Pietro Colletta, La campagna d’Italia di Gioacchino Murat, Ed. UTET, 1982

19,90 [19,13 + I.V.A.]

U.T.E.T.

Uomo politico di fama, avventuroso e contradditorio, Pietro Colletta visse da protagonista i drammatici avvenimenti del periodo napoleonico della storia di Napoli…

Descrizione

Edizione UTET, Torino, 1982 Collana Strenne UTET
Curatela Carlo Zaghi Illustrazioni Fotografie in B/N e a colori
N. Volumi 1 N. Pagine 104
Dimensioni 17,5 x 24,2 x 1,8 cm. Peso 0,63 kg.
Descrizione

A

nche quest’anno, nel porgere ai suoi amici – Autori, Collaboratori, Lettori – questa ormai consueta strenna augurale, l’Unione Tipografico-Editrice Torinese rinnova una testimonianza affettuosa, un voto fervido di prosperità e di pace. Mossi dell’accoglienza unanime che questo piccolo dono è venuto incontrando e animati da convinta fedeltà a un programma di scelte attente che sottraggano a immeritato oblio e presentino con rigore filologico e in piena evidenza anche visiva momenti intensi della nostra civiltà – seguendo cioè la direttrice tracciata da Luigi Firpo che quel programma ha impostato e condotto – offriamo ora all’attenzione dei lettori la vigorosa narrazione di Pietro Colletta della breve drammatica guerra che nel 1815 Gioacchino Murat intraprese per il dominio della Penisola italiana.

La cura dell’edizione – stante l’indisponibilità di Luigi Firpo per gravosi impegni pubblici e scientifici – è stata affidata quest’anno a Carlo Zaghi, insigne studioso dell’età napoleonica.

Uomo politico, generale, storico di fama, temperamento avventuroso e talvolta contradditorio, Pietro Colletta visse da protagonista i drammatici avvenimenti del periodo napoleonico della storia di Napoli. In quegli anni sembrarono prendere concretamente corpo situazioni storico-politiche che avrebbero potuto volgere in direzioni profondamente diverse i destini dell’Italia contemporanea.

Nel testo che presentiamo, non più ristampato dopo le edizioni ottocentesche ormai rare, Colletta narra il tentativo di Gioacchino Murat di estendere il suo dominio dal Regno di Napoli, che gli era venuto da Napoleone e gli era poi stato riconosciuto dalle stesse potenze europee antinapoleoniche, al resto della penisola, giocando la carta dell’unificazione d’Italia. Colletta prese parte in posizione di grande rilievo a quella impresa, avviata, proprio all’apertura delle ostilità, dal famoso proclama che Murat lanciò da Rimini il 30 marzo 1815: «L’ora è venuta che debbono compirsi gli alti destini d’Italia… la felice Italia, l’Indipendente Italia».

Impresa velleitaria sotto molti aspetti, certo, quella di Murat, ma ugualmente ricca di interesse e meritevole di riflessione. Si pensi, per esempio, come diversa avrebbe potuto essere l’Italia contemporanea in seguito a un’unificazione partita dal Sud e «bonapartista». Ma il riformismo politico e amministrativo di Murat era stato sentito soprattutto come costrizione da parte di uno Stato nemico e contro di esso era via via cresciuta l’ostilità, e un diffuso brigantaggio, mai totalmente sopito nonostante l’estrema durezza della repressione, si era velato di patriottismo contro il re straniero: Murat non fu sconfitto sol tanto per ragioni militari e per la superiore potenza dei suoi avversari sul campo di battaglia.

Precede lo scritto di Colletta un saggio di Carlo Zaghi che analizza questi temi anche alla luce dei successivi avvenimenti risorgimentali e individua linee di tendenza e possibilità, fallimenti ed esiti, dandone un suggestivo quadro d’insieme che arricchisce la comprensione del nostro non lontano passato e contribuisce forse anche a quella del nostro tormentato presente.

Note bibliografiche

Pubblicazione UTET distribuita come Strenna annuale, a copertina rigida in tela grigia titolata al piatto e al dorso, rilegata e filo e stampata su carta semi-lucida di buona qualità con ampie marginature al testo, corredata da numerose foto-riproduzioni a colori.

Stato di conservazione

Ottimo [a livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura morbida e molto resistente; copertine rigide integre, con minori segni di vissuto e leggere impolverature della tela; ingiallimento delle pagine non troppo marcato, ed ampiamente nella norma per l’età ed il materiale; coste un po’ impolverate]

Informazioni aggiuntive

Peso 0,63 kg
Dimensioni 17,5 × 24,2 × 1,8 cm
Autore/i

Pietro Colletta [1775-1831]

Edizione

Luogo di pubblicazione

Torino

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Formato

Illustrazioni

Genere

Soggetto

Colore principale

Lingua

Condition Very Good
Notes A livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura morbida e molto resistente; copertine rigide integre, con minori segni di vissuto e leggere impolverature della tela; ingiallimento delle pagine non troppo marcato, ed ampiamente nella norma per l'età ed il materiale; coste un po' impolverate.

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