Roberto Calasso, La Folie Baudelaire, Ed. Amilcare Pizzi, 2011

Roberto Calasso, La Folie Baudelaire, Ed. Amilcare Pizzi, 2011

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Una storia fatta di storie che tendono a intrecciarsi – finché il lettore scopre che, per alcuni decenni, la Folie Baudelaire è stata anzitutto la città di Parigi.

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Descrizione

Edizione e Anno Amilcare Pizzi, Milano, 2011 Immagini Fotografie e disegni in B/N e a colori
N. Volumi 1 N. Pagine 442
Dimensioni 19,5 x 28 x 3,3 cm. Peso (senza imballo) 1,40 kg.
Descrizione

Al centro di questo libro si trova un sogno dove l’azione si svolge in un immenso bordello che è anche un museo. È l’unico suo sogno che Baudelaire abbia raccontato. Entrarvi è immediato, uscirne difficile, se non attraversando un reticolo di storie, di rapporti e di risonanze che coinvolgono non solo il sognatore ma ciò che lo circondava.

Dove spiccano due pittori di cui Baudelaire scrisse con stupefacente acutezza: Ingres e Delacroix; e altri due che solo attraverso di lui si svelano: Degas e Manet. Secondo Sainte-Beuve, perfido e illuminato, Baudelaire si era costruito un «chiosco bizzarro, assai ornato, assai tormentato, civettuolo e misterioso», che chiamò la Folie Baudelaire («Folie» era il nome settecentesco di certi padiglioni dedicati all’ozio e al piacere), situandolo sulla «punta estrema della Kamčatka romantica».

Ma in quel luogo desolato e attraente, in una terra ritenuta dai più inabitabile, non sarebbero mancati i visitatori. Anche i più opposti, da Rimbaud a Proust. Anzi, sarebbe diventato il crocevia inevitabile per ciò che apparve da allora sotto il nome di letteratura.
Qui si racconta la storia, discontinua e frastagliata, di come la Folie Baudelaire venne a formarsi e di come altri si avventurassero a esplorare quelle regioni. Una storia fatta di storie che tendono a intrecciarsi – finché il lettore scopre che, per alcuni decenni, la Folie Baudelaire è stata anzitutto la città di Parigi
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Il libro La Folie Baudelaire, realizzato dalla casa Editrice Adelphi, si snoda attraverso un approfondito percorso ambientato nella Parigi dell’Ottocento. Il punto di partenza del volume è rintracciabile nella convinzione di Baudelaire di voler “glorificare il culto delle immagini”. Con questa affermazione lo scrittore non parlava di arte ma di immagini in genere ed il suo culto si riferiva all’intero regno delle immagini, da quelle più umili, anonime e quotidiane alle più astratte e segrete. Ed, infatti, tutta la sua vita fu una instancabile esplorazione di quel regno: esplorazione che trova il suo compimento in questo pregiato libro.

Note bibliografiche

Edizione fuori commercio del 2011, pubblicata da Amilcare Pizzi per conto del Monte dei Paschi di Siena e su licenza Adelphi, a copertina rigida in tela blu titolata in bianco al dorso; dotata di sovracoperta illustrata opaca; rilegata a filo; stampata su carta avoriata opaca di buona qualità; arricchito da fotografie e disegni in B/N e a colori nel testo.

Stato di conservazione

Come Nuovo [non si evidenziano strutturalmente danni, segni, strappi o usure particolari; copertine rigide robuste e con bordi netti e non abrasi; leggerissime tracce di polvere alle coste; sovracoperta integra e senza rotture né abrasioni degne di attenzione; legatura compatta e robusta]

Informazioni aggiuntive

Peso 1,40 kg
Dimensioni 19,5 × 28 × 3,3 cm
Autore/i

Roberto Calasso

Edizione

Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

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Illustrazioni

Formato

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