Storia del Mondo Medievale – Vol. IV: La Riforma della Chiesa e la lotta fra papi e imperatori, Ed. Garzanti/Cambridge University Press, 2004

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ffiancandosi alla Storia del Mondo Antico e alla Storia del Mondo Maderno, questa Storia del mondo medievale, elaborata dalla Cambridge University Press e ora presentata ai lettori italiani, ribadisce decisamente la validità del metodo storiografico che ha costituito, nel nostro secolo, l’asse portante della cultura universitaria britannica. Il meglio che si può dire di questo metodo è che esso non è mai stato un metodo: nel senso che ha sempre trovato il coraggio di rifiutare la coerenza a tutti i costi, quando si delineava il pericolo di forzature ideologiche, di un prevaricare insomma dell’intervento interpretativo a danno del dato obiettivo.

Altre scuole storiografiche, in altri paesi, si sono invischiate nel nazionalismo «alla moda», mentre proprio il medioevo, teatro di una grande civiltà unitaria e insieme culla di specifiche fioriture nazionali, naturaliter dava stimolo ai furori patriottici degli accademici. Invece il tradizionale ruolo insulare della Gran Bretagna qui ha giocato positivamente, inducendo gli storici di Cambridge (e di Oxford e di altre sedi) a una sobria e spregiudicata distanza dai miti illiberali altrove trionfanti.

Senza il fanatismo dei positivisti continentali, ma con realistica fermezza, gli inglesi hanno messo in primo piano il dato informativo, la notizia: e intorno ad essa hanno dato spazio a un tipo di descrizione e di ricerca dei fenomeni che dal contatto con la notizia trae di continuo un apporto vivificante.

In modo analogo, quel loro privilegiare l’analisi delle istituzioni politiche rispetto a quella delle istituzioni socio-economiche, se pure ormai apparentemente negativo, riesce a capovolgersi nel risultato opposto: a ridare cioè unità al quadro interpretativo, e a fondare premesse capaci di una gamma vastissima di sviluppi.

In forza di tali condizioni, una storia come questa si apre a molteplici possibilità d’uso. Offre insieme la ricostruzione degli avvenimenti e la cauta e meditata spiegazione di essi; serve da trampolino di lancio per altri interessi o altre applicazioni. Può essere circoscritto oggetto di studio, può anche svilupparsi come occasione di discorso culturale più lato; infine può essere, per via di un altro pregio che è la singolare scioltezza espositiva, un puro e semplice appuntamento con il lettore che cerchi, nella fiera delle vanità editoriali, incontri più sottili e profondi.

Ristampa di Garzanti Grandi Opere del 2004, a copertina rigida in marrone chiaro, con titoli in oro e in bianco e al dorso; dotata di sovracoperta lucida fotografica a colori; stampata su carta opaca di buona qualità, con ampie marginature al testo; rilegata a filo; corredata da numerose fotografie in B/N nel testo e a colori su carta semi-lucida f.t.

Nuovo [il volume proviene da un deposito editoriale e non è mai stato utilizzato; eventuali, trascurabili, imperfezioni (se presenti) sono da imputarsi allo stockaggio ed al tempo trascorso].