento; una firma con dedica del precedente proprietario alla prima pagina neutra]

Informazioni aggiuntive

Peso 2,11 kg
Dimensioni 25,3 × 31,3 × 3,6 cm
Luogo di pubblicazione

Roma

Anno di pubblicazione

Illustrazioni

Caratteristiche particolari

Formato

Genere

Soggetto

Colore principale

Lingua

Condition Very Good
Notes A livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide quasi intatte; coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine ridottissimo; sovracoperta in ottimo stato, con minimi e trascurabili segni di vissuto e qualche opacità da sfregamento; una firma con dedica del precedente proprietario alla prima pagina neutra.

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.


Recensisci per primo “Giulio Tirincanti, Il teatro argentina, Ed. Fratelli Palombi, 1971”